Anticipo Naspi, come fare domanda correttamente

Simone Micocci

3 Giugno 2024 - 22:47

Anticipo Naspi, cosa fare per averne diritto? Ecco i passaggi da seguire per beneficiare dell’indennità di disoccupazione in un’unica soluzione.

Anticipo Naspi, come fare domanda correttamente

L’anticipo Naspi è quello strumento che consente di beneficiare dell’importo spettante a titolo di indennità di disoccupazione in un’unica soluzione (anziché mensilmente).

Uno strumento importante condizionato però da un aspetto fondamentale: l’importo ricevuto deve servire per avviare un’attività come lavoratore autonomo. Ecco perché l’anticipo Naspi può essere considerato un incentivo all’autoimpiego.

Tuttavia, bisogna fare particolare attenzione a come se ne fa domanda perché il rischio di incorrere in errore e perdere il diritto a una tale agevolazione è dietro l’angolo. Ad esempio, uno dei dubbi più comuni riguarda le tempistiche di apertura della Partita Iva: questo passaggio va effettuato prima o dopo la richiesta di Naspi anticipata?

A tal proposito, di seguito vi spieghiamo qual è il miglior modo possibile per fare la richiesta dell’indennità Naspi anticipata così da minimizzare il rischio di errore; vi consigliamo di seguirlo alla lettera in quanto si è rivelato efficace in diverse occasioni.

I requisiti

Come si legge a chiare lettere sul sito dell’Inps, l’anticipo della Naspi è lo strumento che autorizza “il beneficiario dell’indennità di disoccupazione, che intende avviare un’attività di lavoro autonomo o un’impresa individuale o sottoscrivere una quota di capitale sociale di una cooperativa” a richiedere la liquidazione anticipata in un’unica soluzione dell’importo complessivo della Naspi.

Solitamente, infatti, l’indennità di disoccupazione viene pagata ogni mese, oltre poi al rischio di perderla (o che comunque si riduca) in caso di avvia di un’attività lavorativa come autonomo.

L’anticipo Naspi può essere richiesto dai lavoratori che abbiano i requisiti per ottenere in primis l’indennità di disoccupazione; ottenuto il riconoscimento della Naspi infatti il lavoratore disoccupato può fare domanda per l’anticipo come stabilito dall’articolo 8 del decreto n.22/2015 (Jobs Act), a patto di avviare un’impresa individuale, un’attività di lavoro autonomo o in una società cooperativa.

Come fare domanda

Confrontandoci con diversi professionisti del settore - commercialisti, consulenti del lavoro e anche CAF e patronati - ci siamo resi conto che riguardo alla procedura da seguire per fare la domanda per l’anticipo Naspi ci sono diverse teorie a riguardo.

A tal proposito c’è chi ritiene non sia necessario fare domanda per la Naspi; basta che il richiedente sia nella condizione di poterla richiedere, infatti, per poter fare direttamente domanda di anticipo una volta aperta la Partita IVA.

Personalmente non siamo d’accordo; la procedura da noi consigliata, infatti, è la seguente.

Come prima cosa fare domanda di Naspi (dal sito Inps, oppure chiamando il numero verde o rivolgendosi a un patronato) alla cessazione del rapporto di lavoro subordinato. Ricordiamo che per avere diritto all’indennità di disoccupazione è necessario aver lavorato per almeno 13 settimane nell’arco dei 4 anni precedenti all’inizio della disoccupazione.

Secondo noi, quindi, è assolutamente necessario che chi fa domanda per l’anticipo Naspi sia già stato riconosciuto come titolare di Naspi. D’altronde l’INPS stesso specifica che la domanda di anticipo va presentata dal “beneficiario di Naspi”.

Una volta - e solo allora - che vi è stato riconosciuto il diritto alla Naspi potete dare il via all’attività da lavoro autonomo. Ricordiamo che per possono richiedere l’anticipo solamente coloro che intendono:

  • avviare un’attività lavorativa autonoma;
  • avviare un’impresa individuale;
  • sottoscrivere una quota di capitale sociale di una cooperativa con rapporto mutualistico di attività lavorativa da parte del socio;
  • sviluppare a tempo pieno e in modo autonomo l’attività autonoma già iniziata durante il rapporto di lavoro dipendente che, essendo cessato, ha dato luogo alla Naspi.

Una volta completato anche questo passaggio ed effettuati tutti gli step necessari ai fini dell’avvio dell’attività da lavoro autonomo potrete fare domanda per l’anticipo della Naspi. Ricordate comunque che avete tempo 30 giorni dall’inizio dell’attività autonoma, dell’impresa individuale, o della sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa, per avanzare la richiesta.

A conferma che questa procedura è quella corretta c’è anche il fatto che se l’anticipo si richiede per l’attività iniziata durante il rapporto di lavoro dipendente che essendo cessato ha dato luogo alla prestazione Naspi, la domanda di anticipazione va trasmessa entro 30 giorni dalla domanda dell’indennità di disoccupazione. Un passo importante, che conferma che prima della domanda di anticipo va presentata quella per l’indennità di disoccupazione stessa.

Quanto spetta e calcolo

I soggetti beneficiari dell’anticipo Naspi hanno diritto a ottenere l’indennità di disoccupazione in un’unica soluzione spettante e non ancora percepita, esclusi l’assegno familiare (Anf) e la contribuzione figurativa. Sull’importo erogato sarà operata la trattenuta Irpef secondo le regole ordinarie.

In caso di domanda di anticipo Naspi accolta dall’Inps basta contare le mensilità di disoccupazione cui si ha diritto per capire quanto spetta.

Il calcolo dell’anticipo Naspi tuttavia è differente nel caso di coloro che ricevono la disoccupazione in misura ridotta perché lavorano nel rispetto di determinati limiti. L’importo della Naspi in questo caso viene ridotto all’80% e quindi l’anticipazione viene calcolata considerando l’importo residuo dell’indennità da corrispondere senza la riduzione.

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