Proseguono le minacce di Putin all’Occidente: se continueranno le interferenze, la risposta russa sarà fulminea con armi «mai viste prima». Ecco quali sono e quanto sono pericolose.
La Russia minaccia l’impiego di potenti armi mai viste prima. A due mesi dallo scoppio del conflitto russo-ucraino, l’escalation di violenza sembra non avere fine. Se gli Stati Uniti hanno esplicitato il loro obiettivo di rendere inoffensiva la Russia, la risposta del presidente russo Vladimir Putin è stata chiara: “Se qualcuno dall’esterno intende interferire negli eventi ucraini, porre una minaccia alla Russia, la nostra risposta sarà fulminea”.
Lo spettro di un attacco nucleare si protende nuovamente sull’Europa. Se l’Occidente continuerà a interferire con la guerra, inviando armi alla resistenza ucraina, la Russia è pronta a impiegare tutto il proprio arsenale bellico, in cui si possono annoverare armi mai utilizzate o viste finora sul campo.
Minaccia sentita ancor più concreta e vicina dato che le parole del presidente russo giungono a pochi giorni dal test del missile finale Sarmat, nominato anche in maniera poco rassicurante Satana 2. Davanti a una simile notizia e naturale che sorga spontanea la domanda su quali siano e quanto sono pericolose le armi della Russia. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Russia, armi mai viste prima: quali sono?
Con il protrarsi di una guerra i cui confini si fanno di giorno in giorno più sfumati, è naturale che ci si preoccupi delle parole del presidente russo, che oggi risuonano quanto mai minacciose, specialmente dopo gli ultimi avvertimenti della Russia agli Stati Uniti e i suoi alleati, tra cui l’Italia. Se Putin minaccia di adoperare sul campo armi mai viste prima è naturale domandarsi quali sono e quanto possano essere pericolose. Oltre, quindi, all’arsenale nucleare bisogna guardare con attenzione altri armi russe.
Sarmat
Sicuramente tra le armi più pericolose in dotazione alla Russia troviamo il nuovo missile balistico con capacità atomica, testato pochi giorni fa: il Sarmat. Il missile potrebbe arrivare a colpire gli Stati Uniti e stando a quanto riferito dall’agenzia spaziale russa Roscosmos dovrebbe poter garantire la supremazia e la sicurezza russa per i prossimi 30-40 anni - come riportato da Il Messaggero. Il Sarmat detto anche Satana 2, in grado di trasportare 15 testate nucleari, sarebbe un prodotto realizzato interamente in Russia, e la cui produzione non potrebbe essere messa in crisi dalle sanzioni europee. Con un raggio d’azione di 18 mila chilometri, il missile sarebbe in grado di perforare lo scudo difensivo americano. Inoltre, stando a quanto riportato dalle fonti il Sarmat potrebbe essere in grado di trasportare un’altra pericolosa arma, ossia la testata ipersonica planante Avangard, in grado di aggirare diverse difese antimissile.
Missili
Dopo il Sarmat non possono non essere annoverati anche gli altri missili ipersonici o a propulsione nucleare.
- Tra i missili ipersonici, ritroviamo l’ormai famoso Kinzhal, adoperato per la prima volta dalla Russia nella guerra con l’Ucraina, per poter distruggere obiettivi militari, quali depositi di armi nemici. Almeno cinque volte più veloce del suono, il Khinzal può raggiungere i 6.190 km all’ora e possiede una gittata di 1.500-2.000 km, capace di un carico utile nucleare o convenzionale di 480 kg. Oltre questo missile ipersonico, non si può non menzionare lo Zircon e il Tsirkon, un missile antinave con un raggio di 500-1.000 km, che potrebbe essere impiegato anche contro obiettivi terrestri.
- Tra i missili da crociera a propulsione nucleare bisogna annoverare il Burevestnik. A differenza delle altre armi in dotazione alla Russia, stando agli esperti questo missile sarebbe uno dei più misteriosi o comunque sul quale non sono reperibili informazioni. Stando a quel poco che si sa questo missile avrebbe la capacità di volare lungo distanze di fatto illimitate e a un’altitudine inferiore a quella di molti vettori, in modo che l’intercettazione sia di fatto più complicata per i sistemi antiaerei.
Sottomarini
Bisogna prendere in considerazione anche i programmi di difesa navali. La Russia, infatti, può disporre del Poseidon, un sottomarino a propulsione nucleare, che viaggia mille metri sott’acqua e che si aggiunge ad altri sottomarini nucleari. Capace di portare a compimento missioni in maniera autonoma, il Poseidon si configura quindi come una sorta di drone subacqueo in grado di colpire formazioni navali e coste con una testata nucleare, potenzialmente inattaccabile dai sottomarini tradizionali.
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