Armi nucleari, addestramento militare per tutti gli uomini, bunker, spesa per la difesa al 4,7% del Pil, mine antiuomo e munizioni a grappolo: ecco come la Polonia si sta preparando alla guerra.
La Polonia si sta continuando a preparare a una guerra con la Russia come se un’escalation fosse imminente e, viste le notizie che arrivano da Varsavia, forse dovremmo iniziare a preoccuparci anche noi.
Venerdì scorso il primo ministro polacco, l’ex commissario europeo Donald Tusk, ha tenuto un discorso davanti al Parlamento facendo intendere come la protezione degli Stati Uniti di fronte a un possibile attacco della Russia non sarebbe più scontato.
Le parole di Tusk sono quelle di chi sembrerebbe ritenere quasi inevitabile una guerra con la Russia, anche se da quando c’è Donald Trump alla Casa Bianca si è iniziati a parlare di una pace in Ucraina.
Nonostante l’avvio di trattative ufficiali, la guerra però va avanti con le truppe russe che si stanno riprendendo i territori occupati nel Kursk e stanno continuando ad avanzare nel Donbass.
La domanda che serpeggia in Europa è sempre la stessa: la Russia una volta finita la guerra in Ucraina si fermerà oppure andrà a invadere anche la Polonia o i Paesi baltici?
Guardando come dal punto di vista militare si sta preparando la Polonia e il resto del Vecchio Continente, sembrerebbe essere proprio la seconda opzione quella tristemente più probabile.
Come la Polonia si sta preparando alla guerra
La Polonia al momento può contare su un esercito formato da 200.000 uomini, il terzo più grande della Nato - dopo Stati Uniti e Turchia - e il primo per dimensioni per quanto riguarda l’Unione europea.
Ogni anno Varsavia spende il 4,7% del proprio Pil per la spesa militare: giusto per fare un esempio, in questo 2025 l’Italia nonostante continui ritocchi si fermerà all’1,57% con l’impegno di aumentare a breve il budget per la difesa almeno fino al 2%.
Già da prima che scoppiasse la guerra in Ucraina, la Polonia ha cercato di mantenere alto il livello di efficienza e preparazione delle sue Forze Armate, ma adesso Donald Tusk ha annunciato un ulteriore scatto in avanti.
“Entro la fine dell’anno - ha affermato Tusk - vogliamo avere pronto un modello affinché ogni maschio adulto in Polonia sia addestrato per la guerra e affinché questa riserva sia adeguata per eventuali minacce”.
La Polonia ha abolito la leva obbligatoria nel 2008, ma adesso ogni uomo polacco riceverà un addestramento militare come parte di uno sforzo per costruire un esercito di 500.000 uomini per affrontare la minaccia della Russia, con le donne che potranno aderire in maniera volontaria.
Ma non è tutto. Varsavia valuterà la possibilità di ottenere l’accesso alle armi nucleari dopo che Emmanuel Macron si è offerto di estendere la protezione del proprio arsenale atomico anche ai partner europei.
Per il primo ministro polacco infatti “dobbiamo essere consapevoli che la Polonia deve dotarsi delle capacità più moderne, anche in relazione alle armi nucleari e alle moderne armi non convenzionali... questa è una corsa per la sicurezza, non per la guerra”.
Tusk ha affermato poi che la Polonia adotterà misure per ritirarsi dai trattati internazionali che vietano l’uso di mine antiuomo e di munizioni a grappolo, come a voler avere la mani libere in caso di guerra con la Russia.
Oltre a costruire tutta una serie di bunker con tanto di esercitazioni da parte della popolazione civile, come riporta Reuters la Polonia sta spendendo miliardi in armi: carri armati Abrams, sistemi di difesa missilistica Patriot e caccia a reazione F-35 dagli Stati Uniti, nonché carri armati da combattimento K2 Black Panther, obici K9A1 Thunder, sistemi missilistici Homar-K e aerei da addestramento dalla Corea del Sud.
Per capire perché c’è il rischio di una terza guerra mondiale è sufficiente ascoltare la chiosa finale di Donald Tusk: “Il nostro deficit è stato la mancanza di volontà di agire, la mancanza di fiducia e, a volte, persino la codardia. Ma la Russia sarà impotente contro l’Europa unita. È sorprendente ma è vero. In questo momento, 500 milioni di europei stanno implorando 300 milioni di americani di proteggersi da 140 milioni di russi che non sono stati in grado di superare 50 milioni di ucraini per tre anni”.
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