Apple Intelligence sarà inizialmente disponibile negli Stati Uniti, ma Tim Cook prevede di espandere la nuova tecnologia anche all’estero.
Apple lo ha fatto di nuovo. Ogni volta che nasce una nuova tecnologia, Apple non prende subito posizione, osservando come si comportano i concorrenti, e offrendo solo dopo una propria interpretazione. Con l’intelligenza artificiale, Apple ha fatto la stessa cosa. Il 10 giugno, infatti, il CEO Tim Cook ha annunciato la propria visione dell’IA chiamata «Apple Intelligence».
Apple Intelligence è stata accolta con entusiasmo quasi immediatamente e gli investitori di Wall Street hanno colto al volo l’opportunità. Ieri Apple ha pubblicato i suoi utili del secondo trimestre, mostrando un calo delle vendite degli iPhone in Cina. Nonostante ciò, il prezzo delle azioni Apple è aumentato poiché Tim Cook ha mostrato i nuovi investimenti nell’intelligenza artificiale.
La nuova tecnologia verrà incorporata nei prodotti Apple e sarà disponibile negli Stati Uniti il prossimo autunno. Con Apple Intelligence, le funzionalità AI saranno sparse in diverse app, da Immagini a Note a Mail.
Siri riceverà un aggiornamento, diventando un chatbot AI sul modello di ChatGPT e Gemini. Apple ha collaborato sia con OpenAI che con Google per sviluppare Apple Intelligence, sebbene i dettagli di tale collaborazione non siano stati rilasciati.
Le funzionalità di Apple Intelligence includeranno strumenti di scrittura AI per riassumere o “scrivere qualcosa” in Notes, condensare lunghe e-mail e cercare immagini specifiche nella galleria, come “Una mia foto con gli occhiali da sole”.
Sarà inoltre possibile trasformare le trascrizioni audio in un elenco di punti o in un riassunto.
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Durante la chiamata con gli investitori di giovedì, a Tim Cook è stato chiesto quando Apple Intelligence sarà disponibile in Unione Europea e in Cina, rispettivamente il secondo e il terzo mercato più grande di Apple.
La risposta di Tim Cook è stata piuttosto vaga, affermando che Apple sta attualmente lavorando con le autorità di entrambe le istituzioni per garantire un’uscita ill più velocemente possibile.
“Siamo impegnati, come puoi immaginare, con entrambi gli organismi di regolamentazione da te menzionati,” ha risposto Cook, “e il nostro obiettivo è muoverci il più velocemente possibile, ovviamente, perché il nostro obiettivo è sempre quello di far uscire le funzionalità lì per tutti.”
“Dobbiamo comprendere i requisiti normativi prima di poterci impegnare in tal senso e fissare un programma per farlo, ma siamo impegnati in modo molto costruttivo con entrambi.”
Il nuovo AI Act dell’Unione Europea è entrato ufficialmente in vigore ieri, regolamentando l’uso dell’intelligenza artificiale in un quadro basato sul rischio. Quanto più rischioso è l’uso dell’intelligenza artificiale, ad esempio in prodotti come veicoli a guida autonoma o strumenti medici, tanto più severe sono le normative.
Inoltre, Apple ha affermato che, allo stato attuale, Apple Intelligence sarebbe bloccata nell’UE a causa di violazioni delle sue leggi sulla privacy e sul copyright.
Cook ha affermato che verranno aggiunte più lingue ad Apple Intelligence, probabilmente segnalando l’intenzione dell’azienda di aprirsi anche all’Europa e alla Cina. La tempistica di tale espansione, tuttavia, rimane poco chiara.
Articolo pubblicato su Money.it edizione internazionale il 2024-08-02 13:05:06. Titolo originale: Apple bets on Apple Intelligence, aiming at EU, China expansion
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