Assegno di inclusione, a dicembre Poste Italiane paga con qualche giorno di anticipo. Ecco la conferma ufficiale, un’esclusiva di Money.it.
Buone notizie per i percettori dell’Assegno di inclusione: anche quest’anno, come fu per il Reddito di cittadinanza nel 2024, il pagamento di dicembre viene anticipato di qualche giorno.
Ogni inizio del mese i percettori di bonus e trattamenti assistenziali si interrogano sulle date di pagamento. È il caso, ad esempio, dell’Assegno di inclusione, per il quale l’Inps ha confermato che a dicembre ci sarà un doppio pagamento anticipato, con accrediti che arriveranno prima di Natale.
Non ci sono più incertezze: come Money.it abbiamo ricevuto risposta da parte dell’Istituto, che ci ha confermato che i pagamenti saranno anticipati sia per chi riceve la prima ricarica, sia per chi attende le mensilità successive. Un’operazione che risponde alle esigenze delle famiglie, permettendo di avere liquidità aggiuntiva in tempo per affrontare le spese natalizie.
Quando viene pagato di solito l’Assegno di inclusione
Ricordiamo che, in generale, l’Assegno di inclusione segue un calendario ben preciso:
- il 15 di ogni mese, viene consegnata la carta Adi e accreditato il primo pagamento per coloro che hanno presentato domanda nei mesi precedenti e hanno ricevuto esito positivo. In questa occasione si saldano anche eventuali arretrati;
- tra il 26 e il 27 del mese, avviene il pagamento delle mensilità successive.
Queste scadenze, salvo eccezioni legate a festività o coincidenze con giorni non lavorativi, sono state rispettate anche nei mesi scorsi. In tali situazioni, l’Inps ha sempre provveduto ad anticipare gli accrediti, per garantire tempestività nei pagamenti.
Quando verrà pagato l’Assegno di inclusione a dicembre 2024
Per dicembre 2024, l’Inps ha confermato il doppio pagamento anticipato. Ecco le date che possiamo considerare ufficiali:
- venerdì 13 dicembre, per i nuovi beneficiari o per chi riceve la carta Adi per la prima volta;
- sabato 21 dicembre, per tutti gli altri beneficiari che attendono le mensilità successive.
Una scelta strategica per evitare sovrapposizioni con le festività natalizie e venire incontro alle esigenze economiche delle famiglie.
Entro quando rinnovare l’Isee e che succede nel 2025
A differenza di altre misure di sostegno, vedi ad esempio l’indennità di disoccupazione Naspi, per l’Assegno di inclusione non sono previste novità significative nel 2025. Ad esempio, questa prestazione non rientra tra quelle il cui importo è oggetto di rivalutazione per effetto dell’adeguamento con l’inflazione, come invece succede all’Assegno sociale o l’Assegno unico per figli a carico.
Va però tenuto in mente che per continuare a beneficiare dell’Assegno di inclusione anche nel 2025 è necessario rinnovare l’Isee entro la scadenza, altra informazione di cui l’Inps dovrà presto dare informazione visto che non è stato ancora chiarito se questo passaggio dovrà essere completato entro il 31 gennaio o il 28 febbraio (pena la sospensione).
Ricordiamo poi che a decorrere dal prossimo anno scatta il termine ultimo per la percezione dell’Assegno di inclusione per chi lo prende da 18 mesi continuativi (quindi buona parte delle famiglie che ne hanno fatto domanda nel 2024). Per loro resta la possibilità di chiedere nuovamente (e per infinite volte) il diritto alla prestazione, ma osservando un periodo di sospensione di un mese tra un rinnovo e l’altro.
A tal proposito, qui trovate un calendario con le scadenze in programma nel 2025 e negli anni successivi.
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