Assegno di inclusione, quando viene pagato a settembre? L’Inps ha in programma di mantenere sempre lo stesso calendario: ecco quali sono le giornate da cerchiare in rosso.
Quando arriva l’Assegno di inclusione a settembre?
Ci sono oltre 625 mila famiglie beneficiarie dell’Assegno di inclusione (da molti conosciuto anche come ex Reddito di cittadinanza) che si stanno chiedendo quando arrivano i soldi nel mese di settembre.
D’altronde, a differenza di quanto accade per altre misure, come ad esempio l’Assegno unico universale per figli a carico, non esiste un calendario ufficiale per il pagamento dell’Assegno di inclusione. O meglio, non c’è più da qualche mese: con il messaggio n. 835 del 2024, infatti, sono state indicate le date di pagamento dell’Assegno di inclusione fino a luglio 2024, lasciando l’incertezza per i mesi successivi dell’anno.
A tal proposito, come Money.it abbiamo contattato direttamente l’Inps per chiedere informazioni rispetto a questa mancata comunicazione e la risposta è stata che d’ora in avanti l’Istituto cercherà di mantenere un calendario piuttosto stabile che prevede la stessa data di pagamento ogni mese, un po’ come avveniva per il Reddito di cittadinanza appunto.
Salvo casi particolari, in cui i giorni di pagamento coincidono con domeniche o festivi, quindi, i soldi dovrebbero arrivare sempre nello stesso periodo.
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Quando arriva l’Assegno di inclusione a settembre 2024
Detto questo, il pagamento dell’Assegno di inclusione a settembre dovrebbe avvenire nelle stesse giornate di agosto.
Nel dettaglio, tra sabato 14 e lunedì 16 è prevista la consegna delle carte per coloro che ne hanno fatto domanda nei mesi scorsi e hanno appena ricevuto il buon esito della fase istruttoria.
Solitamente la consegna e il primo pagamento avvengono il 15 del mese, ma essendo una domenica a settembre potrebbe essere anticipata, o ritardata, al primo giorno utile.
Nella stessa giornata arrivano gli arretrati per quelle famiglie che sono ancora in attesa di ricevere delle somme riferite alle mensilità appena trascorse, le quali a settembre ricevono un doppio pagamento. Il primo appunto tra il 14 e il 16, mentre il secondo a fine mese, insieme a tutti coloro che già da tempo percepiscono dell’Assegno di inclusione.
Nel dettaglio, la data di riferimento per tutti i successivi pagamenti è quella del 27 del mese, quando come per il Reddito di cittadinanza viene effettuata la ricarica riferita al mese corrente per coloro che risultano beneficiari da più di un mese.
L’unica eccezione è rappresentata da quando il 27 cade di domenica, con l’Inps che solitamente provvede al pagamento nel primo giorno utile, quindi il 26 (che essendo sabato è comunque un giorno bancabile per Poste Italiane).
A settembre non c’è alcun problema di questo tipo: pertanto i soldi saranno disponibili sulla Carta Adi già nella giornata di venerdì 27 settembre.
Le scadenze per evitare la sospensione del pagamento
Ricordiamo però che uno dei passaggi essenziali per continuare a godere dell’Assegno di inclusione fino a scadenza naturale del beneficio (in prima istanza è di 18 mensilità) è quello che prevede la presa in carico di tutto il nucleo familiare da parte dei servizi sociali del Comune di residenza.
A tal proposito, è obbligatorio presentarsi - anche in assenza di convocazione - entro 120 giorni dalla data della sottoscrizione del Patto di attivazione digitale (che solitamente coincide con l’invio della domanda del beneficio), pena la sospensione del beneficio.
Nel dettaglio, come spiegato dal ministero del Lavoro, la sospensione avviene nel mese successivo a quello in cui è scattato il termine dei 120 giorni. Quindi, chi doveva presentarsi presso i servizi sociali entro la fine di agosto, ma non l’ha fatto in quanto non ha ricevuto alcuna comunicazione a riguardo, rischia di non ricevere il pagamento di settembre.
Ma c’è ancora spazio per recuperare: per evitare il “congelamento” delle somme, infatti, c’è tempo fino al 20 settembre. Ancora per qualche giorno, quindi, è possibile presentarsi di spontanea volontà dai servizi sociali così da recuperare l’appuntamento. Per chi invece lo fa ma dopo la suddetta scadenza, i pagamenti dell’Assegno di inclusione, comprensivi delle mensilità arretrate, riprenderanno nel mese successivo a quello in cui avviene l’appuntamento.
Ovviamente quanto detto sopra non vale per coloro che non si sono presentati a specifica convocazione: in tal caso, infatti, l’Assegno di inclusione decade e se ne potrà fare nuova domanda solo una volta trascorsi 6 mesi dalla perdita del beneficio.
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