L’assegno unico 2022 non cancella le detrazioni per i figli dal modello 730. A chiarirlo è il decreto Sostegni ter, che salva i rimborsi IRPEF riconosciuti in dichiarazione dei redditi.
L’avvio dell’assegno unico 2022 non cancella le detrazioni per i figli riconosciute nel modello 730.
Il decreto Sostegni ter, ancora in bozza, spazza via i dubbi sulla possibile cancellazione degli sgravi IRPEF riconosciuti sulle spese sostenute in favore dei figli a carico.
Lo fa con una modifica al TUIR, che consentirà anche a chi avrà diritto all’assegno unico dal 1° marzo 2022 di beneficiare delle agevolazioni fiscali in sede di dichiarazione dei redditi.
Dalle spese scolastiche fino a quelle sanitarie, le detrazioni fiscali resistono alla “tagliola” prevista per effetto dell’introduzione del nuovo strumento universale di sostegno alle famiglie.
Assegno unico 2022, salve le detrazioni per i figli: novità nel decreto Sostegni ter
L’avvio dell’assegno unico a partire dal 1° marzo 2022 porterà all’addio alle detrazioni fiscali per i figli riconosciute mensilmente in busta paga, che verranno assorbite dal nuovo sostegno universalistico, ma non anche alle detrazioni fruibili nel modello 730.
Si è reso necessario un nuovo e specifico intervento normativo per dissipare i dubbi, e nel decreto Sostegni ter - ancora in bozza - spunta una nuova modifica al TUIR.
In particolare, è l’articolo 18, al comma 6, ad integrare quanto previsto dall’articolo 12 del TUIR inserendovi il nuovo comma 4-ter, che prevede:
“Ai fini delle disposizioni fiscali che fanno riferimento alle persone indicate nel presente articolo, anche richiamando le condizioni ivi previste, i figli per i quali non spetta la detrazione ai sensi della lettera c) del comma 1 sono considerati al pari dei figli per i quali spetta tale detrazione”.
Una specifica che, sebbene non spicchi per chiarezza, serve a stabilire che per le detrazioni IRPEF spettanti in relazione alle spese sostenute per i figli a carico, nessuna differenziazione sarà prevista in caso di spettanza o meno dell’assegno unico.
L’articolo 12 del TUIR, al comma 2, individua i criteri per individuare chi sono i familiari a carico, figli compresi. Si tratta dei titolari di redditi non superiori a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili, limite che sale a 4.000 euro esclusivamente per i figli di età non superiore a 24 anni.
Restano quindi questi i parametri per stabilire quando spettano le detrazioni fiscali nel modello 730, confermate anche successivamente all’avvio dell’assegno unico.
Assegno unico 2022, a sparire sono solo le detrazioni fiscali per i figli in busta paga
L’assegno unico viaggerà quindi in parallelo agli sgravi IRPEF riconosciuti, a titolo di esempio, per l’asilo nido, per le spese scolastiche e universitarie, così come per le spese sportive o per l’abbonamento ai mezzi pubblici.
A sparire saranno esclusivamente le detrazioni IRPEF riconosciute in busta paga per i carichi di famiglia, disciplinate dall’articolo 12 del TUIR.
Per quel che riguarda i figli, la lettera c) del comma 1 specifica che la detrazione base di 950 euro, aumentata o diminuita in base al reddito del beneficiario, spetta per i figli naturali, adottati o affidati di età pari o superiore a 21 anni.
A venir meno a partire dal 1° marzo 2022 sarà anche l’ulteriore detrazione di 1.200 euro riconosciuta alle famiglie numerose con almeno quattro figli a carico, così come la maggiorazione prevista fino a 3 anni di età del figlio.
Un restyling alle misure di sostegno alla genitorialità che in ogni caso non causerà penalizzazioni, per effetto del “regime di salvaguardia” previsto dal decreto legislativo n. 230/2021.
All’importo base dell’assegno unico si aggiungeranno, dal 1° marzo 2022, specifiche maggiorazioni previste per la graduale transizione dal vecchio al nuovo modello di sostegno alle famiglie, il cui valore potrà arrivare fino ad un massimo di 190 euro.
L’addio alle detrazioni fiscali per i figli under 21 dovrebbe essere quindi indolore.
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