Sono giunte numerose richieste per l’assegno unico e a maggio saranno 600 mila i pagamenti in più, per un totale di 7,6 milioni di famiglie. Ecco a partire da quando.
L’assegno unico è ormai attivo da alcuni mesi e i primi pagamenti sono stati già effettuati. I pagamenti di aprile sono conclusi, ha fatto sapere l’Inps e le nuove domande ricevute (circa 600 mila) saranno liquidate come da calendario a partire ed entro il mese di maggio.
Da inizio anno a oggi (gennaio-aprile) sono state registrate 7,6 milioni di domande per l’assegno unico, che corrispondono a circa 11 milioni di figli. Alcune, come preventivato, sono state rifiutate, altre hanno richiesto l’aggiunta di documenti integrativi per poter essere liquidate. Queste ultime richieste determinano un inevitabile ritardo nella liquidazione dell’assegno unico.
Non è facile dire a partire da quando saranno liquidati gli assegni, infatti la data dei pagamenti da parte dell’Inps non è fissa e ogni mese può variare a seconda di diversi aspetti, quali per esempio le direttive della Banca d’Italia. In genere i pagamenti si risolvono in non più di 6 giorni (una settimana lavorativa) come è accaduto lo scorso mese, ad aprile.
Assegno unico 2022: 600 mila nuovi pagamenti a maggio
La procedura di liquidazione dell’assegno unico per il mese di aprile è stata conclusa. Sono circa 7 milioni di famiglie che hanno già usufruito dell’assegno unico, ma dopo le nuove richieste (circa 600 mila richieste ricevute e approvate) a partire da maggio saliranno di numero. Saranno infatti 7,6 milioni le famiglie alle quale sarà corrisposto l’assegno unico, pari a 11 milioni di figli, per una spesa complessiva di 15,12 miliardi di euro.
A maggio riceveranno l’assegno unico le famiglie che hanno fatto pervenire la richiesta online nel mese di aprile. Come da calendario il pagamento avverrà entro maggio, ma non c’è una data fissa. Infatti, come annunciato già in passato dall’Inps, ogni mese l’Ente deve attendere le indicazioni centrali provenienti dalla Banca d’Italia. Questa calcola i volumi massimi giornalieri per gli accrediti e riporta l’indicazione all’Inps. La velocità di liquidazione dipende da questo fattore, che a sua volta determina il calendario dei pagamenti.
In genere ci vogliono circa 6 giorni (una settimana lavorativa) per la liquidazione di tutte le richieste, con la precedenza data alle domande già presentate nei mesi precedenti. Solo in seguito, negli ultimi giorni disponibili, sono pagati gli assegni unici di nuova presentazione. Un esempio delle tempistiche di questo procedimento è dato da quanto accaduto al calendario dello scorso mese: per il pagamento di 6 milioni di assegni unici sono stati impiegati 6 giorni lavorativi consecutivi.
Assegno unico 2022 e i ritardi nei pagamenti
Esiste la possibilità di ricevere i pagamenti in ritardo. Questo è determinato in seguito al riconoscimento di una integrazione documentale. Può infatti essere necessario comprovare il possesso di determinati requisiti che durante la domanda non sono stati inseriti o che vengono richiesti dopo un controllo della stessa. È capitato già all’1% dei richiedenti dell’assegno unico.
In particolare sono i documenti relativi alle sentenze di affido a essere state maggiormente richieste. Può capitare che, tra i documenti richiesti per l’integrazione, ci sia l’Isee. L’assenza di Isee non blocca la domanda di assegno unico, infatti verranno corrisposti in ogni caso 50 euro per ogni figlio a carico. Ad ogni modo, in caso di richiesta di integrazione, l’utente viene informato in anticipo con un sms o un’email dell’Ente.
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