Aumento tasse in arrivo? Giorgetti nega, ma chiede “sacrifici a tutti”

Patrizia Del Pidio

4 Ottobre 2024 - 09:45

La maggioranza corregge il tiro e rassicura che non ci sarà un aumento delle tasse generalizzato, anche se sarà chiesto a tutti di fare dei sacrifici per la manovra.

Aumento tasse in arrivo? Giorgetti nega, ma chiede “sacrifici a tutti”

Si torna a parlare delle parole di Giancarlo Giorgetti che hanno fatto intendere l’arrivo di nuove tasse per tutti. La maggioranza rettifica e specifica che è sbagliato parlare di aumento delle tasse generalizzato perché non sarà questo il governo che aumenterà le tasse alle “persone normali”.

Intanto, però, dopo le parole del ministro, la Borsa di Milano è scesa dell’1,5% e il titolo del Monte dei Paschi di Siena ha perso il 2,8%, sintomo che anche i mercati hanno risentito del dibattito politico che si è riacceso sull’accusa delle opposizioni di preparare una manovra “lacrime e sangue”.

Ripercorriamo quanto è successo e cerchiamo di capire cosa intendeva veramente il ministro se non parlava di tasse per tutti.

Giorgetti annuncia sacrifici per tutti

Durante il convegno “Future of finance Italy” di Bloomberg, ieri mattina, il ministro Giancarlo Giorgetti nel corso di un’intervista ha affermato che sarà approvata una Legge di Bilancio che richiederà sacrifici a tutti. Rivendicando il buon andamento dei conti pubblici, che stanno pian piano recuperando il deficit, il ministro non ha certo potuto nascondere che la manovra di fine anno nasce con delle difficoltà.

A chi gli ha chiesto degli extraprofitti, il ministro ha risposto che non si parla di tassare gli extraprofitti, ma che tassare i profitti a chi li ha fatti “è uno sforzo che l’intero Paese deve sostenere, ovvero individui, ma anche società piccole, medie e grandi”, sono state le sue parole.

Anche sul concordato preventivo biennale il ministro lancia un messaggio alle partite Iva affermando che queste categorie di lavoratori devono accettare l’idea di dichiarare di più rispetto al passato.

La smentita, niente aumenti generalizzati

Dopo le parole di Giorgetti, come abbiamo detto, si è acceso il dibattito politico e le polemiche dell’opposizione che temono una manovra “lacrime e sangue”. La paura di Chiara Gribaudo, vicepresidente del Pd, è quella che la manovra vada a colpire pensioni, enti locali, sanità, lavoratori e imprese, mentre Angelo Bonelli dei Verdi, considera sia meglio che l’esecutivo “tassi le grandi ricchezze anziché i lavoratori e rinunci al ponte sullo Stretto”.

La manovra non sarà facile e questo lo sa anche la maggioranza, ma l’annuncio è che si deve escludere una tassazione aggiuntiva generalizzata. A correggere il tiro per primo ci pensa Federico Freni, sottosegretario all’Economia, che afferma “Non c’è allo studio alcun aumento delle tasse per nessuno. Nuove tasse non fanno parte del Dna di questo governo. Quando Giorgetti dice che tutti dovranno contribuire dice una cosa scontata”. Sandra Savino, di Forza Italia, spalleggia affermando che questo governo è nato per ridurle le tasse e non per aumentarle.

Infine è anche lo staff del ministro Giorgetti a fare delle precisazioni: la manovra si baserà sulla linea guida dell’articolo 53 della Costituzione che recita “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva” ,

Si chiederanno sforzi maggiori alle imprese più grandi che operano in settori con più utile. Lo Staff precisa che “Non è allo studio nessuna nuova tassazione per gli individui mentre le aziende più piccole sono già interessate al concordato biennale. Altre interpretazioni delle parole del ministro sono da considerarsi forzature”.

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