In auto fa’ attenzione. Anche al semaforo rosso è vietato, la multa è salata

Ilena D’Errico

13 Maggio 2024 - 19:35

Bisogna far attenzione quando si è in auto, tutte le norme previste dal Codice della Strada si applicano anche se il veicolo è fermo al semaforo rosso, e si rischiano così multe salate.

In auto fa’ attenzione. Anche al semaforo rosso è vietato, la multa è salata

Sono tanti i comportamenti alla guida che possono far arrivare ai conducenti multe elevate, eppure ogni giorno si ripetono sulle strade italiane contravvenzioni molto pericolose. A volte gli automobilisti violano consapevolmente le regole, spesso convinti che le probabilità di essere sanzionati o causare incidenti siano molto basse. Altre volte, tuttavia, la contravvenzione deriva da un’errata comprensione delle norme che porta a comportamenti imprudenti perché giudicati innocui.

In particolare quando l’auto è ferma, in sosta al semaforo rosso oppure a un segnale di precedenza, tanti conducenti pensano che non si applichino gli obblighi e le precauzioni da tenere alla guida. Eppure anche la sosta fa parte della circolazione stradale e pertanto necessita del rispetto delle relative norme. È vero che ci sono divieti impossibili da disattendere con il veicolo fermo, senza dubbio non c’è superamento dei limiti di velocità tanto per citarne uno, ma molte altre azioni sono ugualmente sanzionabili.

Per esempio, stare alla guida senza cintura di sicurezza o usare il cellulare sono violazioni anche quando si è fermi al semaforo. Questo significa che c’è il rischio di ricevere una multa salata, che può anche non essere accertata immediatamente dagli organi competenti, ma ad esempio dalla rilevazione delle telecamere apposite. Vediamo in dettaglio cosa c’è da sapere al riguardo e a cosa fare attenzione.

Fa’ attenzione quando sei in auto al semaforo rosso, è vietato violare le norme di circolazione

Il Codice della Strada vieta in modo inequivocabile l’utilizzo del cellulare alla guida e anzi proprio questo divieto sta per diventare ancora più severo per effetto della riforma del Codice, che inasprisce particolarmente questa violazione. Molti dimenticano, tuttavia, che anche la sosta fa parte della circolazione e quindi è vietato usare il telefono anche al semaforo rosso. Non c’è spazio per equivoci, questo principio è stato chiarito più e più volte dalla Corte di Cassazione, la quale ha anche specificato in altre occasioni che questo genere di contravvenzione non deve necessariamente essere rilevata nell’immediato.

In altre parole, se hai usato il cellulare in auto approfittando perché il semaforo era rosso e nessuno ti ha visto o fermato non puoi comunque stare tranquillo. Potresti ancora ricevere un verbale a casa in seguito alla rilevazione tramite la registrazione delle telecamere, per esempio, o degli organi di Polizia che hanno segnalato la violazione.

L’articolo 173 del Codice della strada attualmente in vigore punisce l’utilizzo di cellulari o apparecchi analoghi mentre ci si trova alla guida di un veicolo con la multa da 165 a 660 euro. In caso di recidiva nel biennio, ovvero stessa violazione commessa nell’arco di due anni, si applica anche la sanzione accessoria della sospensione della patente da 1 a 3 mesi.

Con il nuovo Codice stradale, però, la sanzione aumenterà a un intervallo tra 250 e 1.000 euro e si rischierà la sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi già alla prima violazione. In caso di recidiva, invece, la sospensione della patente di guida sale a un intervallo tra 1 e 3 mesi, mentre la multa è da 350 a 1.400 euro. Per il momento, tuttavia, la nuova normativa non è ancora in vigore e le sanzioni sono quelle precedentemente illustrate.

Bisogna porre l’attenzione, oltre che sul fatto che non è necessaria la contestazione immediata della violazione, anche sul fatto che il medesimo principio si applica a tutte le altre norme del Codice della Strada, ad esempio relativamente all’uso delle cinture di sicurezza e dei seggiolini auto per i bambini, l’utilizzo del casco e l’obbligo di occhiali da vista per chi lo deve rispettare. Ovviamente, la legge prevede delle specifiche eccezioni per le Forze dell’Ordine e le Forze Armate che possono derogare ad alcuni obblighi in ragione dei particolari compiti di sicurezza che devono svolgere (ma comunque esclusivamente a questo scopo).

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