Le valutazioni depresse dei titoli, che in altri momenti avrebbero potuto rappresentare un’opportunità d’acquisto, vengono ora interpretate come un segnale della trasformazione strutturale.
Il mercato automobilistico europeo continua a mostrare segnali di debolezza, ma con alcune interessanti sfumature che emergono dai dati di settembre. Secondo le ultime rilevazioni dell’associazione europea dei costruttori (ACEA), le immatricolazioni nei paesi UE, EFTA e Regno Unito hanno registrato una contrazione del 4,2% su base annua, attestandosi a 1.118.083 veicoli. Un dato che, pur negativo, mostra un rallentamento della discesa rispetto ai mesi precedenti.
L’analisi dei singoli mercati rivela un quadro eterogeneo. La Francia guida la classifica dei ribassi con un -11,1%, seguita dall’Italia con un -10,7% e dalla Germania che segna un -7%. In controtendenza la Spagna, unico tra i grandi mercati a registrare una crescita, con un incoraggiante +6,3%.
Particolare attenzione merita la performance del gruppo Stellantis, che ha vissuto un mese di settembre particolarmente difficile. Il colosso automobilistico, che riunisce marchi storici come Fiat, Jeep, Alfa Romeo, Peugeot, Opel/Vauxhall, Citroen e DS, ha registrato una marcata flessione delle immatricolazioni, con un calo del 26% rispetto all’anno precedente. Questo risultato si riflette anche nella quota di mercato, scesa al 13,3% dal 13,7% di agosto. [...]
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