I problemi legati alla produzione in Cina e l’aspettativa di minori consumi negli Stati Uniti preoccupano riguardo l’andamento di borsa del titolo Apple e quindi dell’indice S&P500.
L’andamento dell’S&P500 risulta ormai da tutto il 2022 strettamente dipendente dai movimenti di prezzo delle azioni Apple. Il fatto che l’indice di riferimento del mercato azionario statunitense continui a mantenersi su valori pressoché stabili è opinione comune sia principalmente dovuto all’incredibile capacità delle azioni Apple di resistere alle turbolenze economiche del 2022. Dalla Cina arrivano però notizie poco confortevoli riguardo la produzione dell’iPhone14 e la riduzione dei consumi che potrebbe caratterizzare il pubblico statunitense, elementi che preoccupano molto gli analisti finanziari riguardo le previsioni sulle vendite della società tecnologica.
Apple continua a sostenere l’S&P500
Per essere un titolo tecnologico il prezzo di Apple ha resistito molto bene al 2022. Sebbene l’andamento resti negativo di circa il 20% rispetto ai propri massimi, la quotazaione continua a oscillare nella parte alta del grafico e presenta comunque una perdita borsistica inferiore rispetto ai propri competitor. L’andamento dell’S&P500 dipende strettamente dai movimenti borsistici della società di Cupertino e per tale ragione i trader guardando con molto interesse le vicende riguardanti Apple.
A livello tecnico non sembrano esserci pattern ribassisti: il prezzo del titolo continua a colpire dall’alto verso il basso il numerario dei $140. È quindi presumibile pensare che in quella zona ci sia un particolare interesse da parte dei buyers all’acquisto. Allo stesso modo, ormai da ottobre l’indicatore RSI sembra essere proiettato al rialzo nonostante l’andamento tecnico da settembre sia laterale.
Il futuro per Apple potrebbe essere meno roseo delle attese
In molti reputano le vendite di Apple per le festività natalizie a rischio a causa dei problemi legati alla produzione dell’iPhone14. Apple risulta infatti vittima della tanto rinomata politica zero-Covid che affligge le aziende stazionate sul territorio cinese ormai da anni. Secondo gli analisti di Bloomberg, Apple produrrà circa tre milioni di iPhone14 in meno, principalmente Pro e Pro Max, rispetto alle previsioni.
In aggiunta, vi è da considerare che la stragrande maggioranza delle vendite di iPhone14 proviene dagli Stati Uniti - al di fuori del continente a stelle e strisce i prodotti Apple incidono meno sul mercato degli smartphone. In Asia, ad esempio, è il sistema Android il preferito dai consumatori, mentre in Europa si è sempre mantenuto un giusto compromesso fra sistema iOS e Android. Questa evidenza preoccupa gli analisti in quanto l’attività dei consumatori statunitensi è prevista in calo per il 2023 a seguito dell’incremento dei problemi economici.
Cosa aspettarsi dalla correlazione tra Apple e S&P500 nel 2023?
In sintesi, il 2023 potrebbe deludere rispetto alle aspettative. L’insoddisfazione riguardo i dati societari finirebbe probabilmente per ripercuotendosi sul prezzo del titolo. Una continuazione del trend ribassista su Apple comporterebbe un’importante discesa dell’indice azionario statunitense provocando paura e timore fra il pubblico degli investitori che hanno acquistato in prossimità del rally natalizio.
Il mercato tuttavia potrebbe aver già scontato questa ipotesi. In molti infatti hanno comunque scelto di rischiare e comprare la zona di profondità attuale: in passato nella maggior parte dei casi un drawdown maggiore del 15% su Apple si è mostrato una buona zona dove prendere posizione.
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