Azioni e obbligazioni sono gli strumenti di investimento più diffusi tra i risparmiatori. Vediamo allora le differenze e su quale conviene investire di più in questo momento.
Azioni e obbligazioni sono gli strumenti di investimento più diffusi, ma sono utilizzati con finalità diverse. Prima di iniziare ad investire sui mercati finanziari, occorre dunque capire le differenza tra azioni e obbligazioni e su quale dei due titoli conviene investire di più in questo momento.
Azioni e obbligazioni sono infatti definibili entrambi come «titoli», ma hanno caratteristiche molto diverse. In generale, un titolo è uno strumento finanziario attraverso il quale l’investitore usa una parte del suo capitale per acquistare una quota di debito o di capitale di un ente o di una società: nel primo caso si parla di titoli obbligazionari, nel secondo di titoli azionari.
Vediamo di seguito le differenze strutturali tra azioni e obbligazioni e come i due strumenti creano profitto per l’investitore.
Azioni e obbligazioni: differenze, quale conviene?
Cosa sono le azioni
Le azioni sono strumenti finanziari che permettono all’investitore di partecipare al capitale di rischio di un’impresa. In parole semplici, l’azione rappresenta una quota della proprietà di un’azienda. Nel momento in cui l’azionista entra in possesso di una quota del capitale diventa a tutti gli effetti socio dell’impresa.
In quanto tale, il socio partecipa all’attività economica dell’impresa, ne percepisce i frutti (attraverso la distribuzione dei dividendi ma ne sopporta i rischi in caso di perdite. Rischi, peraltro, che sono limitati al valore delle azioni possedute.
Un’azione è dunque la quota minima in cui è diviso il capitale sociale di una società per azioni, di società in accomandita per azioni, di società cooperative o a responsabilità limitata, come stabilito dal Codice Civile (artt 2346-2348).
Diritti e oneri dell’azionista
Le azioni sono titoli di credito facilmente trasferiti ad altri soggetti e attribuiscono al detentore diritti e oneri, proporzionali alla quota di capitale posseduta. L’azionista:
ha diritto a ricevere i dividendi, se distribuiti
ha diritto di voto nelle assemblee
può consultare i libri sociali e impugnare le delibere assembleari non valide
può subire il rischio di perdite, limitatamente al valore delle azioni possedute.
Categorie di azioni
Lo Statuto societario definisce il numero e l’eventuale valore nominale delle azioni, le loro caratteristiche e le modalità di emissione e circolazione .
Come disposto dall’articolo 2348 CC, le azioni devono essere di uguale valore e conferiscono ai loro possessori uguali diritti. Si possono tuttavia creare, con lo statuto o con successive modificazioni di questo, categorie di azioni fornite di diritti diversi anche per quanto concerne la incidenza delle perdite.
In altre parole, la società può emettere speciali categorie di azioni che si differenziano in base ai diritti che incorporano, al regime di circolazione, al mercato su quale sono negoziate:
Azioni | Caratteristiche |
---|---|
Azioni ordinarie | offrono al detentore diritti amministrativi e patrimoniali, come il diritto di partecipare all’assemblee ordinaria e straordinaria, quello alla condivisione degli utili e a una quota di liquidazione nel caso la società dovesse sciogliersi |
Azioni di risparmio | non offrono diritto di voto ma hanno dei privilegi di natura economica (distribuzione dividendi) |
Azioni privilegiate | danno diritto di priorità rispetto agli azionisti ordinari nella distribuzione degli utili e nel rimborso del capitale allo scioglimento della società, a fronte di una limitazione dei diritti amministrativi |
Azioni a voto maggiorato e plurimo | attribuiscono un voto maggiorato per ciascuna azione posseduta |
Azioni di godimento | azioni attribuite ai possessori delle azioni rimborsate nel caso di una riduzione reale del capitale attuata mediante rimborso del valore nominale delle azioni |
Azioni nominative | azioni intestate a una persona fisica o giuridica |
Azioni al portatore | azioni che trasferiscono i diritti incorporati con la consegna del titolo |
Azioni quotate | azioni la cui negoziazione (acquisto e vendita) avviene nel mercato finanziario |
Azioni non quotate | azioni la cui negoziazione avviene tramite accordi privati |
Le azioni possono essere negoziate:
- sui mercati regolamentati, che garantiscono una maggior trasparenza sugli emittenti di azioni;
- nei sistemi multilaterali di negoziazione (MTF)
- dagli internalizzatori sistematici: banche e altri intermediari abilitati al servizio negoziazione di strumenti finanziari per conto proprio, in esecuzione di ordini da clienti;
- over-the-counter (OTC), fuori da ogni mercato
Obbligazioni: cosa sono e come funzionano
L’obbligazione è un titolo di credito che garantisce a chi lo acquista il diritto di ricevere a scadenza il capitale versato oltre a un interesse (rappresentato dalle cedole). Per converso, il soggetto che lo emette (uno Stato, un ente pubblico, una società privata oppure un organismo sovranazionale) è parte debitrice e utilizza la somma ricevuta per finanziarsi.
Ogni titolo obbligazionario deve indicare il nome dell’ente o società emittente, l’entità globale del prestito, la sua durata, il valore nominale, il tasso di interesse e la modalità del rimborso.
Possiamo anche classificare le obbligazioni in base ad alcune caratteristiche:
Obbligazione | Caratteristiche |
Obbligazioni ordinarie | Titoli di credito che conferiscono al possessore il diritto di ricevere il rimborso del capitale nominale alla scadenza del prestito obbligazionario più una remunerazione a titolo di interesse sotto forma di cedole periodiche |
Obbligazioni strutturate | Titoli composti da una parte ordinaria con rendimento prefissato e da una parte variabile, derivata dall’andamento di un particolare indice |
Obbligazioni convertibili | Titoli che danno la facoltà di diventare azionista della società convertendo il titolo di credito in titolo azionario |
Obbligazioni governative | Emesse da uno Stato, per far fronte al debito pubblico. Sono caratterizzate da diverse scadenze |
Obbligazioni indicizzate | Sono obbligazioni il cui tasso di interesse è variabile (per esempio legato all’andamento dell’inflazione) |
Come si acquistano le obbligazioni
Le obbligazioni possono essere acquistate sul mercato primario, sottoscrivendo i titoli al momento dell’emissione, oppure sul mercato secondario, ossia in borsa (per esempio sul MOT italiano).
Inoltre le obbligazioni possono essere negoziate a “corso secco” o “tel quel”. Nel primo caso i prezzi non sono rappresentativi della componente interessi maturata fino a quel momento dall’obbligazione, che pertanto va aggiunta al momento di liquidazione del contratto.
Sono negoziate a tel quel le obbligazioni zero coupon e quelle strutturate, il cui prezzo di negoziazione incorpora gli interessi maturati fino a quel momento.
L’emissione delle obbligazioni può avvenire alla pari, cioè a un prezzo uguale al valore nominale, oppure sopra o sotto la pari.
Si parla di sopra e sotto la pari rispettivamente quando si compra l’obbligazione ad un prezzo più alto o più basso al valore nominale dell’obbligazione.
L’emissione sotto la pari è appunto il caso più frequente: la differenza tra il prezzo pagato e il valore nominale, che è anche, in genere, il prezzo di rimborso, costituisce una integrazione al tasso di rendimento nominale del titolo, rendendo così più conveniente la sottoscrizione.
Le differenze tra azioni e obbligazioni
Dopo aver visto nel dettaglio cosa sono le azioni e le obbligazioni, è più facile comprendere le differenze tra i due strumenti finanziari.
Azioni | Obbligazioni |
Detentore è socio dell’emittente | Detentore è creditore dell’emittente |
Il Dividendo spetta se l’azienda distribuisce gli utili | Gli interessi spettano nei casi e nelle modalità previste dal titolo |
I dividendi sono più alti se l’azienda ha performato meglio | Se aumentano gli interessi il prezzo del bond scende (e l’investimento diventa più rischioso) |
La scadenza è indeterminata. Tuttavia le azioni possono essere vendute sul mercato | La scadenza è predefinita e stabilita dal titolo |
Le aspettative di rendimento sono più elevate e dipendono dall’andamento dell’emittente | Il rendimento è definito contrattualmente (restituzione del capitale e pagamento delle cedole=) |
Conviene investire in azioni o in obbligazioni?
La scelta di un investimento deve sempre essere preceduta da un’analisi delle aspettative dell’investitore e dall’attitudine al rischio.
Nelle strategie di asset allocation, azioni e obbligazioni vengono combinate nei portafogli in modo da bilanciare le esigenze di protezione del capitale a quelle di rendimento.
Nell’immaginario comune, infatti, le obbligazioni rappresentano un investimento meno rischioso di quello azionario. Tuttavia non è sempre così. Anche le obbligazioni possono presentare dei rischi legati:
- all’affidabilità dell’emittente (rischio di credito)
- al tempo, ossia alla durata dell’obbligazione
- ai tassi di cambio, nel caso di titoli emessi da enti stranieri
Per stabilire se conviene di più investire in azioni o in obbligazioni dobbiamo fare riferimento a uno dei principi fondamentali dell’economia, oassia quello del «costo-opportunità».
Nel suo celebre libro «There’s No Such Thing as a Free Lunch», Milton Friedman, premio Nobel per l’Economia nel 1976, notò che quello che può essere gratuito per un individuo, in realtà nasconde sempre un costo: il prezzo pagato dalla società nel rinunciare all’opportunità di destinare le medesime risorse ad usi alternativi.
Tradotto in italiano, il concetto può essere espresso con la formula « non ci sono pasti gratis»: a prescindere che si investa in azioni o in obbligazioni, dunque, a fronte di un rendimento più elevato si deve mettere in conto un rischio maggiore.
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