Banco BPM e quella mossa della grande banca tedesca: chi c’è dietro. Manovra contro UniCredit

Laura Naka Antonelli

28 Febbraio 2025 - 09:51

La notizia emersa alla vigilia del giorno clou per Banco BPM. Nel frattempo il gigante di Wall Street entrato a gamba tesa in Anima sforbicia la sua partecipazione.

Banco BPM e quella mossa della grande banca tedesca: chi c’è dietro. Manovra contro UniCredit

Alla vigilia della giornata clou di oggi per Banco BPM, che vedrà l’assemblea degli azionisti della banca italiana guidata dal CEO Giuseppe Castagna riunirsi per dare o no la benedizione alla proposta del board di alzare il prezzo dell’OPA su Anima Holding da 6,20 euro (cum dividendo) a 7 euro (cum dividendo), si è appreso che la banca numero uno in Germania è entrata a gamba tesa nel capitale di Piazza Meda, acquistando una partecipazione nel capitale di oltre il 5%.

Deutsche Bank entra a gamba tesa in Banco BPM, Goldman Sachs sforbicia la sua quota in Anima

Si tratta di Deutsche Bank, che ha lanciato la sua mossa rilevando una quota pari al 5,181%, esattamente lo scorso 19 febbraio 2025.

Ad annunciarlo, nella giornata di ieri, giovedì 27 febbraio 2025 la Consob, nella sezione dedicata alle partecipazioni rilevanti acquisite nelle società quotate a Piazza Affari.

Le sorprese emerse dalla Consob non sono finite qui, visto che la Commissione nazionale per le società e la borsa ha comunicato anche che il gigante di Wall Street Goldman Sachs, che alla metà di febbraio aveva fatto incetta delle azioni di Anima Holding, salendo fino al 5,13% del capitale del gioiello di Banco BPM, ha sforbiciato la sua quota, portandola al 2,339%.

Goldman Sachs aveva conquistato più del 5% di Anima Holding con una partecipazione detenuta indirettamente attraverso Goldman Sachs International (4,31%) e Goldman Sachs Asset Management (0,82%) in una data cruciale, ovvero lo scorso 12 febbraio 2025, proprio il giorno in cui - nel pieno della stagione delle trimestrali pubblicate dalle banche italiane - Banco BPM aveva annunciato, oltre ai conti relativi al 2024 e al quarto trimestre del 2024 - conti brillanti a dispetto dei tagli dei tassi da parte della BCE - la decisione di alzare il prezzo dell’OPA lanciata su Anima agli inizi di novembre. OPA che, va ricordato, era stata presentata poche settimane prima che BAMI finisse nel mirino di UniCredit, con l’OPS da 10,1 miliardi di euro circa presentata il 25 novembre 2024 dalla banca italiana capitanata dal CEO Andrea Orcel.

Va detto che immediato era stato però il dietrofront di Goldman Sachs: in meno di 24 ore, sempre dalle partecipazioni rilevanti nelle società quotate pubblicate dalla Consob, era risultato che, in data 13 febbraio 2025, la quota detenuta dal gigante americano in Anima era scesa al 4,730%, di cui il 4,20% attraverso Goldman Sachs International e lo 0,530% attraverso Goldman Sachs Asset Management.

I francesi di Crédit Agricole dietro la mossa di Deutsche Bank? La manovra contro UniCredit

Tornando alla mossa che Deutsche Bank ha lanciato su Banco BPM proprio pochi giorni prima della giornata clou per Piazza Meda, quella della riunione dell’assemblea dei soci di oggi, venerdì 28 febbraio, va detto che la prima banca tedesca - la seconda, Commerzbank, è entrata nel mirino di UniCredit agli inizi di settembre - ha precisato che la partecipazione acquisita, superiore al 5% del Banco, è una posizione detenuta per conto di clienti terzi, dunque di non esserne proprietaria.

Chi potrebbero essere questi clienti terzi? Il pensiero va subito all’azionista di maggioranza di Banco BPM, ovvero ai francesi di Crédit Agricole che, poco dopo l’OPS lanciata sul Banco da UniCredit, si erano rafforzati nella banca italiana che controllano, annunciando lo scorso 6 dicembre, di aver portato la quota in loro possesso dal 9,9%, al 15,1%, attraverso la sottoscrizione di strumenti finanziari relativi al 5,2% del capitale di Piazza Meda.

Il gruppo francese aveva reso noto, anche, di avere presentato la richiesta alla BCE dell’autorizzazione per incrementare ulteriormente la propria partecipazione nel capitale di Banco BPM fino al 19,99%. Niente OPA su Piazza Meda, aveva precisato tuttavia la Banque Verte.

Nel frattempo, tutti gli occhi sono puntati sull’assemblea degli azionisti di oggi di Banco BPM, con cui il CEO di Piazza Meda spera di ricevere l’ok per proporre alla sua preda Anima Holding, che già controlla, un prezzo più alto.

Banco BPM, oggi giornata clou per il suo destino. Il messaggio agli azionisti e il trend del titolo

Ieri, in una nota integrativa pubblicata su richiesta della Consob, BAMI ha ricordato tutta la solidità del suo capitale e i ricchi dividendi che distribuirebbe ai soci, con e senza l’ok della BCE all’utilizzo del Danish Compromise nell’OPA lanciata sul gruppo del risparmio gestito, rispondendo così di nuovo anche a quelle “accuse pericolose”, così come anche “fake news” così come le ha aveva definite Giuseppe Castagna, lanciate da UniCredit, che più volte ha messo in dubbio la stessa solidità del capitale del Banco.

Nel frattempo, a Piazza Affari, le azioni Banco BPM e Anima riportano lievi rialzi, mentre UniCredit arretra dello 0,40% circa, scendendo a quota 50,65, dopo i nuovi massimi testati due giorni fa, quando il Ftse Mib è volato ai valori record in 18 anni, ovvero dal 2007.

Merito anche e soprattutto dei buy scatenati in questi ultimi mesi e anni sui titoli bancari, forti soprattutto da qualche mese a questa parte delle speculazioni esplose alla borsa di Milano su diverse operazioni di risiko. Anche se va sottolineato che, in un contesto di tagli dei tassi di interesse euro da parte della BCE, gli attenti non mancano.

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