Unicredit-Banco Bpm, scoppia la “guerra” tra accuse e “fake news”. Cosa sta succedendo?

Laura Naka Antonelli

17/02/2025

Esplode la tensione tra UniCredit e Banco BPM, già alle stelle da un po’. Il CEO di Banco BPM commenta le ultime parole di UCG: “accuse pericolose”.

Unicredit-Banco Bpm, scoppia la “guerra” tra accuse e “fake news”. Cosa sta succedendo?

Che la tensione fosse schizzata alle stelle tra UniCredit e Banco BPM era diventato ormai evidente. Ma ora le ultime dichiarazioni di UniCredit avranno mandato ulteriormente su tutte le furie la preda, già da tempo palesemente recalcitrante, BAMI.

Oggi UniCredit, la banca italiana guidata dal CEO Andrea Orcel che ha lanciato l’OPS su Piazza Meda il 25 novembre 2024, una manciata di mesi dopo aver spiazzato Commerzbank e il governo di Berlino ormai defunto, accumulando una partecipazione rilevante nel capitale della seconda banca tedesca, ha diffuso un comunicato a cui, ai microfoni di Bloomberg, il CEO di Banco BPM ha prontamente ribattuto. Decisamente accesi i toni, da entrambe le parti, tanto che il numero uno di Banco BPM Giuseppe Castagna ha detto di non escludere a questo punto neanche la possibilità di ricorrere alle vie legali.

Tra i due amministratori delegati non erano già mancati diversi botta e risposta sul prezzo offerto da UniCredit per la conquista di Banco BPM: a premio, secondo Orcel, a sconto per Castagna, ma anche per Piazza Affari, tanto che diversi analisti avevano calcolato il possibile rilancio che UniCredit avrebbe potuto o dovuto annunciare per prendersi il Banco. Tra questi, si erano messi a fare qualche calcolo anche gli esperti di JPMorgan.

UniCredit VS Banco BPM, Orcel VS Castagna: le ultime novità tra accuse e fake news>

UniCredit, “aumento prezzo Banco BPM su Anima potrebbe comportare risoluzione nostra OPS”

Oggi la guerra tra le due banche è letteralmente esplosa dopo il comunicato con cui UniCredit ha reso noto che la decisione di Banco BPM di alzare il prezzo dell’OPA sulla società del risparmio gestito Anima Holding, annunciata da Piazza Meda nello stesso giorno in cui ha annunciato i conti del 2024, potrebbe comportare l’inefficacia o la risoluzione dell’OPS lanciata da UniCredit.

UniCredit ha insistito per l’ennesima volta sul premio che l’offerta pubblica di scambio sulle azioni BAMI, a suo avviso, presenterebbe.

Il prezzo messo sul piatto, ha insistito Piazza Gae Aulenti, “incorpora un premio del 14,8% se confrontato con il prezzo ufficiale delle azioni BPM del 6 novembre 2024, precedente all’annuncio dell’OPA su Anima Holding”; ribadita dunque da Orcel la necessità di prendere come riferimento il prezzo “undisturbed” dei titoli del Banco, ovvero il valore delle azioni precedenti l’annuncio dell’offerta pubblica di acquisto lanciata dal gruppo su Anima. Motivo: “proprio perché l’esito dell’OPA Anima appariva incerto come anche incerte apparivano le sue condizioni effettive”.

Da UniCredit nessun rilancio OPS Banco BPM, i dubbi su CET1 della preda

Niente da fare, dunque: UniCredit ha detto di non aver preso ancora alcuna determinazione sulle condizioni dell’offerta, snocciolando altre ragioni che avranno fatto saltare probabilmente i nervi dei vertici di Banco BPM.

Tra queste:

  • I dati riportati nella relazione illustrativa relativa all’Assemblea convocata da BPM indicano che, in caso di
    adesioni all’OPA Anima per il 100% e di non applicazione del c.d. Danish Compromise
    ”, (il vero nodo da sciogliere dopo i dubbi che sono stati avanzati dalla stessa BCE sulla capacità del Banco di poter far ricorso al Danish Compromise) “ il CET1 di BPM diminuirebbe di circa 268 bps, diminuzione che si aggiungerebbe all’onere finanziario derivante dall’incremento del prezzo”.
  • Non è chiaro quali siano le azioni di mitigazione ipotizzate al fine di mantenere il ratio CET1 di BPM più alto
    del 13% nel corso del piano, indipendentemente dal trattamento regolamentare dell’acquisizione di Anima,
    mantenendo altresì un ratio di pay-out sulla distribuzioni pari all’80% dell’utile netto
    ”, ha continuato UniCredit.
  • In più, “sulla base alle informazioni incluse da BPM nella presentazione di aggiornamento del piano industriale e nella su richiamata relazione illustrativa, tale potenziale erosione del CET1 di BPM pro-forma al 31 dicembre 2024 per l’impatto di 268bps derivante dalla transazione Anima senza ottenimento del Danish Compromise, porterebbe, il CET1 ratio proforma della stessa BPM intorno al 12,32%. Inoltre tenendo conto dei regulatory headwinds specificati (circa -94bps), tale pro forma ratio di BPM scenderebbe ulteriormente ad 11,38%”.

Castagna su Orcel: “ragazzo molto bravo a fare il suo gioco, risponderemo ad accuse anche legalmente”

La risposta di Giuseppe Castagna, amministratore delegato di Banco BPM, non si è fatta attendere. Interpellato da Bloomberg TV, Castagna ha definito “pericolose” le “accuse” di UniCredit.

Il “ ragazzo ovviamente sta facendo il suo gioco ”: (“Of course the guy is trying to play a game”, sono state queste le testuali parole del CEO di Banco BPM Giuseppe Castagna, che ha aggiunto, riferendosi al numero uno di UniCredit, che “è molto bravo a farlo”.

Praticamente, “(Orcel) sta cercando di deprimere le nostre azioni a suo favore, ma noi risponderemo anche legalmente a queste accuse”.

Ai microfoni di Bloomberg TV, Castagna ha proferito inoltre l’espressione fake news due volte: la prima volta, quando ha detto di aver compreso dalle conversazioni che ha avuto a Londra come circolassero “fake news” su un possibile “ritiro dell’OPS di UniCredit sul Banco nel caso in cui noi avessimo continuato a portare avanti l’offerta lanciata su Anima”. Una acquisizione, quella del gioiello del risparmio gestito, che rimane primo grande obiettivo di Banco BPM.

L’acquisizione di Anima “è per noi così cruciale”, ha detto il CEO del Banco, e “noi disponiamo di tutto il capitale di cui abbiamo bisogno”.

Il CEO ha ricordato che, inglobando Anima, Banco BPM diventerà ancora di più “una banca che già da ora non dipende dalla volatilità dei tassi di interesse, ma dai solidi ricavi che derivano dalle commissioni”, aggiungendo che questa “è l’unica risposta che possiamo dare a chi vuole acquistare la nostra banca senza pagare un prezzo giusto”.

La “nostra strategia” - ha fatto notare il manager - “si basa sui fatti, sulla nostra storia, sulla nostra credibilità e su un piano che dispone di molta visibilità”.

Banco BPM, Castagna: “Da UniCredit fake news sul fatto che non otterremo il Danish Compromise”

Giuseppe Castagna ha poi affermato che queste “ accuse (di UniCredit) secondo cui noi non potremmo utilizzare il Danish Compromise sono del tutto una fake news ”.

Lato dividendi, “qualsiasi cosa accada, in qualunque tipo di scenario, noi riusciremo a distribuire ai nostri azionisti una remunerazione di 6 miliardi di euro”.

Anzi: “il nostro scenario di base è di una distribuzione di 7 miliardi ai nostri azionisti con una soglia di CET1 pari al 14%”.

Praticamente, ha spiegato Castagna, secondo il suo punto di vista Orcel sta “cercando di condizionare il voto dei soci nell’assemblea che abbiamo indetto per l’acquisizione di Anima Holding (in calendario il prossimo 28 febbraio 2025) che, così come abbiamo mostrato, sta mettendo la banca in una posizione molto solida”.

Ma Banco BPM continuerà a tenere il punto, cercando di convincere gli azionisti di come questa, ovvero l’acquisizione del gruppo Anima, sia la strada giusta da percorrere. Occhio intanto a cosa sta accadendo a entrambe le azioni quotate sul Ftse Mib di Piazza Affari: il titolo UniCredit-UCG oscilla al di sopra della soglia di 47,5 euro, in rialzo dell’1,8% circa. Banco BPM-BAMI avanza dello 0,70% circa, viaggiando oltre la soglia di 8,8 euro.

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