Bank of England lascia invariate le sue scelte di politica monetaria, ma prepara il terreno per una eventuale drastica decisione: tassi di interesse negativi.
Bank of England sotto i riflettori: la banca centrale ha lasciato invariati i tassi di interesse allo 0,1% e la portata del Qe a 895 miliardi di sterline.
Le decisioni non hanno stupito gli analisti, che non prevedevano cambiamenti di strategia.
Tuttavia, ci sono stati almeno due importanti segnali di possibili mutamenti: le stime di crescita per il Regno Unito si sono abbassate per il 2021 e la banca ha lasciato aperta l’opzione di tassi di interesse negativi, anche se non nell’immediato.
Cosa prevede BoE per l’economia anglosassone?
Tassi negativi: cosa aspettarsi da Bank of England?
Non ci saranno nel breve periodo, ma i tassi negativi non sono esclusi negli strumenti futuri della banca centrale.
Dall’istituto di Inghilterra è emerso che le banche britanniche hanno bisogno di almeno sei mesi per prepararsi a qualsiasi taglio sotto lo zero.
La nota ufficiale ha spiegato che:
“L’indagine della Prudential Regulation Authority con le società regolamentate aveva indicato che l’implementazione di un tasso bancario negativo per un periodo di tempo inferiore a sei mesi avrebbe attirato maggiori rischi operativi.”
La BoE ha affermato di non voler inviare un segnale sbagliato, ovvero che tale decisione sia nel breve periodo, ma ha aggiunto che “sarebbe opportuno avviare i preparativi per fornire la capacità di farlo se necessario in futuro.”
Quali previsioni sulla ripresa economica?
Sarà ancora un anno instabile il 2021, con le stime di crescita del PIL viste in peggioramento. Nei primi 3 mesi dell’anno, BoE ha previsto un calo del Prodotto Interno Lordo del 4% e nell’intero anno lo slancio avrà una minore spinta rispetto a quanto previsto a novembre: +5% invece di +7,25%.
Andrà meglio, nello scenario disegnato da Bank of England, solo nel 2022, con un +7,25% (invece di +6,25%) del PIL.
La nota più positiva è stata riservata ai vaccini: la campagna a tappeto che sta interessando il Regno Unito dovrebbe aiutare ad allentare al più presto le misure restrittive e stimolare la crescita.
Intanto, mantenendo inalterata la politica monetaria in un quadro ancora instabile, Bank of England ha lanciato un messaggio al Governo: servono ancora stimoli fiscali.
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