Il neo-presidente USA dipinge un quadro desolante della pandemia: “Molto difficile invertire la curva dei contagi nei prossimi mesi”
Più che pessimista prova ad essere forse realista il neopresidente USA Joe Biden, nell’inquadrare la questione coronavirus. Di sicuro però le sue parole non si sono rivelate rassicuranti per gli americani e non solo, visto che Biden ha parlato di una “curva difficile da invertire” allo stato attuale dei contagi.
A pochi giorni dal suo insediamento, ha avvertito di tutte le difficoltà in ballo nella lotta alla covid, chiarendo che ci vorranno mesi per cominciare a vedere risultati significativi, e che anzi si prevede un “deciso aumento delle vittime” nelle prossime settimane:
“Gran parte dell’America sta soffrendo. Il virus sta crescendo. Si prevede che gli attuali 400.000 morti raggiungeranno ben oltre quota 600.000 nelle prossime settimane”
, ha dichiarato nella serata di ieri Biden, prima di firmare due ordini esecutivi finalizzati a rafforzare i diritti dei lavoratori in affanno nel bel mezzo della pandemia.
Biden pessimista sul coronavirus: “Difficile invertire curva”
Gli Stati Uniti hanno superato i 400.000 decessi per Covid-19 martedì scorso. Un quarto di questi sono avvenuti nei precedenti 36 giorni secondo i dati stilati dalla Johns Hopkins University.
Nel suo primo giorno di governo, Biden ha parlato ai giornalisti dopo un incontro con i membri del team anti-Covid-19, tra cui spicca il dottor Anthony Fauci. Ha dichiarato che si supereranno probabilmente molto presto i 500.000 decessi, forse già a febbraio.
Per il presidente infatti un peggioramento è da mettere in conto per le prossime settimane, come mossa quasi fisiologica molto difficile da fermare:
“Non c’è niente che possiamo fare per cambiare la traiettoria della curva pandemica nei prossimi mesi. Dobbiamo avere chiaro che ci sono molte possibilità che la situazione peggiori prima di migliorare.”
Una recente proiezione dell’Institute for Health Metrics and Evaluation stima che gli Stati Uniti potrebbero raggiungere 600.000 morti per Covid-19 entro marzo se dovessero essere allentate le restrizioni suggerite finora.
Intanto il Paese registra una media di circa 187.593 nuovi casi di Covid-19 al giorno, per un calo del 22% rispetto a una settimana fa stando a un’analisi targata CNBC sulla base dei dati della Johns Hopkins.
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