La biografia, i guadagni e la storia politica di Kamala Harris, attuale vicepresidente degli Stati Uniti che sarà la candidata dei Democratici alle elezioni Usa 2024 al posto di Joe Biden.
Chi è Kamala Harris? Una domanda questa di grande attualità visto che, l’attuale vicepresidente degli Stati Uniti, ha accettato di candidarsi alla convention dei Democratici per la scelta del candidato alle elezioni Usa 2024 dopo il ritiro di Joe Biden.
Kamala Harris non solo è la prima donna a ricoprire il ruolo di vicepresidente degli Stati Uniti, ma anche la prima persona afroamericana e asioamericana a ricoprire tale incarico.
Kamala Harris è stata fortemente voluta come vice da Joe Biden, con il presidente che dopo il suo passo indietro l’ha lanciata come candidata contro Trump in caso di un suo passo indietro.
Harris ha accettato subito di candidarsi alla convention dem che si svolgerà a Chicago dal 19 al 22 agosto: al momento non ci sono altri aspiranti presidente, con la sua ivnestitura che potrebbe diventare una mera formalità. I sondaggi inoltre la darebbero indietro rispetto a Trump, ma di certo non sconfitta in partenza.
Scopriamo chi è l’ex senatrice Kamala Harris, la vicepresidente degli Stati Uniti e probabile sfidante di Donald Trump alle elezioni Usa 2024.
Chi è Kamala Harris: la biografia
Nome: Kamala Devi Harris
Data di nascita: 20 ottobre 1964
Luogo: Oakland, California (Stati Uniti)
Famiglia: padre originario della Giamaica e madre dell’India, è sposata con l’avvocato Douglas Emhoff e non ha figli
Istruzione: studi a Howard e laurea in Legge presso l’Università di San Francisco
Partito: Partito Democratico
Ruolo: vicepresidente degli Stati Uniti eletta nel 2020
Lavoro: è stata procuratore generale di San Francisco e poi Attorney general della California, prima donna a ricoprire tale incarico, poi senatrice per i Democratici
Curiosità: sua sorella Maya Harris è una famosa analista politica
La carriera politica
Di certo a Kamala Harris non spaventano le competizioni elettorali. Come è noto negli Stati Uniti i cittadini eleggono i procuratori generali, figure simile a quelle che da noi sono i pubblici ministeri.
La Harris per diventare nel 2003 procuratore generale di San Francisco riuscì a sconfiggere l’allora procuratore in carica. Rieletta nel 2007, tre anni più tardi vince la competizione anche per il ruolo di Attorney general (la pubblica accusa) della California bissando il successo anche nel 2014.
Quando nel 2016 decide di candidarsi per il Senato degli Stati Uniti, prima vince le primarie interne al Partito Democratico e poi ottiene uno dei due seggi attribuiti alla California superando la sfidante Repubblicana con il 62,5% dei voti.
Come posizioni politiche spesso è stata accostata all’ala più progressista del Partito Democratico. Favorevole al piano di assistenza sanitaria gratuita per tutti gli americani, ai diritti della comunità LGBT e al ban per la vendita delle armi d’assalto, come altri esponenti dem rifiuta donazioni provenienti dalle grandi corporation.
Kamala Harris il 21 gennaio 2019 annuncia la sua intenzione a prendere parte alle primarie del Partito Democratico per la scelta del candidato presidente da opporre al repubblicano Donald Trump.
Appena viene ufficializzata la sua candidatura, in un solo giorno riesce a raccogliere donazioni a sostegno della sua campagna pari a 1,5 milioni di dollari, polverizzando il record che era stato dell’altro dem Bernie Sanders.
I suoi primi dibattiti televisivi sono convincenti, tanto che un sondaggio della CNN del 30 giugno la indica al secondo posto dietro al favorito Joe Biden e non molto distante dall’ex vicepresidente.
Decide, però, di ritirarsi per appoggiare proprio Biden. A seguito della vittoria dei Democratici è diventata la vicepresidente degli Stati Uniti, affiancando Joe Biden in questi quattro anni così complessi.
Dopo che il presidente il 21 luglio 2024 ha deciso di ritirarsi dalla corsa per le elezioni Usa 2024, Kamala Harris ha deciso di scendere in campo e di presentarsi come aspirante candidata alla convention dem del 19 agosto: saranno ora i 2.271 delegati a decidere chi sarà a sfidare Donald Trump.
I guadagni di Kamala Harris
Secondo Forbes al momento il patrimonio di Kamala Harris e del suo secondo marito - l’avvocato Doug Emhoff - si aggirerebbe sugli 8 milioni di dollari, un milione in più rispetto allo scorso anno.
Nella dichiarazione dei redditi 2023 il reddito della coppia è stato pari 456.918 dollari: i due hanno pagato 88.570 dollari di imposta federale, pari a un’aliquota del 19,7%, con la coppia che ha versato anche 23.026 dollari in beneficenza.
L’anno precedente Kamala Harris e suo marito hanno dichiarato un reddito annuo di 1,6 milioni di dollari e hanno pagato 523.371 dollari di tasse.
In qualità di vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris riceve uno stipendio pari a 235.000 dollari l’anno, mentre stando a quanto riportato da Forbes presto dovrebbe iniziare a ricevere una pensione da 8.200 dollari al mese.
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