L’autorità statunitense potrebbe decidere di sollevare l’interdizione sui 737 Max già entro la fine di questo giugno. Gli aerei Boeing sono a terra dallo scorso 13 marzo, con ingenti perdite per la compagnia
I Boeing 737 Max torneranno ad alzarsi in volo per fine giugno. Questo, almeno, è quanto rivelano le indiscrezioni di stampa, perché la Federal Aviation Administration (FAA) non ha ancora stabilito alcuna data ufficiale. Gli aeroplani di Boeing sono fermi dal 13 marzo scorso, dopo che due incidenti aerei nell’arco di cinque mesi hanno causato la morte di 346 passeggeri più i membri dell’equipaggio. Tre giorni fa la compagnia ha recuperato le perdite più recenti alla notizia che l’ultimo disastro potrebbe essere stato provocato da uno stormo di uccelli, e non da un errore del software.
Possibile ritorno in volo dei Boeing 737 Max entro fine giugno
Ieri, giovedì 23 maggio, è stata tenuta una lunga riunione a Fort Worth, in Texas, su iniziativa della FAA e con tutte le autorità mondiali dell’aviazione. Ma dopo 8 ore di discussioni, le diverse autorità non sono riuscite a fissare una data per il ritorno nei cieli dei 737 Max.
Lo stesso giorno, FAA e Boeing hanno incontrato i membri della International Civil Aviation Organization (ICAO) a Montreal, per aggiornarli sulla situazione. Secondo Reuters, nel corso del briefing sarebbe emersa quella di fine giugno come possibile data della fine dell’interdizione. Dan Elwell, amministratore di FAA, ha smentito, affermando che non è questo il momento di fornire date. Elwell ha comunque definito la riunione a Fort Worth “costruttiva”.
Cinesi all’attacco di Boeing
Ma riportare i 737 Max in volo anche fuori dagli Stati Uniti sarà anche più difficile. Canada ed Europa hanno detto mercoledì che avrebbero deciso di far scadere l’interdizione dei Boeing ai proprio termini, non a quelli della FAA.
Ancora più incerto il destino in Cina, dato che diverse fra le maggiori aviolinee cinesi hanno chiesto un maxi risarcimento alla società. La China Air Transport Association venerdì ha detto che entro fine giugno le compagnie aeree cinesi perderanno 4 miliardi di yuan, ovvero 579 milioni di dollari. Il mese scorso, la Cina ha acquistato 300 aerei dalla francese Airbus.
Le azioni di Boeing, la più grande compagnia di aerei del mondo, hanno perso il 17% dall’ultimo incidente, quello di Ethiopian Airlines del marzo scorso, perdendo $40 miliardi di valore di mercato. La scorsa settimana, Boeing ha detto di aver completato l’aggiornamento del software MCAS, che dovrebbe impedire alle informazioni errate di attivare il sistema anti-stall, che ha portato verso il basso le punte dei due aerei che sono precipitati.
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