Bolletta non pagata, responsabile l’intestatario della fornitura o tutti i proprietari dell’immobile?

Ilena D’Errico

27 Luglio 2023 - 13:45

Ecco chi è responsabile per la bolletta non pagata tra l’intestatario della fornitura e i diversi proprietari dell’immobile e quali sono le conseguenze dell’inadempimento.

Bolletta non pagata, responsabile l’intestatario della fornitura o tutti i proprietari dell’immobile?

Se la casa è in comproprietà possono sorgere diverse problematiche organizzative, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo del bene e la gestione delle spese. Eppure, non è così rara la cointestazione di un immobile, ad esempio è frequente tra coniugi e conviventi, ma anche fra coeredi che si ritrovano in questa situazione dopo un lascito ereditario. Di solito, però, le forniture restano comunque intestate a uno solo dei proprietari, un po’ per praticità, un po’ per questioni di utilizzo.

Non necessariamente, infatti, tutti i proprietari utilizzano la casa allo stesso modo. Può anzi accadere che soltanto uno di loro la abiti, magari corrispondendo agli altri una sorta di canone per quanto riguarda le loro quote. Possono quindi sorgere difficoltà in caso di bollette non pagate, soprattutto per capire chi deve rispondere dell’inadempimento.

Capire chi è il soggetto responsabile per la bolletta non pagata è fondamentale per individuare le migliori strategie da adottare per evitare le conseguenze del mancato pagamento.

Chi è responsabile delle bollette non pagate?

Il primo dubbio che riguarda il mancato pagamento delle bollette riguarda le azioni legali della società erogatrice, che possono per l’appunto pretendere il pagamento in sede di giudizio, fino ad arrivare anche al pignoramento dei beni del debitore.

Da questo punto di vista è importante sapere che l’unico soggetto attaccabile è l’intestatario della fornitura, non importa se vi sono altri proprietari dell’immobile. Di fatto, essendoci un contratto con la società di fornitura, per quest’ultima l’adempimento è pretendibile soltanto dal titolare delle bollette.

Questo vale non solo nel caso in cui ci siano più proprietari, di cui uno solo intestatario della fornitura, ma anche nell’ipotesi di immobile in locazione. Ad esempio, se la fornitura è intestata al padrone di casa è quest’ultimo a essere obbligato al pagamento nei confronti della società, mentre l’inquilino (salvo diversi accordi) ha un obbligo nei suoi confronti.

Vige, infatti, comunque il principio per cui è responsabile delle spese chi effettua i consumi. Molto semplicemente, questo significa che la società di fornitura può agire legalmente soltanto contro l’intestatario delle fatture, ma se l’intestatario non è unico responsabile dei consumi può agire a sua volta contro gli altri soggetti obbligati.

Chi deve pagare la bolletta se ci sono più proprietari?

La regola generale prevede che le spese debbano essere divise in maniera equa fra tutti i proprietari dell’immobile, in proporzione delle quote di proprietà di ognuno (che non sono necessariamente uguali fra loro). Di fatto, però, questo principio si applica soltanto nel caso in cui la casa sia disabitata o utilizzata da tutti i proprietari.

Altrimenti, è importante capire quali sono stati gli accordi circa l’utilizzo dell’immobile, poiché il pagamento delle spese di godimento dipende dall’uso. Ad esempio, se uno solo dei proprietari abita nell’immobile, non può pretendere il pagamento delle utenze dagli altri. Se questa persona non coincide con l’intestatario della fornitura si crea una situazione piuttosto antipatica, in quanto è l’intestatario a dover pagare la bolletta alla società ma è il proprietario che vi abita a dover rimborsare l’intestatario.

Ecco perché, quando possibile, è preferibile che l’intestatario della fornitura coincida con il consumatore. In caso di mancato pagamento, infatti, si può agire in giudizio ma sarà difficilmente ottenibile una soluzione immediata. Per esempio, se l’intestatario non paga pur ricevendo il corrispettivo dal consumatore, quest’ultimo può subire il distacco della fornitura.

Viceversa, l’intestatario deve continuare a pagare nonostante l’inadempimento dell’altro per non subire le conseguenze legali. Come già detto, resta la possibilità di pretendere il rimborso dal consumatore, ma con un notevole dispendio di tempo. È poi importante che l’utilizzo della casa in comproprietà sia stato regolamentato a dovere fra i diversi titolari, proprio perché le spese per il godimento dipendono dall’uso.

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