Il governo Meloni vuole dirottare 750 milioni di euro dai fondi europei per l’uscita dalla crisi pandemica ai bonus bollette. Ecco chi ne beneficerà.
Il governo Meloni è alla ricerca di fondi da usare per le bollette di imprese e famiglie. Gli occhi sono puntati sulle risorse non ancora utilizzate del programma React-Eu, il fondo riprogrammato per accompagnare i Paesi all’uscita della crisi pandemica. L’Italia aveva a disposizione 14,4 miliardi di euro (di cui 9,3 per il Sud della penisola), ma solo una piccola parte, pari a 1,8 miliardi (il 12,5%) è stato utilizzato.
Si rischia di perdere l’accesso ai fondi, forse 1,3 miliardi di euro, del Fondo europeo sociale (Fse) e del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). Per questo il governo sta cercando un modo per utilizzarli e, al tempo stesso, di spostare in avanti il problema di non avere coperture per le iniziative contro il caro-bollette.
Il piano è semplice: prendere i soldi necessari dai fondi europei 2014-2020 e dirottare almeno 750 milioni per coprire gli aiuti a famiglie e imprese. Lo schema, come scrive Il Sole 24 Ore, è di andare a definanziare per lo stesso importo i Programmi operativi nazionali Città metropolitane, Ricerca, Inclusione, Cultura e sviluppo, Governance. Altri milioni potrebbero provenire da altri programmi operativi attivi nelle Regioni, per un valore di circa 200 milioni di euro.
Bollette meno care grazie ai fondi europei dirottati: il piano del governo Meloni
Il piano del governo Meloni per coprire i costi degli aiuti sull’energia alle famiglie più vulnerabili è prendere i soldi dal disimpegno di 1,3 miliardi di euro provenienti dall’extra-dote del Fondo europeo sociale (Fse) e del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). Si tratta del fondo React-Eu, nato con l’obiettivo di promuovere il superamento degli effetti negativi della crisi sanitaria sull’economia, sull’occupazione e sui sistemi sociali a e favorire, al contempo, la transizione verde e digitale e resiliente di economia e società.
In Italia il progetto è stato delineato per la prevenzione dell’ampliamento delle disparità e per i processi di ripresa disomogenei tra Stati membri e regioni. Il fondo è quindi già impostato per contrastare le ricadute sociali ed economiche della pandemia e potrebbe essere usato per il bonus sociale e contro le bollette alte. Questo è possibile grazie all’inizia europea “Safe”, che consente flessibilità sui fondi Ue 2014-2020 e permetterebbe quindi di dirottare almeno 750 milioni di euro per l’energia.
Chi beneficerà di sconti e bonus per le bollette?
L’obiettivo del governo Meloni è dirottare i fondi necessari a coprire i costi del bonus sociale per le bollette. Questo consente il supporto economico, tra sconti e bonus, alle famiglie considerate vulnerabili. Si tratta, nello specifico, di un bonus destinato al pagamento della fornitura di luce e gas naturale dei nuclei famigliari con un Isee inferiore a 15 mila euro annui.
La misura potrebbe essere valida anche per le piccole e medie imprese e il nuovo pacchetto preso dai fondi europei potrebbe quindi continuare a includere nel bonus sociale per le bollette anche le aziende che ne hanno bisogno per non soffrire sotto ai pagamenti. Dipende tutto dal Regolamento Ue che definisce l’iniziativa “Safe”. Sarà la valutazione di questa a stabilire se si possono applicare le misure di aiuto alle famiglie anche alle piccole e medie imprese.
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