Sta per cambiare il sistema di sostegno al costo delle bollette per famiglie e imprese con i nuovi bonus. Le misure saranno però selettive e solo alcuni risparmieranno.
Il piano del governo sulle bollette prevede dei bonus, ma non per tutti. Ci saranno infatti degli importanti cambiamenti rispetto alla situazione attuale e non tutte famiglie continueranno a risparmiare. La sottosegretaria all’Economia, Sandra Savino, ha sottolineato ancora una volta come l’impegno del governo sia concentrato sui bonus alle famiglie che risparmieranno di più.
Intervistata da Il Messaggero, Savino ha riferito quanto sia necessario che lo Stato sia intervenuto in modo decisivo impegnando 21 miliardi di euro solo negli ultimi tre mesi, ma che ora è tempo di rivedere i meccanismi di intervento. Il rischio, dice ancora la sottosegretaria, è drogare il mercato. Un problema che è stato presentato all’Italia anche dalla Banca centrale europea, che spinge invece sul sostegno non per tutti, ma a chi ha effettivamente bisogno.
Il piano del governo, non è un mistero dopotutto, è sempre stato quello di rivedere il sostegno alle bollette, selezionando chi ha più bisogno di un aiuto e chi invece può accedere a sconti grazie a comportamenti più virtuosi, come i bonus previsti per chi risparmierà sull’uso dell’energia.
Bonus per chi risparmia: il piano del governo per non abbandonare tutti
In linea di massima ci saranno meno sostegni in bolletta. Il governo è stato chiaro: non si può continuare a drogare il settore con ingenti somme di denaro. Allo stesso tempo però le famiglie e le impese si trovano con bollette ancora troppo costose, con usi domestici anche superiori a 500 euro. La soluzione per andare incontro a tutti e non incontro a nessuno è operare delle “misure selettive”.
Sandra Savino, sottosegretaria all’Economia, ha parlato proprio di misure selettive per far fronte al sistema di bollette in Italia, tra costi elevati e sostegni non più prorogabili. La palla passa ai cittadini: le famiglie che risparmiano rispetto all’anno precedente usufruiranno di bonus. Si terrà quindi conto dei consumi.
La linea è chiara, meno chiaro però è chi davvero ne trarrà benefici; infatti il rischio è che le famiglie a basso reddito, che però non rientrano nelle condizioni di svantaggio per pochi punti, potrebbero dover pagare di più di famiglie che hanno un alto reddito, ma consumi ridotti di luce e gas grazie all’investimento in forniture sostenibili o a elettrodomestici a basso consumo.
Bollette più basse: il bonus sociale bollette fino a 15 mila euro annui
Il 31 marzo 2023 scadranno le misure previste in manovra quali l’azzeramento degli oneri di sistema su luce e gas e la riduzione dell’Iva al 5% per il gas. Invece, per tutto il 2023, resterà attiva la misura di innalzamento del tetto Isee per l’accesso ai bonus: da 12 mila è stato infatti aumentato a 15 mila euro annui.
Per le associazioni dei consumatori era necessario rinnovare i sostegni e di effettuare un taglio progressivo una volta che il mercato si fosse stabilito. Il governo Meloni però deve rispondere della pressione europea e al momento le famiglie rischiano un aumento di circa 345 euro in bolletta. Almeno le famiglie che non potranno usufruire dei bonus basati sul risparmio e quelle che non rientrano nella soglia Isee annuale di 15 mila euro.
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