Contro le bollette troppo alte arrivano nuovi aiuti di Stato fino a novembre e per una platea più ampia di imprese. A chi spetta e come funziona il credito d’imposta previsto dal decreto Aiuti-ter.
Bollette troppo alte, il Dl Aiuti ter approvato dal Consiglio dei ministri il 16 settembre allarga la platea dei beneficiari del credito di imposta per le imprese, ne aumenta le percentuali e proroga gli aiuti di Stato fino a novembre. La strada scelta dal governo per supportare le imprese più colpite dall’aumento dei prezzi dell’energia passa anche dall’introduzione di una garanzia statale gratuita sui prestiti concessi per il pagamento delle bollette di luce e gas emesse tra ottobre e dicembre 2022.
Dei 14 miliardi di euro stanziati per l’intero provvedimento, e senza il ricorso allo scostamento di bilancio, 9 sono destinati alle imprese.
Vediamo di seguito a chi spetta e come funziona il credito d’imposta previsto dal decreto Aiuti-ter, l’ultimo atto del governo Draghi.
Bollette troppo alte, arriva l’aiuto di Stato: come funziona il credito d’imposta
Bollette troppo alte: come funziona il credito d’imposta
Le bollette troppo alte hanno già costretto molte imprese a ridurre o interrompere la produzione. Per sostenere l’attività produttiva, il nuovo decreto proroga il credito d’imposta per le imprese energivore e gasivore - ossia quelle che utilizzano grandi quantità di energia elettrica o di gas per funzionare - per i mesi di ottobre e novembre e alza l’aliquota dal 25% al 40% delle spese effettivamente sostenute.
Per le imprese non energivore l’aliquota del credito d’imposta sale dal 15% al 30% delle spese sostenute per la componente energetica.
A chi spetta il credito d’imposta energia
Il credito d’imposta energia spetta alle imprese - energivore e non - in grado di dimostrare di aver subito dei rincari superiori al 30% nelle bollette per energia elettrica e gas relative ai mesi di ottobre e novembre 2022 rispetto ai prezzi praticati nello stesso periodo del 2019.
L’agevolazione è riconosciuta alle imprese che rispettano questi requisiti soggettivi:
- le imprese energivore sono quelle ricomprese nell’elenco CSEA del 2022 e operano nei settori indicati dall’Allegato 3 delle linee guida CE o, se appartenenti ai settori indicati dall’Allegato 5 delle linee guida CE, possiedono un IVAL non inferiore al 20%. Il credito d’imposta spetta anche alle imprese che producono e autoconsumano energia elettrica.
- le imprese non enervigore che acquistano energia elettrica devono essere dotate di un contatore di potenza pari o superiore a 16,5 kWh (nel 1°,2° e 3° trimestre 2022) o a 4,5 kWh (a ottobre e novembre 2022), includendo piccole imprese come bar, ristoranti e attività artigianali.
- le imprese gasivore sono quelle indicate nell’Allegato 1 del DM 547/2021 con consumi almeno pari a 0,25GWh nel primo trimestre 2022.
- per le imprese non gasivore non sono richiesti requisiti specifici, fermo restando la necessità di dimostrare l’incremento di almeno il 30% del costo medio di riferimento del MI-GAS per il terzo trimestre 2022 rispetto allo stesso periodo del 2019.
- le imprese che operano nel settore agricolo, pesca e agromeccanico che acquistano carburante nel 4° trimestre 2022 possono beneficiare di un credito d’imposta pari al 20%.
Come utilizzare il credito d’imposta energia
Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione mediante il modello F24. Con la risoluzione n. 49/E del 16 settembre, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito quali codici tributo indicare per la compensazione crediti riconosciuti alle imprese a parziale compensazione dei maggiori costi sostenuti per l’acquisto di energia elettrica e gas per i mesi di luglio, agosto e settembre.
Nel documento dell’Agenzia delle Entrate sono riportati cinque codici tributo per la compensazione dei crediti d’imposta energia e gas introdotti dal decreto Aiuti-bis. I codici vanno indicati nella sezione «erario», nella colonna «importi a credito compensati» oppure «importi a debito versati» nel caso di riversamento:
Codice tributo | Denominazione |
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6968 | credito d’imposta a favore delle imprese energivore (3° trimestre 2022) - art. 6, c. 1, dl n.115 9 agosto 2022 |
6969 | credito d’imposta a favore delle imprese a forte consumo gas naturale (3° trimestre 2022) - art. 6, c. 2, dl n.115 9 agosto 2022 |
6970 | credito d’imposta a favore delle imprese non energivore (3° trimestre 2022) - art. 6, c. 3, dl n.115 9 agosto 2022 |
6971 | credito d’imposta a favore delle imprese diverse da quelle a forte consumo gas naturale (3° trimestre 2022) - art. 6, c. 4, dl n.115 9 agosto 2022 |
6972 | credito d’imposta per l’acquisto di carburanti per l’esercizio dell’attività agricola e della pesca (3° trimestre 2022) - art. 7 dl n.115 9 agosto 2022 |
Altri aiuti di Stato: garanzia SACE sui prestiti alle imprese
L’articolo 3 del Dl Aiuti ter introduce nuove garanzie gratuite statali da parte di SACE e del Fondo Pmi sui prestiti concessi per il pagamento delle bollette di luce e gas emesse nei mesi di ottobre, novembre e dicembre.
Le imprese in crisi di liquidità a causa delle bollette troppo alte possono quindi contare sulla garanzia prestata da Sace, per ottenere dalle banche prestiti e finanziamenti al tasso più basso, in linea con il Btp.
Con riferimento alla garanzia offerta dal Fondo PMI, viene alzata la percentuale di copertura dell’importo finanziato per il pagamento delle bollette dal 60 all’80%.
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