Venti di guerra: mercoledì un bombardiere americano B-52 ha sorvolato a lungo l’Italia, con la Nato che sta intensificando le sue esercitazioni mandando un chiaro segnale a Putin.
La guerra in Ucraina ormai sta procedendo lungo due direzioni: la prima è quella del campo di battaglia, con alte perdite ogni giorno tra le fila dei due eserciti, mentre la seconda è quella della propaganda che si gioca a livello internazionale tra dichiarazioni, vertici, ipotesi e azioni dimostrative.
Proprio in quest’ultimo novero può essere iscritto il volo compiuto nella giornata di ieri da un bombardiere americano B-52 sopra l’Italia, con l’aereo da guerra simbolo dell’aviazione a stelle e strisce che, dopo essere partito dalla Spagna, ha sorvolato il Lazio e l’Umbria per poi dirigersi verso la Grecia prima di fare ritorno alla base.
La notizia è stata diffusa da La Repubblica che ha sottolineato come il boeing B-52 ha tenuto tutto il tempo il trasmettitore acceso, per fare in modo così che la sua missione fosse ben visibile; per il quotidiano si è trattato di una esercitazione tra le aviazioni della Nato.
Del resto negli ultimi giorni i B-52 americani hanno compiuto diverse “incursioni” avvicinandosi anche al confine russo, tanto che sul Baltico nelle scorse ore un jet di Mosca ha intercettato due bombardieri statunitensi, segno di come dopo il caso del drone fatto cadere nel Mar Nero ci potrebbe essere una sorta di strategia da parte degli Usa per mettere pressione a Vladimir Putin, sempre più impantanato in una guerra dall’esito che assomiglia a una autentica sciarada.
Prove di guerra nei cieli italiani
Il giro sopra l’Italia del B-52 americano, il bombardiere strategico dell’Aeronautica militare degli Stati Uniti che può trasportare e sganciare anche bombe nucleari, in tempi normali sarebbe stato considerato come di routine ma adesso, con la guerra in Ucraina che potrebbe allargarsi alla Nato da un momento all’altro, il tutto sembrerebbe assumere dei contorni molto più inquietanti.
Così mentre in Parlamento la presidente Giorgia Meloni ha ribadito la volontà di fornire armi a Kiev e di aumentare la spesa militare dell’Italia, contemporaneamente il bombardiere a stelle e strisce ha sorvolato Assisi, la “città della Pace”.
Del resto le tensioni tra Russia e Occidente, se possibile, sono aumentate nelle ultime ore vista la decisione da parte del Regno Unito di fornire all’Ucraina anche munizioni anticarro all’uranio impoverito, senza contare la vicenda del mandato d’arresto spiccato dalla Cpi nei confronti di Vladimir Putin per crimini di guerra.
“Ogni tentativo di arresto di Putin sarebbe una dichiarazione di guerra alla Russia” ha dichiarato l’ex presidente russo Dmitry Medvedev, che invece sulla questione delle munizioni all’uranio impoverito ha sottolineato con toni simili come “ogni giorno di consegne di armi straniere all’Ucraina alla fine avvicina questa stessa apocalisse nucleare”.
Se la guerra alla fine si allargherà anche alla Nato al momento non è dato sapersi, ma l’unica cosa certa è che nella malaugurata ipotesi di una escalation anche l’Italia sarà chiamata a fare la sua parte: con la diplomazia da mesi ferma al palo, l’unica soluzione possibile del conflitto in Ucraina è quella militare con tutte le possibili conseguenze del caso.
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