Bonus assunzioni per giovani e donne: novità con la Legge di Bilancio 2021

Teresa Maddonni

04/01/2021

Bonus assunzioni per giovani fino a 35 anni e donne nel 2021 con la Legge di Bilancio, che si traduce in esonero contributivo al 100 per cento. Vediamo quali sono le novità anche per il Sud con il testo in Gazzetta Ufficiale.

Bonus assunzioni per giovani e donne: novità con la Legge di Bilancio 2021

Bonus assunzioni: previsto per i giovani fino a 35 anni e per le donne in via sperimentale con la Legge di Bilancio 2021, approvata da Camera e Senato il 30 dicembre.

Il bonus assunzioni 2021 si traduce in un esonero contributivo al 100 per cento per 3 anni per i giovani che non abbiano compiuto il trentaseiesimo anno di età. Il medesimo esonero, per il biennio, è previsto anche per i datori di lavoro che assumono donne lavoratrici.

Non solo bonus assunzioni 2021 per giovani fino a 35 anni perché con la Legge di Bilancio sono previsti anche incentivi per l’occupazione al Sud come già stabilito dal decreto Agosto in termini di decontribuzione, misura che viene portata fino al 2029.

Le aziende possono ricevere l’esonero contributivo per le assunzioni dei giovani fino a 35 anni e fino a un massimo di 6.000 euro annui. Il medesimo limite è previsto anche per chi assume donne. Per accedere al bonus assunzioni 2021 della nuova Legge di Bilancio servono determinati requisiti, vediamo quali sono.

Bonus assunzioni 2021: le novità in Legge di Bilancio

Bonus assunzioni per giovani fino a 35 anni: le novità arrivano per il 2021 con la Legge di Bilancio e basta leggere il testo per comprendere in quali termini.

Il bonus assunzioni 2021 per giovani fino a 35 anni serve a dare uno slancio all’occupazione messa a dura prova dall’emergenza Covid. A introdurre il bonus assunzioni per i giovani in termini di esonero contributivo al 100 per cento è comma 10 della Legge di Bilancio in Gazzetta Ufficiale che recita testualmente:

“Per le nuove assunzioni a tempo indeterminato e per le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato effettuate nel biennio 2021-2022, al fine di promuovere l’occupazione giovanile stabile, l’esonero contributivo di cui all’articolo 1, commi da 100 a 105 e 107, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, è riconosciuto nella misura del 100 per cento, per un periodo massimo di trentasei mesi, nel limite massimo di importo pari a 6.000 euro annui, con riferimento ai soggetti che alla data della prima assunzione incentivata ai sensi del presente articolo non abbiano compiuto il trentaseiesimo anno di età. Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche. ”

Non solo l’articolo della Legge di Bilancio 2021 prevede che, per ottenere l’esonero contributivo del 100 per cento del bonus assunzioni giovani i datori di lavoro non devono, nei 6 mesi precedenti l’assunzione e nei 9 mesi successivi, procedere a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo ovvero a licenziamenti collettivi di lavoratori inquadrati con la medesima qualifica nella stessa unità produttiva.

Il bonus assunzioni è anche dovuto, per un periodo massimo di 48 mesi, quindi 4 anni, ai datori di lavoro privati che effettuino assunzioni in una sede o unità produttiva ubicata nelle seguenti regioni: Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.

Alla copertura degli oneri previsti per il bonus assunzioni giovani 2021 concorrono, per 200,9 milioni di euro per l’anno 2021 e 139,1 milioni di euro per l’anno 2022, anche le risorse del Programma Next Generation EU.

Bonus assunzioni 2021 donne in Legge di Bilancio

Il bonus assunzioni 2021 in Legge di Bilancio è previsto anche per le donne, come abbiamo anticipato, sempre in termini di esonero contributivo. A introdurre il bonus assunzioni per le donne è il comma 16:

“Per le assunzioni di donne lavoratrici effettuate nel biennio 2021-2022, in via sperimentale, l’esonero contributivo di cui all’articolo 4, commi da 9 a 11, della legge 28 giugno 2012, n. 92, è riconosciuto nella misura del 100 per cento nel limite massimo di importo pari a 6.000 euro annui.”

Le assunzioni delle lavoratrici donne sono da effettuare nel biennio 2021-2022 e le medesime devono determinare, secondo il comma 17 successivo, un incremento occupazionale netto, calcolato sulla base della differenza tra il numero dei lavoratori rilevato in ciascun mese e il numero dei lavoratori mediamente occupati nei 12 mesi precedenti.

Come si legge nella Legge di Bilancio 2021 al medesimo comma 17:

“Per i dipendenti con contratto di lavoro a tempo parziale, il calcolo è ponderato in base al rapporto tra il numero delle ore pattuite e il numero delle ore che costituiscono l’orario normale di lavoro dei lavoratori a tempo pieno. L’incremento della base occupazionale è considerato al netto delle diminuzioni del numero degli occupati verificatesi in società controllate o collegate ai sensi dell’articolo 2359 del codice civile o facenti capo, anche per interposta persona, allo stesso soggetto”

Il bonus assunzioni per le donne in termini di esonero contributivo è subordinato all’approvazione della Commissione europea.

Anche in questo caso alla copertura degli oneri concernenti lo sgravio contributivo per favorire l’assunzione di donne, si provvede, per 37,5 milioni di euro per l’anno 2021 e 88,5 milioni di euro per l’anno 2022, con le risorse del Programma Next Generation EU.

Incentivi assunzioni Sud in Legge di Bilancio

Gli incentivi per le assunzioni al Sud sono stati introdotti dal decreto Agosto, convertito nella legge n.126/2020, e ora la Legge di Bilancio li proroga anche al 2021, e con una previsione di spesa anche per gli anni successivi fino al 2029.

Si tratta si uno sgravio contributivo del 30% per le aziende che assumono al Sud e per la precisione nelle 8 regioni che abbiamo già sopra indicato.

Si legge al comma 161 della Legge di Bilancio che l’esonero contributivo di cui all’articolo 27 del decreto Agosto si applica fino al 31 dicembre 2029 e nel seguente modo:

  • in una misura pari al 30% dei complessivi contributi previdenziali versati fino al 31 dicembre 2025;
  • in una misura pari al 20% dei complessivi contributi previdenziali versati per gli anni 2026 e 2027;
  • in una misura pari al 10% dei complessivi contributi previdenziali versati per gli anni 2028 e 2029.

L’incentivo alle assunzioni al Sud confermato con la Legge di Bilancio 2021 si applica a tutti i datori di lavoro del settore privato, a eccezione del comparto agricolo e del lavoro domestico. Non solo, il medesimo sgravio non si applica, come da comma 162 seguente:

  • agli enti pubblici economici;
  • agli istituti autonomi case popolari trasformati in enti pubblici economici;
  • agli enti trasformati in società di capitali, ancorché a capitale interamente pubblico;
  • agli ex IPAB trasformate in associazioni o fondazioni di diritto privato ed iscritte nel registro delle persone giuridiche;
  • alle aziende speciali costituite anche in consorzio (ai sensi degli artt. 31 e 114 del D.Lgs. 267/2000, Testo unico sugli enti locali);
  • ai consorzi di bonifica e industriali;
  • agli enti morali;
  • agli enti ecclesiastici.

Lo sgravio contributivo è subordinato all’autorizzazione della Commissione Europea prevista ai sensi dell’articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea in materia di aiuti di Stato.

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