Bonus bancomat 2020, quali sono i requisiti per ottenere il rimborso? Il piano Italia cashless, basato sul meccanismo del cashback, prevede un minimo di 50 operazioni con moneta elettronica in sei mesi: ecco tutti i dettagli e le novità.
Bonus bancomat 2020, il piano Italia Cashless prende forma: per ottenere il rimborso bisogna effetturare un minimo di 50 operazioni con moneta elettronica in sei mesi.
Comincia quindi a delinerarsi con maggiori dettagli il piano di lotta al contante -e di conseguenza all’evasione fiscale- del Governo Conte, e i requisiti per accedere agli incentivi.
Per tutti i dettagli operativi bisognerà attendere il decreto attuativo, ma i tempi non sono lunghissimi: l’obiettivo del Presidente del Consiglio Conte è quello di far partire il bonus bancomat, con il rimborso pari al 10% di quanto speso tramite mezzi di pagamento tracciabili, dal 1° dicembre 2020.
Bonus bancomat 2020, i requisiti del cashback: almeno 50 operazioni in sei mesi
Il piano Italia Cashless del Governo Conte prende forma e si delinea il perimetro di applicazione del nuovo bonus bancomat, a cui il Presidente del Consiglio tiene in particolar modo, viste le potenzialità in termini di contrasto all’evasione fiscale.
In base alle ultime dichiarazioni del Presidente Conte sappiamo che ci sono particolari requisiti per avere accesso al bonus bancomat: non basta, insomma, pagare con mezzi di pagamento tracciabile per avere diritto al rimborso del 10% di quanto speso.
Il primo requisito è un numero minimo di operazioni effettuate con moneta elettronica: sono necessarie almeno 50 transazioni in sei mesi, quindi dal 1° dicembre 2020 al 31 maggio 2021.
Con questo minimo di 50 operazioni con moneta tracciabile (quindi non solo tramite carta o bancomat) si dovrà spendere almeno 1.500 euro in sei mesi (quindi 3.000 euro all’anno).
L’obiettivo quindi è che gli italiani prendano l’abitudine di pagare anche le piccole spese con la moneta elettronica. Tutti i dettagli dell’operazione cashback saranno definiti nel nuovo regolamento che il Governo dovrà approvare entro fine novembre, previa approvazione anche del Garante della privacy.
Nel frattempo il decreto Agosto, in discussione al Senato, ha rifinanziato con 1.750 miliardi il fondo da 3 miliardi di euro istituito con la scorsa Legge di Bilancio, che il decreto Rilancio aveva però svuotato per finanziare varie misure (dai bonus alle partite IVA ai contributi a fondo perduto).
Bonus bancomat e super cashback: il piano Italia cashless prende forma
L’altro tassello fondamentale del piano Italia cashless è il nuovo super cashback: un vero e proprio premio ai primi 100.000 cittadini che effettuano il maggior numero di pagamenti elettronici in un anno.
Il premio ammonta a 3.000 euro e per ora non prevede il raggiungimento di una soglia minima di spesa, perché a contare è il numero delle operazioni: ecco quindi che i contribuenti saranno spronati a effettuare quante più transazioni elettroniche possibili, anche per le piccole spese come il caffè al bar.
La conseguenza è anche un’altra: sarà il contribuente stesso a chiedere di pagare con moneta elettronica, e smetterà di andare nei negozi, ristoranti o locali che ancora non si sono dotati di POS (nonostante sia obbligatorio dal 2014 e in base al decreto Semplificazioni gli esercenti dovranno dotarsi di un POS unico, valido anche per i buoni pasto elettronici).
Un fattore fondamentale sarà quindi abbassare (se non azzerare) le commissioni sulle spese di piccolo importo: il presidente Conte incontrerà gli operatori dei pagamenti elettronici nelle prossime settimane proprio per discutere dell’argomento.
Una delle ipotesi attualmente in ballo vede il possibile azzeramento delle commissioni sulle spese da 0 a 5 euro, ma alcuni operatori sono disponibili anche a eliminare le commissioni per acquisti fino a 25 euro. Non resta che attendere l’esito dei prossimi incontri e le regole del cashback, sia per il bonus bancomat che per il premio da 3.000 euro, nel decreto attuativo di prossima emanazione.
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