Bonus busta paga da 107 euro per dipendenti pubblici: cos’è e come funziona

Teresa Maddonni

11 Marzo 2021 - 10:33

Bonus busta paga: 107 euro di aumento di stipendio per i dipendenti pubblici in arrivo con il rinnovo contrattuale previsto dal Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale firmato ieri da governo e sindacati. Domani il primo incontro.

 Bonus busta paga da 107 euro per dipendenti pubblici: cos’è e come funziona

Un bonus in busta paga da 107 euro per i dipendenti pubblici è in arrivo, ma cos’è nel dettaglio e come funziona?

Il bonus in busta paga da 107 euro per i dipendenti pubblici è stato annunciato nella giornata di ieri e rientra nel Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale firmato nella sala verde di Palazzo Chigi dal premier Mario Draghi, dal ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta e dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri.

Il Patto, che rientra in prospettiva nel processo di rilancio del Paese previsto con il Recovery Plan, prevede una riforma della PA e per i dipendenti pubblici il rinnovo del contratto cui sono legati i 107 euro in più in busta paga oltre a una nuova disciplina per lo smart working o lavoro agile sdoganato con la pandemia.

Bonus busta paga da 107 euro per i dipendenti pubblici

Per capire cos’è il bonus in busta paga da 107 euro per i dipendenti pubblici e come funziona è necessario partire dal comprendere cosa prevede il Patto per la PA firmato ieri a Palazzo Chigi da governo e i sindacati maggiormente rappresentativi.

Il bonus in busta paga rientra nel rinnovo contrattuale per i dipendenti pubblici che potrebbe portare così a un aumento dello stipendio pari a 107 euro.

Il governo dovrebbe a breve emanare gli atti di indirizzo all’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche amministrazioni, per avviare il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici.

Il bonus in busta paga si concretizza in un aumento medio a regime di 107 euro dello stipendio e dovrebbe interessare circa 3,2 milioni di dipendenti pubblici con i rinnovi contrattuali 2019-2021.

La cifra dell’aumento di stipendio per i dipendenti pubblici è stata elaborata da Aran con i calcoli fatti sulla base delle risorse stanziate dalle varie Leggi di Bilancio e quindi:

  • 1,1 miliardi di euro per il 2019;
  • 1,750 miliardi per il 2020;
  • 3,775 miliardi per il 2021.

Il bonus in busta paga, al netto dell’elemento perequativo, va a definirsi in verità intorno ai 100 euro in più sullo stipendio dei dipendenti pubblici.

Non solo bonus in busta paga: per i dipendenti pubblici smart working a regime

Per i dipendenti pubblici, insieme al bonus in busta paga, è prevista anche una nuova disciplina per il lavoro agile. Infatti con il rinnovo dei contratti sarà rivista anche la normativa dello smart working.

Nel Patto firmato si stabilisce che le regole dello smart working per i dipendenti pubblic, definite in sede di confronto con Aran, dovranno essere snelle evitando un’eccessiva regolamentazione e adattando la nuova disciplina alle diverse funzioni della Pubblica Amministrazione.

Regolamentando lo smart working si andrà, sempre secondo il Patto firmato ieri a Palazzo Chigi, anche a lavorare su punti essenziali e delicati legati al lavoro agile e nel dettaglio:

  • diritto alla disconnessione (sappiamo che è in arrivo una direttiva Europea dopo la risoluzione approvata dal Parlamento UE);
  • formazione specifica dei dipendenti pubblici;
  • protezione dei dati personali.

Nel Patto firmato da Draghi Brunetta e sindacati non rientrano solo il bonus in busta paga di 107 euro per i dipendenti pubblici e lo smart working da disciplinare a fronte del suo massiccio utilizzo in pandemia nella PA, ma anche:

  • revisione dei sistemi di classificazione professionale;
  • welfare contrattuale;
  • partecipazione sindacale;
  • formazione del personale.

Una spinta decisiva è stata annunciata da Draghi per questo ultimo punto in particolare: formazione continua, ricambio generazionale e nuove competenze specie con l’accelerazione del processo di digitalizzazione fondamentale anche e soprattutto nella PA.

L’impegno del governo con la firma del Patto è stato apprezzato molto dai sindacati e la prima convocazione per il rinnovo dei contratti, e quindi per il successivo aumento in busta paga dei dipendenti pubblici, è fissato già domani venerdì 12 marzo, come lo stesso ministro Brunetta ha assicurato.

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