Bonus busta paga marzo 2024, quali sono e per quali lavoratori

Simone Micocci

27 Marzo 2024 - 15:04

Cosa aspettarsi nella busta paga di marzo? Ecco quali sono i bonus possibili, gli importi e i lavoratori interessati.

Bonus busta paga marzo 2024, quali sono e per quali lavoratori

Consueto appuntamento con la guida alla busta paga mensile.

Purtroppo vi anticipiamo che lo stipendio di marzo - in pagamento i primi giorni di aprile quindi - non conterrà grandi novità rispetto a quello di febbraio, eccetto per i lavoratori del settore Studi professionali i quali possono giovare dell’aumento riconosciuto dall’ultimo rinnovo di contratto, come pure le lavoratrici madri a cui il mese scorso non è stato applicato lo sgravio contributivo riconosciuto dalla legge di Bilancio 2024.

Per il resto normale amministrazione, con i bonus presenti che sono gli stessi applicati ogni mese, dall’esonero parziale dei contributi al trattamento integrativo (ex bonus Renzi).

Poi dipende dal datore di lavoro, il quale ad esempio - in virtù dell’ultima circolare pubblicata dall’Agenzia delle Entrate - potrebbe approfittare della busta paga di marzo per erogare il bonus affitto e mutuo ai propri dipendenti, come pure quello per le bollette.

Lato festivi in busta paga, invece, c’è una cattiva notizia: il giorno di Pasqua non è considerato una festività nazionale e quindi non ci sono vantaggi sullo stipendio.

Ma andiamo con ordine e facciamo chiarezza su cosa aspettarsi sulla busta paga di marzo (pagata a inizio del mese prossimo) a seconda dei bonus spettanti.

Busta paga marzo, i bonus confermati

Come anticipato, non ci sono differenze rispetto al mese scorso per due dei bonus già applicati in busta paga. Ci riferiamo a:

  • sgravio contributivo del 7% e 6% per chi ha uno stipendio lordo che non supera rispettivamente i 1.923 e i 2.692 euro. Complessivamente questo sgravio - che per il momento non è confermato per il 2025 - garantisce un aumento di stipendio che nella migliore delle ipotesi equivale a circa 100 euro netti;

Questi bonus erano presenti - laddove se ne abbia diritto - già nella busta paga del mese scorso, ragion per cui non sono da considerare come una novità.

Bonus mamme nella busta paga di marzo

Si tratta di uno sgravio contributivo totale fino a 3.000 euro l’anno - circa 250 euro (lordi) ogni mese - che spetta alle lavoratrici con due (di cui almeno uno di età inferiore ai 10 anni) o più figli (in tal caso è sufficiente che almeno uno sia minorenne).

La maggior parte dei datori di lavoro ha iniziato ad applicare il bonus mamme in busta paga, tenendo conto delle istruzioni fornite dall’Inps con circolare n. 27 del 31 gennaio 2024, già con lo stipendio di febbraio, erogando anche gli arretrati.

Ma non tutti: ecco perché marzo potrebbe essere il mese giusto per l’arrivo del bonus, fermo restando che, come da indicazioni Inps, il datore di lavoro ha tempo fino a maggio per riconoscere le mensilità arretrati.

Per le lavoratrici del pubblico impiego, invece, il pagamento è atteso a maggio.

Aumento stipendio Ccnl Studi professionali

Nelle scorse settimane è stato rinnovato il Ccnl Studi professionali, con il quale già da marzo decorre un incremento di stipendio pari a:

Livello Aumento lordo da marzo 2024
Quadri 148,20 euro
Livello I 131,15 euro
Livello 2 114,23 euro
Livello 3S 105,96 euro
Livello 3 105 euro
Livello 4S 101,82 euro
Livello 4 98,17 euro
Livello 5 91,46 euro

Va detto che si tratta solamente della prima tranche dell’aumento. Ne sono in programma altre, infatti, a ottobre 2024, ottobre 2025 e dicembre 2026, mentre a maggio 2024 e 2025 viene corrisposta un’indennità una tantum pari a 200 euro per il terzo livello (da riparametrare per tutti gli altri).

Bisogna specificare poi che il bonus potrebbe non essere ancora presente in busta paga, in quanto ci vuole tempo per l’applicazione. In ogni caso decorre comunque da marzo, il che significa che in sede di prima applicazione il datore di lavoro ne dovrà riconoscere anche le mensilità arretrate.

Bonus bollette, affitto e mutuo

Con la circolare n. 5 del 2024 l’Agenzia delle Entrate ha fornito le istruzioni per l’esenzione dalle imposte dei fringe benefit erogati nei confronti dei lavoratori dipendenti entro 1.000 euro l’anno, 2.000 euro nel caso di chi ha almeno un figlio.

Una circolare che potrebbe incentivare molti datori di lavoro a riconoscere questi benefit, tra i quali anche quest’anno figurano i rimborsi per le utenze di luce, gas e acqua pagate dal lavoratore (o dai suoi familiari) sulla casa di abitazione. La novità assoluta è rappresentata invece dal rimborso delle spese di affitto e degli interessi del mutuo, mentre da quest’anno non esiste più il bonus benzina da 200 euro.

Niente bonus a Pasqua

Concludiamo facendo chiarezza sul giorno di Pasqua che quest’anno cade di domenica 31 marzo.

Si potrebbe commettere l’errore di pensare che per la Pasqua valgano le regole solitamente previste per le festività non godute, ossia quei giorni di festa che coincidono con una domenica in cui il lavoratore che già si astiene dallo svolgimento dell’attività lavorativa ha diritto a una giornata pagata in più in busta paga.

Tuttavia, non bisogna illudersi a riguardo poiché per quanto la Pasqua rappresenti un giorno di festa nella tradizione cristiana non è così nel nostro ordinamento.

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