Invalidità e disabilità, ecco tutti gli aiuti (bonus e agevolazioni) in vigore nel 2023.
Per invalidi e disabili ci sono diversi aiuti economici che possono essere richiesti nel 2023, molti dei quali sono confermati anche per il 2024. Lo Stato infatti interviene direttamente per sostenere il reddito (ma solo laddove ce ne sia bisogno) di quelle famiglie in cui sono presenti uno o più componenti con disabilità più o meno grave a seconda dei casi.
A tal proposito, ricordiamo qual è la differenza tra disabili e invalidi civili: la prima è rilevante da un punto di vista medico-sociale in quanto si tiene conto tanto del soggetto quanto dell’ambiente di riferimento, mentre per la seconda si guarda solamente alla minorazione (rilevanza medico-legale). Nel dettaglio, con invalido civile si intende quella persona con età compresa tra i 18 e i 67 anni con infermità (fisica, psichica o entrambe) che comporti una riduzione permanente della capacità lavorativa maggiore del 33%; si considera disabile chi invece, indipendentemente dall’età, ha dei problemi tali da limitare la capacità di svolgere un compito o un’attività nei modi considerati normali per l’essere umano.
La gravità dell’invalidità si misura in percentuale, mentre per la disabilità c’è gravità media, grave o non autosufficienza; e a seconda delle circostanze ci sono degli aiuti, dei veri e propri bonus, che possono essere richiesti tanto dalla persona interessata quanto dalla sua famiglia (a patto che la richiesta venga fatta per conto dell’invalido o del disabile).
Vediamo quindi quali sono questi “bonus” a sostegno delle persone disabili o invalide, soffermandoci sugli importi spettanti e le condizioni per accedervi.
Bonus auto per invalidi e disabili
Sono diverse le persone che possono usufruire del bonus auto (che come vedremo di seguito consiste in una serie di agevolazioni fiscali). In particolare si tratta di persone:
- non vedenti
- sorde
- con disabilità psichica o mentale titolari dell’indennità di accompagnamento
- con grave limitazione della capacità di deambulazione o affetti da pluriamputazioni
- con ridotte o impedite capacità motorie.
Nel dettaglio, il bonus auto può essere sintetizzato nelle seguenti misure:
- detrazione pari al 19% del costo sostenuto, a fronte di una spesa di massimo 18.075,99 euro, per l’acquisto di mezzi di locomozione;
- Iva al 4% (anziché al 22%) sull’acquisto di autovetture nuove o usate con cilindrata fino a 2.000 cc (2.800 cc con motore diesel o ibrido). Nel caso di veicoli con motore elettrico la potenza non può superare i 150 kW. L’Iva al 4% vale anche per l’acquisto contestuale di optional, per le prestazioni di adattamento di veicoli non adattati già posseduti dal disabile e alle cessioni di strumenti e accessori utilizzati per l’adattamento.
- esenzione del bollo per i veicoli che rientrano nella casistica per godere dell’Iva agevolata;
- esenzione del passaggio di proprietà per i veicoli destinati al trasporto o alla guida delle persone con disabilità.
Può godere di queste agevolazioni tanto il disabile quanto il familiare che ne sostiene la spesa, a patto che l’acquisto venga fatto in favore della persona con disabilità e che questa risulti a suo carico ai fini fiscali.
Bonus assicurazioni
Anche per l’assicurazione auto ci sono dei bonus rivolti alle persone con disabilità: non si tratta però di un obbligo bensì di una facoltà per le compagnie assicurative, le quali sono libere di fissarne le condizioni.
È riconosciuto dallo Stato invece il bonus assicurazioni per polizze assicurative che prevedono il rischio di morte o invalidità permanente non inferiore al 5%: in tal caso le spese sostenute sono detraibili nella misura del 19%, nel limite di 530 euro per le assicurazioni che prevedono il rischio di morte o di invalidità permanente e di
1.291,14 euro (al netto dei premi per le assicurazioni aventi per oggetto il rischio di morte o di invalidità permanente) per quelle che invece coprono il rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana.
Dal 2016 però il limite di 530 euro è stato portato a 750 euro nel solo caso di primi versati per le polizze assicurative, a tutela delle persone con disabilità grave che coprono il rischio di morte.
Possono godere per intero della detrazione solamente i titolari di reddito complessivo fino a 120.000 euro: superando questo limite la detrazione è parziale, e si riduce proporzionalmente fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito di 240.000 euro.
Bonus badanti
In favore delle persone con disabilità esiste anche quello che possiamo definire come “bonus badanti”: si tratta di una detrazione del 19% delle spese sostenute per gli addetti all’assistenza personale nei casi di non autosufficienza della persona con disabilità nel compimento degli atti della vita quotidiana. La detrazione va calcolata su una spesa non superiore a 2.100 euro; ad averne diritto coloro che hanno un reddito complessivo che non supera i 40.000 euro.
Bonus smartphone e Pc
Spetta una detrazione Irpef del 19% e un’Iva agevolata al 4% per l’acquisto di quei sussidi tecnici e informatici rivolti a facilitare l’autosufficienza e l’integrazione delle persone con disabilità.
Rientrano in questo beneficio diverse tipologie di acquisto, anche smartphone e Pc volendo, dal momento che la caratteristica principale è quella per cui lo strumento serva a facilitare la comunicazione interpersonale, l’elaborazione scritta o grafica, il controllo dell’ambiente e l’accesso all’informazione e alla cultura della persona disabile, come pure semplicemente essere di supporto alla riabilitazione.
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Bonus eredità o donazione
Sono previste delle agevolazioni anche quando i disabili gravi beneficiano di un’eredità o di una donazione: in tal caso è previsto che l’imposta dovuta si applichi solamente sulla parte di quota donata o ereditata che supera l’importo di 1 milione e 500 mila euro.
Bonus barriere architettoniche
Tra i tanti bonus per la ristrutturazione di casa in vigore nel 2023, ce ne sono anche alcuni rivolti ai contribuenti che effettuano interventi per eliminare le barriere architettoniche.
Nel dettaglio, le agevolazioni utili a questo scopo sono le seguenti:
- detrazione del 50% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024 ed entro un massimo di 96.000 euro;
- detrazione del 75% fino a 50.000 euro per gli edifici unifamiliari;
- detrazione del Superbonus.
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Pensioni invalidità civile
Agli invalidi civili spetta un vero e proprio bonus economico laddove si trovino in uno stato di bisogno. Nel dettaglio, spetta la cosiddetta pensione d’invalidità civile a coloro che hanno una capacità lavorativa ridotta almeno del 74%, a fronte di un importo pari a 316,24 euro (valore aggiornato dopo il conguaglio della rivalutazione in programma a dicembre 2023) per 13 mensilità.
Per beneficiarne ci sono però anche dei limiti reddituali: non devono superare un reddito pari a 5.391,88 euro coloro che hanno una percentuale d’invalidità compresa tra il 74% e il 99%, mentre il limite aumenta a 17.920 euro nei casi d’inabilità al 100%.
Indennità di accompagnamento
Per gli invalidi civili a cui allo stesso tempo è stata accertata l’impossibilità di deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore o comunque l’incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita è riconosciuta anche un’indennità di accompagnamento (per 12 mensilità) del valore di 527,16 euro. In tal caso non è previsto alcun limite di reddito per beneficiarne.
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Assegno unico
Nel caso di figli disabili spetta un trattamento agevolato per quanto riguarda l’Assegno unico. Nel caso di figli di età inferiore ai 21 anni, infatti, all’importo base - che in base all’Isee va da un massimo di 189,20 a un minimo di 54,10 euro - si aggiunge una maggiorazione il cui importo è pari a:
- 113,50 euro per i casi di non autosufficienza;
- 102,70 euro per i casi di grave disabilità;
- 91,90 euro per i casi di media disabilità.
Al compimento dei 21 anni del figlio disabile spetta invece solamente la quota base, nella forbice compresa tra i 189,20 e i 54,10 euro, oltre alla possibilità di beneficiare delle detrazioni per figli a carico.
Indennità di frequenza
Ai minori spetta poi un altro “bonus” laddove questi abbiano difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie dell’età. Si tratta della cosiddetta indennità di frequenza, del valore di 313,91 euro mensili nel 2023 (per 12 mensilità) ma che spetta a patto che il reddito personale annuo del richiedente sia pari a 5.391,88 euro.
Esenzione ticket sanitario
Spetta invece l’esenzione del ticket sanitario per coloro che sono:
- invalidi civili al 100%;
- ciechi civili;
- sordomuti.
In questi casi, così come in tutte le altre situazioni in cui la condizione di invalidità è permanente e non suscettibile di alcuna modifica, l’esenzione per invalidità ha validità illimitata.
Ha invece validità decennale (salvo i casi considerati rivedibili) per invalidi civili con percentuale inferiore al 100%.
Bonus 150 euro figli disabili
Concludiamo con un aiuto che non esiste più: si tratta del bonus 150 euro mensile riconosciuto in favore dei nuclei familiari monoparentali o con genitore disoccupato con figli a carico disabili almeno al 60%.
I termini per farne domanda sono infatti scaduti a marzo 2023 e non è prevista l’apertura di una nuova fase di richieste.
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