Bonus mamme 2025 è confermato, ma non per tutte. Requisiti e importi

Patrizia Del Pidio

04/09/2024

Il bonus mamme ci sarà anche nel 2025, anche se a rischio l’eventuale proroga per le mamme che hanno solo due figli. Scopriamo cosa prevede la Legge di Bilancio 2025 a tal riguardo.

Bonus mamme 2025 è confermato, ma non per tutte. Requisiti e importi

Il bonus mamme e confermato anche per il 2025 e non serve necessariamente una proroga nella Legge di Bilancio 2025. La misura, introdotta lo scorso anno, ha durata fino al 31 dicembre 2026 per le mamme con tre figli. Scade, invece, il 31 dicembre 2024 per le mamme con due figli. Per poter fruire del bonus mamma in busta paga anche nel 2025 non serve una riconferma, ma la proroga in manovra è necessaria se si vuole estendere il beneficio alle lavoratrici con soli due figli anche il prossimo anno.

La decontribuzione totale per le lavoratrici dipendenti che arriva a un tetto massimo di 3.000 euro, tra l’altro, non è neanche a rischio taglio perché, come ha dichiarato il sottosegretario all’Economia Federico Freni “Nei piani del governo c’è la volontà di incentivare le lavoratrici madri e supportare la natalità, quindi queste misure non saranno tagliate”.

Bonus mamma 2025 e il nodo risorse

Per rifinanziare tutte le misure che erano state previste solo per il 2024 la manovra richiede 18 miliardi a cui si devono aggiungere interventi nuovi richiesti dalle forze politiche che fanno lievitare le coperture necessarie a 30 miliardi. Come già annunciato, però, la Legge di Bilancio non potrà essere in deficit e trovare i finanziamenti per tutte le misure è molto difficile.

Diverse misure non saranno riconfermate per il 2025 e tra di esse potrebbe esserci anche il bonus mamme in busta paga per le donne che hanno due figli. Da considerare che il beneficio che avrebbe dovuto agevolare le mamme lavoratrici non ha riscosso il successo che si pensava e proprio questo, unito alla mancanza di coperture, mette a rischio la proroga del bonus anche per il prossimo anno.

Bonus mamme, è una priorità?

Gli interventi che si vogliono realizzare con la manovra sono moltissimi e, anche se il bonus mamme in busta paga è una priorità per molte forze politiche, il nodo delle risorse e la scarsa adesione delle mamme lavoratrici mettono a rischio la sua proroga per chi ha due figli, mentre non è in discussione la presenza della decontribuzione per le mamme che hanno almeno tre figli..

Il vicepremier, Matteo Salvini, nel corso di un’intervista ha annunciato che con la manovra si sarebbero confermate tutte le misure del 2024 con l’aggiunta di qualche altro intervento, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti ha cercato di frenare gli entusiasmi, non sapendo a quanto ammonteranno le risorse a disposizione (che dovrebbero arrivare dalla crescita del gettito fiscale in parte legata al concordato preventivo biennale).

Anche se il destino del bonus mamme per le lavoratrici con due figli sembra essere in bilico, nulla è ancora confermato al momento, ma va ricordato che inizialmente la misura per le mamme con due figli era stata prevista solo per il 2024 (per le mamme con tre figli, invece, rimarrà sicuramente in vigore a tutto il 2026).

Da considera, infine, che il bonus per le mamme che lavorano è nato come uno strumento per incentivare le nascite in Italia, dove la media è di 1,2 bambini per ogni donna. Il bonus, quindi, è abbastanza blindato e c’è anche chi ipotizza un suo possibile ampliamento anche alle lavoratrici autonome che accompagnerebbe una eventuale proroga di quello destinato alle mamme con due figli.

Requisiti per il diritto al bonus mamma 2025

Il bonus mamme spetta indipendentemente dal reddito alle mamme che hanno almeno 3 figli fino al 31 dicembre 2026, o fino al compimento dei 18 anni di età del figlio più piccolo, nel caso avvenga prima della fine del 2026.

Per queste lavoratrici è riconosciuto li sgravio totale dei contributi a loro carico (il 9,19% dell’imponibile contributivo). Non esiste un limite di reddito massimo entro cui la lavoratrice deve restare per avere diritto al beneficio e, pertanto, spetta a tutte le mamme con almeno 3 figli.

Importo del bonus mamma in busta paga

L’esonero è riconosciuto nel limite massimo di 3.000 euro l’anno e questa significa che l’importo massimo lordo che potrebbe spettare a ogni mamma lavoratrice è di 250 euro al mese.

Se il rapporto di lavoro è instaurato in corso di mese, la soglia deve essere riproporzionata nella misura di 8,06 euro al giorno (la spettanza mensile suddivisa per 31 giorni).

Da considerare, però, che per le mamme con redditi fino a 35.000 euro il bonus riconosciuto è inferiore, visto che alle stesse spetta il taglio del cuneo fiscale riconosciuto al 7% per redditi fino a 28.000 e al 6% per redditi fino a 35.000 euro.

Il beneficio reale derivante dal bonus mamme, fintanto che sarà in vigore il taglio del cuneo fiscale, è pari al 3,19 per le mamme che hanno reddito da lavoro fino a 28.000 euro e del 2,19% per tutte le altre.

A quanto ammonta il reale aumento in busta paga per le lavoratrici? Abbiamo realizzato una tabella che riporta gli aumenti mensili lordi spettanti (comprensivi anche dell’eventuale taglio al cuneo fiscale):

Importo stipendioAumento in busta paga mensile lordo
€ 1.000 € 91,9
€ 1.100 € 101,09
€ 1.200 € 110,28
€ 1.300 € 119,47
€ 1.400 € 128,66
€ 1.500 € 137,85
€ 2.000 € 182
€ 2.500 € 229,75
€ 2.692 € 247,39

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