Bonus materassi 2024: come funziona e a chi spetta

Patrizia Del Pidio

06/02/2024

Anche nel 2023 è possibile fruire del Bonus materassi con una detrazione del 50% sulla spesa sostenuta per l’acquisto, ma a a chi spetta? Vediamo requisiti e dettagli.

Bonus materassi 2024: come funziona e a chi spetta

Bonus materassi 2024, anche per quest’anno resta in vigore lo sconto, ma vediamo come funziona e a chi spetta. La normativa non prevede un vero e proprio incentivo che riguarda nel particolare l’acquisto di materassi, si tratta, invece, di un’agevolazione che rientra in una più ampia, quella del bonus mobili.

Non basta, quindi, comperare un nuovo materasso per avere diritto alla detrazione di imposta, ma è necessario essere prima in possesso dei requisiti che permettono l’accesso al bonus arredi ed elettrodomestici: vediamo come funziona l’agevolazione e come si richiede il bonus mobili 2024 e come avere la detrazione del 50% per le spese sostenute.

Bonus materassi 2024: come funziona

Il bonus materassi rientra nell’agevolazione per l’acquisto di arredi ed elettrodomestici, anche nota come bonus mobili. L’aliquota della detrazione è del 50%, su una soglia di spesa massima di 5.000 euro. Il limite di spesa è stato abbassato quest’anno (per le spese fino al 31 dicembre 2023, infatti, la soglia di spesa agevolata era di 8.000 euro) sui quali spetta la detrazione al 50%.

Per ottenere il bonus materassi, quindi, si seguono le stesse regole del bonus arredi: il requisito imprescindibile è quello di aver effettuato lavori di ristrutturazione. L’acquisto dei mobili (e quindi anche del materasso) per cui si vuole usufruire della detrazione va fatto necessariamente dopo l’inizio degli interventi di ristrutturazione.

Il bonus si può usare solo tramite detrazione in dichiarazione dei redditi, e spetta in dieci quote annuali di pari importo.

Bonus materassi 2024: a chi spetta la detrazione?

La detrazione del 50% delle spese sostenute per l’acquisto di un materasso spetta innanzitutto quando si sono iniziati i lavori di ristrutturazione dell’edificio, e attenzione: la detrazione spetta a chi ha pagato i lavori di recupero del patrimonio edilizio. Questo significa che se un coniuge paga i lavori di ristrutturazione e l’altro paga arredamento ed elettrodomestici, la detrazione non spetta a nessuno dei due. A sostenere la spesa del materasso (e degli arredi in generale) deve essere lo stesso soggetto che sostiene l’onere della ristrutturazione dell’immobile.

Infine, il bonus spetta anche quando gli arredi acquistati sono destinati a un immobile in cui l’intervento di ristrutturazione è stato realizzato su una pertinenza, anche se accatastata autonomamente. O anche su una parte dell’immobile stesso (ad esempio il bagno) e gli arredi sono destinati ad altri ambienti della casa.

Per l’acquisto dei materassi non è richiesta la comunicazione ENEA, adempimento invece necessario se si comprano forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga, lavatrici.

Detrazione materassi, anche senza ristrutturazione

Va precisato, in ogni caso, che la detrazione per l’acquisto di un materasso può essere un diritto anche senza la ristrutturazione dell’immobile. Il materasso, se ha determinati requisiti, rientra nelle detrazioni per le spese sanitarie in quanto può essere considerato un dispositivo medico di classe 1.

A far rientrare la spesa nella detrazione al 19% è la marcatura CE del materasso che deve essere ortopedico. Non tutti i materassi ortopedici, però, rientrano nel diritto alla detrazione. Nel linguaggio comune, infatti, si tende a considerare come “ortopedici” tutti i materassi che risultano molto rigidi.

La detrazione al 19% come dispositivo medico, invece, spetta solo quando, secondo la normativa, c’è un certificato di Presidio Medico CE. Rientrano tra i dispositivi medici, tra l’altro, anche i materassi ergonomici, ovvero quelli che si adattano alla forma del corpo e fornisce un supporto saldo assecondando la curva lombare, dorsale e cervicale.

Cosa serve per portare in detrazione al 19% la spesa sostenuta per l’acquisto di un materasso? I documenti che si devono conservare sono:

  • il documento fiscale di acquisto, sia esso fattura o scontrino;
  • la documentazione del marchio CE che classifica il materasso come presidio medico;
  • la certificazione medica che attesti la necessità di tale materasso (o in alternativa basta una auto certificazione).

Iscriviti a Money.it