Bonus mobili confermato anche nel 2025, cosa cambia?

Patrizia Del Pidio

16 Ottobre 2024 - 15:59

Nella Legge di Bilancio prevista la conferma per il bonus mobili anche nel 2025. Vediamo che novità porta la manovra.

Bonus mobili confermato anche nel 2025, cosa cambia?

Il bonus mobili è stato confermato anche nel 2025. L’agevolazione fiscale sembrava essere a rischio scomparsa per il prossimo anno, visto che rischia di già la Legge di Bilancio 2024 aveva apportato un nuovo taglio all’importo massimo detraibile. Nella conferenza stampa che è seguita l’approvazione in Consiglio dei Ministri della Legge di Bilancio 2025, invece, è stato annunciato che la misura è stata confermata anche per tutto il prossimo anno.

La detrazione al 50% associata alle ristrutturazioni della casa che ha permesso negli anni di arredare l’immobile ristrutturato a fronte di uno sconto della metà del costo era considerata come una di quelle in bilico.

Con la revisione dei bonus edili che prevedeva il ritorno dell’ ecobonus e del bonus ristrutturazione, con le aliquote originarie al 36% c’erano poche speranze che il bonus mobili potesse essere utilizzato anche nel 2025.

Bonus mobili in Legge di Bilancio 2025

Nella manovra di fine anno trova spazio anche il bonus mobili. C’è una riconferma del bonus ristrutturazioni al 50% per le prime case, mentre per quelle successive alla prima casa l’aliquota scende al 36%. Nella conferenza stampa tenuta dal Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e dal viceministro Maurizio Leo a sorpresa è stato annunciato che il bonus mobili rimane invariato rispetto a quest’anno.

La preoccupazione nei confronti dell’agevolazioni fiscale per arredi ed elettrodomestici nasceva dal fatto che a differenza di tutti gli altri bonus per la casa (escludendo per ovvie ragioni il superbonus), il bonus mobili negli ultimi anni ha subito diversi tagli e ridimensionamenti.

Come è stato modificato il bonus mobili negli anni? Si pensi che fino al:

  • 2021 il tetto massimo di spesa su cui era possibile ottenere la detrazione al 50% era di 16.000 (con un beneficio, per il contribuente, di 8.000 euro);
  • nel 2022 la soglia su cui ottenere il beneficio veniva ridotta a 10.000 euro e con essa anche il beneficio per il contribuente che passava a 5.000 euro;
  • nel 2023 il bonus mobili è applicato al 50% su una spesa massima di 8.000 euro (beneficio per il contribuente 4.000 euro);
  • nel 2024 un nuovo taglio porta il tetto massimo su cui applicare la detrazione a 5.000 (con beneficio per il contribuente di 2.500 euro).

Come si può notare, anno dopo anno, il tetto è andato abbassandosi prevedendo una agevolazione sempre minore per il cittadino che comperava mobili ed elettrodomestici per l’immobile ristrutturato.

Cosa accade nel 2025?

Per il prossimo anno il bonus mobili è stato confermato nella Legge di Bilancio 2025 e dal 1° gennaio sarà possibile continuare a usufruirne come quest’anno.

Per quel che riguarda, quindi, gli interventi sugli immobili resta invariato il bonus ristrutturazione per le prime case (50%) e il bonus mobili, mentre la ristrutturazione per le seconde case subisce un taglio dell’aliquota della ristrutturazione al 36%.

Per comprendere, in ogni caso, se il bonus mobili sarà fruibile sia su prime che seconde case, per sapere se il tetto si spesa massima detraibile rimane fissato a 5.000 euro come quest’anno, è necessario attendere di leggere il testo della manovra.

Il bonus mobili, poi, va sottolineato che non è una misura strutturale e senza un intervento nella Legge di Bilancio 2025 sarebbe cessato a fine anno. Mentre, ad esempio, senza un intervento il bonus ristrutturazione sarebbe rimasto, ma con aliquota al 36%, lo stesso non sarebbe accaduto per il bonus mobili. Proprio per questo va ricordato, quindi, che per fruire della detrazione per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici ora c’è tempo fino al 31 dicembre 2025: tutti gli acquisti effettuati il prossimo anno, se accompagnati da una ristrutturazione (o comunque da un intervento che fa rientrare nel diritto della detrazione al 50% per le ristrutturazioni), potranno essere portati in detrazione al 50% entro il limite di spesa massima stabilita.

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