L’Italia corre più dell’Europa negli investimenti venture capital, secondo l’analisi di Growth Capital e Italian Tech Alliance - Osservatorio Trimestrale sul Venture Capital in Italia.
Superano i 300 milioni di euro gli investimenti venture capital in Italia nel terzo trimestre 2023 in 65 round d’investimento. Un dato impressionante che dimostra la vivacità e la crescita del settore, in un periodo in cui il panorama economico globale è stato segnato da incertezze e sfide significative.
La peculiarità dell’Italia in questo contesto è illustrata nella settima edizione dell’Osservatorio Trimestrale sul Venture Capital, frutto della collaborazione tra Growth Capital e l’Italian Tech Alliance, l’associazione italiana che promuove il Venture Capital, rappresentando gli investitori nell’innovazione, nonché le startup e le PMI innovative.
Di seguito analizziamo nel dettaglio i dati relativi all’Italia, mettendoli a confronto con il panorama europeo, allo scopo di comprendere appieno le implicazioni di questa crescita.
In Italia la raccolta sale a 302 milioni di euro (+14%)
L’Osservatorio Trimestrale sul Venture Capital in Italia, realizzato da Growth Capital in collaborazione con Italian Tech Alliance, offre uno sguardo dettagliato sull’andamento del settore nel nostro paese. Nel terzo trimestre del 2023, si sono registrati 65 round d’investimento, in linea con il trimestre precedente e con la media degli ultimi cinque anni. Ma è nella raccolta che l’Italia si distingue, con un incremento del 14% rispetto al trimestre precedente, raggiungendo 302 milioni di euro. Questo dato è particolarmente significativo se confrontato con l’andamento europeo, dove si osserva un aumento meno marcato, a 15,8 miliardi di euro (+6% vs Q2-23) con un numero di round stimato superiore a 2.200 (-21% vs Q2-23). Dopo un calo nel quarto trimestre del 2022, l’ammontare investito in Italia è gradualmente cresciuto, evidenziando una crescita più accelerata rispetto al resto d’Europa.
“Nonostante il contesto economico globale, il terzo trimestre del 2023 ha visto la raccolta più elevata dell’anno per il Venture Capital italiano. Come previsto, il 2023 si sta rivelando un anno di consolidamento, superando già oggi il numero di exit registrate durante tutto il 2022. In particolare, cresce il numero di round Pre-seed e resta costante il numero di Seed e di Serie A, creando così una pipeline per Late Stage futuri” commenta Fabio Mondini de Focatiis, Founding Partner di Growth Capital.
Settori in crescita e startup protagoniste
La tipologia Pre-seed e Seed continuano a dominare il panorama degli investimenti, rappresentando il 65% del totale, mentre le Serie B+ sono quelle che contribuiscono in modo più rilevante in termini di ammontare investito, coprendo il 64% del totale. Nel corso dei primi nove mesi del 2023, la distribuzione dei round per tipologia è rimasta in linea con la media degli ultimi cinque anni, ma si è osservato un aumento significativo nei round Pre-seed. Inoltre, la distribuzione dell’investimento ha subito alcune variazioni, con un incremento dei Serie A e una diminuzione dei Late Stage.
Per quanto riguarda i settori, nel terzo trimestre del 2023, il Software è stato il più ambito dagli investitori, con un investimento di 118 milioni di euro, seguito da DeepTech (66 milioni) e Smart City (62 milioni). In termini di numero di round, Smart City ha condotto la classifica con 12 round, seguita da DeepTech con 11 e Life Sciences con 8.
Exit, aumenta l’appeal per investitori internazionali
Nel terzo trimestre del 2023, si sono registrate 11 exit, tutte attraverso fusioni e acquisizioni, e ancora una volta il settore Software è stato il protagonista con quattro transazioni. L’attrattività del mercato italiano per gli investitori internazionali è un elemento di grande rilevanza. Dal 2018, oltre un terzo degli investitori attivi in Italia proviene dall’estero. Negli ultimi sei anni, il 61% degli investitori è di origine italiana, mentre il 20% proviene dal resto d’Europa, il 12% dagli Stati Uniti e il 7% dal resto del mondo. Gli investitori europei, in particolare, stanno dimostrando un interesse crescente, con 191 partecipazioni a aumenti di capitale in startup italiane. La presenza di investitori internazionali è maggiormente evidente nei round di finanziamento più consistenti, confermando un legame tra dimensioni del round e coinvolgimento di investitori esteri.
“Il mercato italiano del VC ha bisogno di essere sostenuto nel suo consolidamento, e questo può essere possibile solo con un cambio di paradigma, incrementando il coinvolgimento e la partecipazione di quei soggetti come gli investitori istituzionali e corporate, che in questi anni hanno dato segnali positivi ma che possono accrescere la propria presenza nel settore e rappresentare la vera chiave di volta per la crescita dell’ecosistema”, spiega Francesco Cerruti, Direttore Generale di Italian Tech Alliance.
“Iniziative come quella odierna permettono un confronto costruttivo tra tutti gli attori, favoriscono lo sviluppo di sinergie positive e danno visibilità a storie ed esperienze di successo. C’è ancora molto da fare per allineare il mercato italiano a quello dei principali Paesi europei, ma siamo convinti che non sia troppo tardi per recuperare il divario, che ci auguriamo possa essere colmato anche grazie al lavoro dei nuovi vertici di CDP Venture Capital, il principale veicolo pubblico a sostegno dell’ecosistema dell’innovazione”.
In conclusione, l’Italia sta emergendo nell’ambito degli investimenti di venture capital in Europa, con un trend di crescita più marcato rispetto al resto del continente. L’ecosistema italiano si sta consolidando, ma c’è ancora spazio per un ulteriore sviluppo e per un allineamento ai principali paesi europei. Il coinvolgimento di investitori istituzionali e corporate può essere la chiave per sbloccare un potenziale ancora maggiore e sostenere la crescita dell’ecosistema. Con iniziative come l’Osservatorio Trimestrale, il panorama del venture capital italiano è destinato a raggiungere nuove vette, continuando a fornire un terreno fertile per l’innovazione e la crescita delle startup nel nostro paese.
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