Le compagnie annunciano lo stop per questioni di sicurezza. Possibile un legame con il sequestro di una nave inglese nello Stretto di Hormuz. I dettagli
British Airways e Lufthansa suonano il loro personale allarme sul fronte terrorismo sospendendo tutti i voli per il Cairo. L’annuncio arriva nella tarda serata di ieri, con poche specifiche riguardo i motivi ufficiali ma solo un generico riferimento a “questioni di sicurezza”.
Il pensiero non può non andare a un legame della circostanza con il recentissimo sequestro di una nave inglese da parte dei pasdaran iraniani nello Stretto di Hormuz.
L’atto, letto come risposta alle sanzioni USA ai danni di Tehran, resta confinato a notevole distanza dalla capitale egiziana, ma può essere la causa del “riesame sulla sicurezza dei nostri aeroporti”, così come dichiarato da un portavoce di British Airways:
“Noi riesaminiamo costantemente gli accorgimenti sulla sicurezza dei nostri aeroporti in giro per il mondo e abbiamo sospeso i collegamenti con il Cairo per sette giorni a scopo precauzionale, in modo da consentirci ulteriori valutazioni. La tutela e la sicurezza dei nostri passeggeri ed equipaggi è sempre per noi una priorità, e non non faremmo mai volare un aereo a meno che sia sicuro”.
British Airways e Lufthansa suonano allarme: stop voli per Cairo
La sospensione è stata dettagliata con indicazioni temporali precise solo da parte di British Airways, che ha parlato di un fermo di 7 giorni “a scopi precauzionali”.
Mentre da parte di Lufthansa resta solo la cancellazione dei voli programmati per sabato sera, senza nessuna specifica sui piani futuri ma con rassicurazioni per quel che riguarda i voli a partire dalla prossima domenica.
Proprio nel pomeriggio di ieri il ministero degli Esteri britannico, Jeremy Hunt, ha invitato i turisti UK indirizzati verso l’Egitto a porre la massima attenzione circa “un accresciuto rischio di terrorismo contro l’aviazione”.
Proprio in quel frangente Hunt aveva già anticipato la possibilità di “misure di sicurezza addizionali” per le tratte aeree Cairo-Regno Unito, anche se sul fronte egiziano i vertici dell’aeroporto del Cairo hanno fatto sapere di non essere al corrente delle decisioni UK.
Alle origini della complessa situazione aerea c’è la tensione nello Stretto di Hormuz, dove pasdaran iraniani hanno sequestrato una petroliera britannica, ufficialmente indiicando violazioni del codice marittimo.
La petroliera avrebbe spento il GPS, percorso lo Stretto nel tratto sbagliato, e ignorato i ripetuti avvertimenti da parte iraniana.
Ma secondo la maggioranza degli osservatori internazionali si tratta di una strategia da parte del governo di Tehran per rivalersi gradualmente sulle sanzioni USA, innalzare il prezzo del petrolio e mettere i Paesi europei di fronte all’obbligo di scelte più nette in ottica geopolitica.
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