Continuano i terremoti nella zona dei Campi Flegrei: il governo non cambierà l’allerta gialla, ipotesi soldi per la messa in sicurezza delle case e per chi deciderà di trasferirsi.
Campi Flegrei, cosa intende fare il governo? Non si ferma lo sciame sismico che da giorni sta interessando tutta l’area, con oltre 150 scosse che sono state registrate tra cui una di magnitudo 4.4, la più forte degli ultimi 40 anni.
Le scosse di terremoto hanno gettato nel panico la popolazione locale, con quasi 85mila persone che vivono nella zona dei Campi Flegrei anche se il numero è ben maggiore se consideriamo le aree limitrofe: stando ai numeri forniti dalla Regione Campania, a essere esposti al rischio sono circa 500mila abitanti della zona rossa e 840mila della zona gialla.
“La comunità scientifica dice che le scosse possono durare un mese, un anno, possono evolversi o estinguersi già domani: noi dobbiamo essere pronti a ogni evenienza - ha dichiarato Nello Musumeci, ministro per la Protezione Civile -. Stiamo lavorando con la Prefettura e con i Comuni e la Regione per definire un piano di evacuazione che rimane nel cassetto ma se necessario deve essere subito realizzato e attuato”.
“I terremoti continueranno e potranno raggiungere magnitudo 5” ha allertato Mario Tozzi sulle colonne del Messaggero, ma il rischio maggiore per quanto riguarda i Campi Flegrei è che questo supervulcano “più pericoloso del Vesuvio” possa provocare delle “ eruzioni devastanti ”.
Nonostante la criticità della situazione, il ministro Musumeci ha confermato l’allerta gialla “non so se ci sono stati pareri divergenti, non lo escludo”, con il governo che starebbe pensando a un piano ad hoc per i Campi Flegrei.
Campi Flegrei: il piano del governo
Il sistema di allerta definito dal Dipartimento della Protezione Civile per i Campi Flegrei prevede quattro livelli: verde, giallo (“attenzione”), arancione (“pre-allarme”), rosso (“allarme”). Come specificato dal ministro Nello Musumeci, nonostante il susseguirsi di terremoti negli ultimi mesi al momento è stata confermata l’allerta gialla.
Da tempo è stato predisposto un piano di evacuazione, che però potrebbe essere vanificato secondo Musumeci se con la scossa di terremoto “corri subito giù a prendere la macchina e in un quarto d’ora tre, quattro o cinquemila veicoli sono in strada, il piano di evacuazione va a farsi benedire, perché l’unica cosa da non fare è ricorrere a veicolo: le strade vanno lasciate libere per i mezzi di soccorso”.
L’alto numero di persone che vivono nella zona dei Campi Flegrei è forse il problema maggiore “sono stati realizzati migliaia di edifici nell’area, ci vivono ottantamila persone; è l’eccessiva antropizzazione del territorio che nel passato si sarebbe dovuta evitare e oggi crea problemi anche dal punto di vista della speditezza del piano di evacuazione”.
Il governo così sembrerebbe essere intenzionato a intervenire su due livelli. Il primo è lo stanziamento di fondi per la messa in sicurezza degli edifici pubblici, ma per un adeguamento antisismico di tutte le case - oltre 15.000 solo nella zona più a rischio - servirebbero circa 500 milioni.
Da escludere per il ministro che si possa ricorrere al Sisma Bonus “troveremo soluzioni alternative, più celeri”, mentre appare più probabile una stanziamento di fondi da elargire a chi dovesse decidere di abbandonare i Campi Flegrei.
“Stiamo cercando di capire se non sia anche utile la strada di sostenere il cittadino che volesse delocalizzare, che dice non vogliamo più stare qui - ha spiegato Musumeci -. Il governo deve sostenere questa scelta, accompagnarla o girarsi dall’altra parte? È un’ipotesi che non mi sembra da sottovalutare, ci stiamo ragionando: stasera abbiamo posto il tema al centro dell’agenda”.
Oltre al piano di evacuazione da tempo messo a punto dalla Protezione Civile, in sostanza per i Campi Flegrei il governo intende stanziare fondi per la messa in sicurezza degli edifici, in primis quelli pubblici, incentivando anche quei cittadini che intendono andare a vivere in un altro luogo, il tutto sperando che si fermi questo sciame sismico facendo rientrare l’allerta riguardante i terremoti e le possibili conseguenti eruzioni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA