Cashback, la deputata Laura Cavandoli della Lega ha proposto di introdurre una soglia minima dei pagamenti, al di sotto della quale le transazioni non vengono considerate: basterà per fermare i comportamenti scorretti?
Cashback, tra le proposte per fermare i furbetti del rimborso compare quella di introdurre una soglia minima dei pagamenti.
L’idea è di Laura Cavandoli, deputata della Lega, che ha depositato un’interrogazione parlamentare a tal proposito.
La proposta dell’On. Cavandoli è di introdurre una soglia minima sotto la quale le transazioni non vengono considerate.
Le prime denunce di comportamenti scorretti -tuttavia non proibiti dal decreto attuativo MEF del cashback- sono arrivate dai benzinai già dalla fine di gennaio: molti automobilisti hanno pagato con dei micropagamenti per collezionare operazioni e scalare così la classifica per ottenere il super cashback.
Cashback, soglia minima dei pagamenti contro i furbetti: la proposta della Lega
Il Governo Conte bis puntava moltissimo sul piano Italia cashless, formato dalla triade lotteria degli scontrini, bonus bancomat e super cashback, da un lato per promuovere la digitalizzazione del Paese e dall’altro per combattere la piaga dell’evasione fiscale.
Il problema è che il decreto attuativo MEF del cashback ha lasciato maglie troppo larghe e purtroppo si sa: fatta la legge, trovato l’inganno.
In questo caso “l’inganno” consiste nello spezzettare i pagamenti elettronici effettuati, così da salire in classifica per il super cashback e avere più chances possibili di vincere i 1.500 euro di premio semestrali.
Sia il MEF che PagoPA, la società che gestisce l’app IO della Pubblica Amministrazione, sono ben consapevoli di quello che sta succedendo e si cercano dei metodi per correre ai ripari.
È in questo contesto che si inserisce la proposta di Laura Cavandoli, deputata della Lega: introdurre una soglia minima sotto la quale le transazioni non vengono considerate.
Repubblica riporta la notizia, ma per non ci sono maggiori informazioni sul valore minimo proposto che renderebbe valide le transazioni.
Cashback, per la maggioranza è una misura da salvare
Per Gian Mario Fragomeli, capogruppo del Partito democratico in commissione Finanze alla Camera, il cashback è una misura positiva, ma un segnale va comunque dato. Riporta Repubblica del 24 febbraio:
“Alcune pratiche abusive possono già esser escluse dal programma per via amministrativa. Credo che sia ragionevole annullare i pagamenti artificiosi alla luce della ratio del provvedimento.”
Per l’On. Fragomeli quindi andrebbero esclusi i pagatori seriali dal super cashback, rendendosi anche contro della necessità di “dettagliare gli aspetti normativi” non adeguati alla situazione.
Da migliorare non c’è solo l’impianto normativo, ma anche la stessa applicazione IO, i cui bug permettono ai contribuenti di ottenere il rimborso del 10% da un lato e scalare la classifica del super cashback dall’altro anche con operazioni che non contemplano acquisti.
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