In Europa boom posizioni short accumulate contro MPS e contro un’altra banca oggetto di scommesse M&A. Attenti anche al titolo più shortato in assoluto.
Il dossier MPS-Banca Monte dei Paschi di Siena rimane eterno osservato speciale a Piazza Affari, sia per il piano del governo Meloni di orchestrare una operazione di M&A con un’altra banca italiana - per dar vita a un terzo polo bancario nel Paese - possibilmente con Banco BPM, finita tuttavia nel mirino di UniCredit -, che per le ultime manovre che hanno visto protagoniste la cassaforte della famiglia Del Vecchio Delfin e l’imprenditore romano Francesco Gaetano Caltagirone.
Va messo in evidenza che l’OPS lanciata da UniCredit sul Banco non solo ha portato fortuna al titolo della banca guidata dal CEO Giuseppe Castagna, ma alle stesse quotazioni del Monte dei Paschi di Siena.
I titoli BPMS hanno infatti beneficiato sia dello scudo che il governo italiano sarebbe pronto ad attivare sotto forma di golden power per far saltare in aria il “matrimonio che non s’ha da fare” (tra UCG e BAMI), sia della strategia che BPM in primis starebbe valutando per sfuggire alle grinfie del banchiere Andrea Orcel che secondo alcuni rumor, ovviamente sponsorizzate da Meloni & Co., includerebbero anche l’ipotesi di nozze con MPS (con tanto di tesoretto monte dividendi, così come calcolato).
D’altronde, fin da subito Piazza Meda ha rifiutato l’OPS di UniCredit, bollandola come ostile.
MPS: azioni gonfiate da scommesse scudo governo Meloni VS dossier UniCredit-Banco BPM
A Piazza Affari la presunta voglia di risiko - che finora non si è tuttavia ancora materializzata nei fatti - ha continuato così a gonfiare il valore delle azioni del Monte ancora di Stato, anche dopo il terzo atto del MEF.
C’è tuttavia un particolare emerso da un rapporto di S&P Global Market Intelligence e riportato dall’agenzia di stampa Reuters, che fa notare come, a fronte dei corposi rally messi a segno dal titolo, a salire siano state anche le scommesse short contro le azioni della banca senese. Scommesse short che hanno colpito anche un’altra pedina del risiko, finita anch’essa, così come Banco BPM, nel mirino di Orcel, ovvero la seconda banca tedesca Commerzbank, nel cui capitale alla fine di dicembre UniCredit è ulteriormente salita.
MPS e Commerzbank, sulla base di quanto riportato dalla divisione di ricerca dell’agenzia di rating S&P Global, sono quelle contro cui si sono accanite in misura maggiore le posizioni short accumulate contro le banche europee.
Attacchi short contro MPS e Commerzbank, banche protagoniste della voglia di risiko banche
In particolare, ha riportato S&P Global Market Intelligence, al 31 dicembre le azioni prese in prestito dagli short sellers ammontavano al 5,2% del capitale del Monte dei Paschi di Siena, portando la percentuale del capitale preso in prestito per lanciare gli attacchi short contro i titoli di Siena a volare di oltre 500 punti base, rispetto alla fine del terzo trimestre 2024.
Nel caso di Commerzbank, altra pedina del risiko bancario, le azioni prese in prestito dagli short sellers sono balzate al 5,78% del capitale del gruppo tedesco, percentuale schizzata di oltre 460 punti base rispetto alla fine del terzo trimestre.
Anche le azioni Commerzbank, entrate nel mirino di UniCredit, sono volate in Borsa, assistendo a un balzo di più del 25% rispetto ai minimi testati ad agosto, sulla scia della grande mossa lanciata da Orcel a settembre, che ha scatenato l’ira del governo, in questo caso tedesco (ora collassato). Governo tedesco che, oltre a quanto pare ad accampare la scusa dei BTP nel giustificare il suo no alle mire di Orcel, sarebbe stato pronto a ricattare anche l’Italia sul MES.
Un vero caso, questo delle posizioni ribassiste, visto che gli attacchi short sono scattati proprio contro due banche target di operazioni di M&A (mergers and acquisitions, fusioni e acquisizioni).
Detto questo, tra le azioni di banche europee più shortate nel mese di dicembre, ha indicato il rapporto di S&P Market Global Intelligence, quelle che hanno occupato il primo posto in classifica sono rimaste quelle della svedese Svenska Handelsbanken AB, nel caso specifico le sue azioni di classe B.
Il trend delle azioni MPS e Commerzbank su base mensile, YTD e su base annua
Ma come stanno performando le azioni delle due banche target di operazioni di M&A MPS e Commerzbank?
Le azioni MPS viaggiano a un valore in rialzo del 6% sia su base settimanale che mensile, mentre YTD, ovvero dall’inizio del 2025, sono salite sul Ftse Mib di Piazza Affari di oltre il 3,5%. Su base annua il trend è di un balzo di oltre il 122%.
Anche le azioni Commerzbank continuano a riportare un trend al rialzo. Nell’ultima settimana di contrattazioni sono balzate di oltre il 6% alla borsa di Francoforte, scattando di oltre il 10% nell’ultimo mese di trading. YTD il trend è di una crescita di quasi il 6%, mentre su base annua le azioni sono salite di quasi il 47%.
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