Quali sono le categorie catastali e a cosa servono? Ecco quali sono le caratteristiche di ogni gruppo.
Le categorie catastali - contrassegnate da una lettera seguita da un numero - sono il sistema con cui gli immobili vengono classificati in base alla tipologia e alla destinazione d’uso. In Italia sono utilizzate dal 1939 e sono suddivise in cinque gruppi (A, B, C, D, E, F), di cui il primo è il più numeroso con ben undici categorie catastali.
Obiettivo delle categorie catastali è permettere la catalogazione completa degli immobili situati sul territorio italiano, così da permettere una corretta applicazione delle imposte previste dalla normativa vigente.
Per questo motivo sapere di che categoria catastale fa parte un’immobile è fondamentale in quanto da ciò dipendono le rendite immobiliari e di conseguenza la tassazione dovuta a seconda dei singoli casi. La classe catastale, ad esempio, serve a determinare il valore Imu dovuto per quell’immobile, come pure quanto versare di imposte in caso di successioni e donazioni.
Nella nostra guida chiariremo quali sono le categorie catastali degli immobili, aggiungendo per ciascuna una breve descrizione. Trattandosi di un argomento piuttosto complesso, abbiamo provato a semplificarlo così da renderlo accessibile a tutti, ad esempio ragionando secondo la logica dei gruppi e non dei singoli.
Categorie catastali: qualificazione e classificazione dell’immobile
L’assegnazione di un immobile a una o a un’altra categoria catastale avviene sulla base di due fattori:
- qualificazione: ossia la destinazione d’uso dell’immobile. In totale è possibile riassumere gli immobili in sei categorie in base alla classificazione; a ognuna di queste è assegnata una lettera dell’alfabeto;
- classificazione: all’interno di ogni categoria catastale è possibile fare ulteriori suddivisioni in base alla classificazione, ossia tenendo conto delle caratteristiche dell’immobile e più correttamente della capacità di reddito dello stesso.
Quindi, una prima catalogazione si effettua in base alla destinazione d’uso prevista; dopodiché all’interno di ogni gruppo catastale viene effettuata un’ulteriore distinzione in base alle caratteristiche specifiche dell’immobile. Ad esempio, nel gruppo A, quello delle abitazioni, si effettua una differenziazione in base ai materiali utilizzati, alle tecniche costruttive adoperate e all’eventuale presenza di beni di lusso, come potrebbe essere una piscina.
A cosa servono le categorie catastali
Come anticipato, le categorie catastali sono il parametro base per determinare, come stabilito dall’articolo 8 del Regio decreto n. 652 del 1939, la rendita di un’immobile, un dato che costituisce la base per la determinazione del reddito imponibile soggetto alle imposte e alle sovrimposte.
Ad esempio, le più comuni sono le seguenti:
- Imu
- Imposta di registro per l’acquisto dell’immobile (ma solo quando viene richiesta l’applicazione del “meccanismo del prezzo/valore” sulla cessione di soli immobili abitativi a una persona fisica)
- Imposte ipotecarie e catastali per la successione;
- Imposte ipotecarie e catastali per la donazione;
- Reddito fondiario ai fini Irpef.
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Le categorie catastali: elenco completo
Fatte le dovute premesse possiamo vedere l’elenco completo delle categorie catastali esistenti in Italia.
Oggi esistono due diversi gruppi di categorie catastali in Italia, ossia quelle riferite agli immobili a destinazione ordinaria e quelle che invece riguardano gli immobili a destinazione speciale o particolare. Partiamo con gli immobili a destinazione ordinaria, di cui abbiamo tre gruppi.
Gruppo A: Abitazioni
- A/1 Abitazioni di tipo signorile: ossia quelle unità immobiliari appartenenti a fabbricati ubicati in zone di pregio con caratteristiche costruttive, tecnologiche e di rifiniture di livello superiore a quello dei fabbricati di tipo residenziale;
- A/2 Abitazioni di tipo civile: le unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche costruttive, tecnologiche e di rifiniture di livello rispondente alle locali richieste di mercato per fabbricati di tipo residenziale;
- A/3 Abitazioni di tipo economico: le unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche di economia sia per i materiali impiegati che per la rifinitura, e con impianti tecnologici limitati ai soli indispensabili;
- A/4 Abitazioni di tipo popolare: le unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche costruttive e di rifiniture di modesto livello. Dotazione limitata di impianti quantunque indispensabili;
- A/5 Abitazioni di tipo ultrapopolare: le unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche costruttive e di rifiniture di bassissimo livello. Di norma non dotate di servizi igienico-sanitari esclusivi;
- A/6 Abitazioni di tipo rurale;
- A/7 Abitazioni in villini: dove per villino deve intendersi un fabbricato, anche se suddiviso in unità immobiliari, avente caratteristiche costruttive, tecnologiche e di rifiniture proprie di un fabbricato di tipo civile o economico ed essere dotato, per tutte o parte delle unità immobiliari, di aree esterne ad uso esclusivo;
- A/8 Abitazioni in ville: dove per ville devono intendersi quegli immobili caratterizzati essenzialmente dalla presenza di parco e/o giardino, edificate in zone urbanistiche destinate a tali costruzioni o in zone di pregio con caratteristiche costruttive e di rifiniture, di livello superiore all’ordinario.
- A/9 Castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici: si tiene conto delle dimensioni, della ripartizione degli spazi interni e dei volumi edificati i quali non sono comparabili con le unità tipo delle altre categorie;
- A/10 Uffici e studi privati: le unità immobiliari che per tipologia, dotazione di impianti e finiture sono destinate all’attività professionale;
- A/11 Abitazioni e alloggi tipici dei luoghi
Gruppo B: Immobili destinati ai servizi
- B/1 Collegi e convitti, educandati; ricoveri; orfanotrofi; ospizi; conventi; seminari; caserme;
- B/2 Case di cura e ospedali (senza fine di lucro);
- B/3 Prigioni e riformatori;
- B/4 Uffici pubblici;
- B/5 Scuole e laboratori scientifici;
- B/6 Biblioteche, pinacoteche, musei, gallerie, accademie che non hanno sede in edifici della categoria A/9;
- B/7 Cappelle e oratori non destinati all’esercizio pubblico del culto;
- B/8 Magazzini sotterranei per depositi di derrate .
Gruppo C: Immobili a uso commerciale
- C/1 Negozi e botteghe;
- C/2 Magazzini e locali di deposito;
- C/3 Laboratori per arti e mestieri;
- C/4 Fabbricati e locali per esercizi sportivi (senza fine di lucro);
- C/5 Stabilimenti balneari e di acque curative (senza fine di lucro);
- C/6 Stalle, scuderie, rimesse, autorimesse (senza fine di lucro);
- C/7 Tettoie chiuse o aperte;
Abbiamo poi altri tre gruppi, ossia quelli degli immobili a destinazione speciale e particolare.
Gruppo D: Immobili destinati ai servizi
- D/1 Opifici;
- D/2 Alberghi e pensioni (con fine di lucro);
- D/3 Teatri, cinematografi, sale per concerti e spettacoli e simili (con fine di lucro);
- D/4 Case di cura e ospedali (con fine di lucro);
- D/5 Istituto di credito, cambio e assicurazione (con fine di lucro);
- D/6 Fabbricati e locali per esercizi sportivi (con fine di lucro);
- D/7 Fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un’attività industriale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni;
- D/8 Fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un’attività commerciale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali; trasformazioni;
- D/9 Edifici galleggianti o sospesi assicurati a punti fissi del suolo, ponti privati soggetti a pedaggio;
- D/10 Fabbricati per funzioni produttive connesse alle attività agricole.
Gruppo E: Immobili a destinazione particolare
- E/1 Stazioni per servizi di trasporto, terrestri, marittimi e aerei;
- E/2 Ponti comunali e provinciali soggetti a pedaggio;
- E/3 Costruzioni e fabbricati per speciali esigenze pubbliche;
- E/4 Recinti chiusi per speciali esigenze pubbliche;
- E/5 Fabbricati costituenti fortificazioni e loro dipendenze;
- E/6 Fari, semafori, torri per rendere d’uso pubblico l’orologio comunale;
- E/7 Fabbricati destinati all’esercizio pubblico dei culti;
- E/8 Fabbricati e costruzioni nei cimiteri, esclusi i colombari, i sepolcri e le tombe di famiglia;
- E/9 Edifici a destinazione particolare non compresi nelle categorie precedenti del gruppo E.
Gruppo F: Entità urbane
- F/1 Area urbana;
- F/2 Unità collabenti;
- F/3 Unità in corso di costruzione;
- F/4 Unità in corso di definizione;
- F/5 Lastrico solare;
- F/6 Fabbricato in attesa di dichiarazione (circolare 1/2009).
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