Chi ha vinto le elezioni in Francia (e chi governerà il Paese)

Maria Paola Pizzonia

7 Luglio 2024 - 23:02

Alla domanda «chi ha vinto le elezioni in Francia?» non è così facile rispondere in poche parole. Vediamo come orientarci.

Chi ha vinto le elezioni in Francia (e chi governerà il Paese)

Le recenti elezioni legislative francesi hanno visto uno scenario politico complesso e sfaccettato, con vari attori che si contendono il controllo dell’Assemblea Nazionale. Le prime proiezioni offrono un quadro intrigante delle dinamiche di potere emergenti. In un contesto di alleanze strategiche e ritiri tattici, i risultati elettorali hanno prodotto sorprese. Scopriamo insieme chi ha guadagnato terreno e chi, invece, ha dovuto affrontare un risultato peggiore del previsto.

La sconfitta dell’estrema destra non è una (completa) vittoria della sinistra

L’alleanza di sinistra del Nouveau Front Populaire (NFP) ha ottenuto il maggior numero di voti nelle recenti elezioni legislative francesi, secondo i primi exit poll di Ipsos. Tuttavia, la sinistra di NFP non è riuscita a garantire la maggioranza dei seggi necessaria per avere il controllo assoluto dell’Assemblea Nazionale, ottenendo tra 171 e 187 seggi.

Le previsioni di Ipsos hanno rappresentato una battuta d’arresto significativa per l’estrema destra del Rassemblement National (RN) di Jordan Bardella e Marine Le Pen. Nonostante le speranze di ottenere la maggioranza assoluta, RN ha dovuto affrontare il voto tattico (ci si riferisce agli elettori che scelgono di votare per un candidato meno preferito ma con maggiori possibilità di vittoria contro un avversario temuto) e il ritiro strategico (implica che alcuni candidati si siano ritirati dopo il primo turno per evitare la dispersione dei voti e aumentare le possibilità di sconfiggere i candidati dell’RN) dei candidati della sinistra e della coalizione Ensemble, promossa dal presidente Emmanuel Macron. Questo ha ridotto il loro numero di seggi a 134-152.

Le reazioni dei candidati e il silenzio di Macron

I risultati hanno prodotto molti pareri in queste poche ore. Le Pen replica:

La nostra vittoria è solo rimandata. il Rassemblement resta il primo partito e la marea sta salendo, ho troppa esperienza per essere delusa dal risultato.

Altre dichiarazioni si accodano a questa, a dimostrare che il dibattito politico francese non si è ancora concluso ed è molto più complesso di quanto può apparire in prima battuta. Infatti il ministro degli esteri in carica Stephane Sejourné, fedelissimo di Macron, afferma:

Melenchon non può fare il primo ministro

Interessante notare che Macron ha scelto di non fare dichiarazioni pubbliche. Il presidente ha deciso di non rilasciare commenti sui risultati del ballottaggio, contrariamente a quanto suggerito durante il giorno. Questa scelta riflette una certa prudenza, segnalando che, nonostante l’entusiasmo suscitato dagli exit poll, la configurazione del nuovo governo deve ancora essere definita. Fonti dell’Eliseo indicano che il presidente aspetterà di conoscere la composizione finale dell’assemblea prima di prendere decisioni ufficiali.

Una speranza per la sinistra

Il risultato delle elezioni ha comunque lasciato molti sostenitori della sinistra con un senso di speranza per il futuro. Nonostante il NFP non abbia ottenuto la maggioranza assoluta, la loro posizione forte e la possibilità di formare alleanze suggeriscono un cambiamento significativo nella politica francese. La coalizione Ensemble di Macron ha visto un calo nei seggi, mentre il NFP ha dimostrato di essere una forza considerevole contro l’avanzata dell’estrema destra.

La formazione del fronte «repubblicano» anti-destra e l’alleanza del Nuovo Fronte Popolare hanno quindi, in prospettiva, ottenuto successi significativi. Questo risultato rappresenta un segnale positivo per la sinistra.

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