Cina e Russia, rapporto sempre più pericoloso: ecco cosa sta succedendo

Giorgia Bonamoneta

2 Aprile 2023 - 18:30

Il rapporto tra Cina e Russia è pericoloso nel quadro di tensione generale che si respira? Le due potenze sono pronte a parlare di un nuovo futuro libero dal dominio degli Stati Uniti.

Cina e Russia, rapporto sempre più pericoloso: ecco cosa sta succedendo

La guerra russa in Ucraina ha esasperato una determinata narrazione del mondo e delle influenze che lo dominano. Per la Cina (ma anche Russia, India e diverse nazioni africane) gli Stati Uniti sono il nemico, non solo economico e militare, ma soprattutto ideologico e culturale. Non è assurdo in questa chiave di lettura, che vede due culture opposte e stridenti, ascoltare le parole del portavoce del ministero della Difesa cinese annunciare una maggiore cooperazione tra Cina e Russia. Lo scopo: salvaguardare la giustizia internazionale e creare un nuovo futuro per l’umanità.

Nella sua narrazione la Cina si vede come una “potenza muscolosa e ringiovanita”, capace di vincere contro l’Occidente - incarnato dagli Stati Uniti - prepotente. Stati Uniti che, nell’immaginario cinese, non sono pronti a cedere o condividere il trono sul quale siedono ad altre potenze. Per questo il presidente cinese Xi Jinping usa parole come “mondo multipolare”.

In questo quadro di tensione, portato all’esasperazione dagli incontri diplomatici tra Cina e Russia, limiti commerciali imposti dagli Stati Uniti e la questione di Taiwan, i rapporti tra Pechino e Mosca sono letti come pericolosi per il mantenimento dell’equilibrio mondiale e più in generale della pace.

Cina e Russia contro il nemico comune: quadro pericoloso o vantaggioso

I rapporti tra Cina e Russia si fanno sempre più stretti e non sorprende a questo proposito il clima teso che circonda lo scambio di parole tra le parti. La Cina, che all’inizio della guerra in Ucraina aveva mantenuto un atteggiamento di estrema prudenza, ha iniziato a cogliere le opportunità che questa ha creato.

Dallo svantaggio dell’Ucraina occupata - Paese dal quale doveva passare la Via della Seta - la superpotenza ha studiato bene e si presenta oggi alla finestra che si affaccia sulla guerra (per usare un’espressione divenuta nota negli ultimi giorni grazie al commento di Dario Fabbri) come in attesa di godere tra i due litiganti.

I vantaggi per la Cina sono quindi molteplici perché, oltre a presentarsi come l’elemento neutro in cerca della pace (il ruolo da moderatore gli è stato spesso offerto nell’ultimo anno di guerra), si trova a dominare sul partner russo.

Un mondo diviso in due: Cina e Stati Uniti si spartiscono le sfere di influenza

La Russia è il partner debole della Cina, che invece si scontra a testa alta con gli Stati Uniti. In un’immagine di mondo multipolare i nuclei di influenza non possono che essere due e la Russia non è tra questi. La divisione del mondo, fuori dal recinto occidentale, è apparsa chiara durante i voti svolti nell’Assemblea generale delle Nazioni Uniti.

Una parte dei Paesi del mondo si è espressa a favore della Russia o ha scelto (di fatto scegliendo di non condannare) di non schierarsi. La guerra fredda moderna in chiave moderna era già servita sulla mappa colorata dei voti contro e a favore della condanna all’invasione. Perché il motto era, dopotutto, se non con la Russia, almeno contro gli Stati Uniti.

La visita di Xi Jinping è avvenuta esattamente venti anni dopo la guerra statunitense in Iraq, ovvero il conflitto che ha alzato il velo dell’omertà sulle azioni americane e i tentativi di nascondere la verità. Una visita storica, ma anche simbolica.

C’è un dilemma complesso da affrontare in questa situazione di rapporti militari tra Cina e Russia e tensione tra Cina e Stati Uniti ed è il dilemma della sicurezza. Qual è il prezzo per creare un futuro diverso da quello influenzato dagli Stati Uniti? La sicurezza e quindi la pace sono a rischio? Le superpotenze stanno letteralmente giocando con il fuoco e la diplomazia rischia di essere un elemento marginale e non efficace di risoluzione della tensione.

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