Cina: presunta fuga di radiazioni secondo un’azienda francese, la Framatome. L’azienda ha chiesto aiuto agli Stati Uniti. Da Pechino arriva la smentita, dato confermato anche da Hong Kong.
Un’azienda francese, la Framatome, l’8 giugno ha avvertito con una nota gli Stati Uniti su una “imminente minaccia di fuga radioattiva”. Da una settimana il National Securitu Council di Washington sta valutando lo stato di sicurezza della centrale sotto analisi.
La centrale nucleare di Taishan si trova nella provincia meridionale del Guangdong, in Cina. La centrale è un progetto sino-francese gestita da due gruppi cinesi e il fornitore dell’energia elettrica francese.
Pechino risponde tramite una nota che i due reattori nucleari della centrale di Taishan sono entrambi in funzione. Nella nota viene smentita la presunta pressione dei livelli di gas; viene invece citata una revisione straordinaria.
Secondo gli esperti, in accordo con i dati riportati dall’agenzia francese, quella descritta l’8 giugno sembrerebbe una perdita di gas dovuta a una crepa nella barra di combustibile (materiale fissile).
La fuga di radiazioni tra prove e smentite
L’8 giugno Framatome, un’azienda francese specializzata nella costruzione e manutenzione di reattori nucleari, ha inviato una nota agli Stati Uniti nel quale si legge di un’imminente minaccia di fuga radioattiva.
Nella nota Framatome spiega il motivo di tale preoccupazione: l’agenzia cinese General Nuclear Power Group stava “continuando ad aumentare i limiti sulla quantità di gas che poteva essere rilasciata in sicurezza dalla struttura, senza dover interrompere la produzione”. Dopo una settimana di indagini tenute lontane dai riflettori, la CNN ha pubblicato un resoconto di quello che sta accadendo.
Secondo l’amministrazione Biden la situazione non è a un livello di crisi e sulla stessa lunghezza d’onda, dopo la fuga di notizie, l’operatore francese oggi (lunedì 14 giugno) ha confermato che l’impianto è alle prese con un “problema di prestazioni”, ma che è in funzione entro i limiti di sicurezza.
La società, che ha progettato la centrale nucleare di Taishan, ha annunciato che sta “lavorando per valutare e proporre soluzioni per affrontare qualsiasi potenziale problema”. Anche secondo l’Osservatorio di Hong Kong, a circa 135 chilometri dalla centrale nucleare di Taishan, le radiazioni intorno alla città erano nella norma.
Quali sono i problemi della centrale, le soluzioni e i rischi?
La società cinese che si occupa di gestire gli impianti nucleari, la China General Nuclear Power Corp, ha fatto sapere, sempre tramite una nota sul suo sito, che i due reattori nucleari sono operativi e che solo l’Unità 2 ha subito recentemente una revisione, collegato con quanto riportato dall’azienda francese.
La China General Nuclear Power Corp non spiega però quali siano stati i motivi della revisione, ma secondo gli esperti i dati sono compatibili con un solo scenario.
Cheryl Rofer, scienziata nucleare in pensione, ha messo in guarda sul motivo della fuga di gas. A detta dell’esperta potrebbe infatti trattarsi di un problema più grave: “Se hanno una perdita di gas, ciò indica che parte del loro contenimento è rotto - ha detto alla CNN - forse alcuni degli elementi del carburante potrebbero essere rotti, il che sarebbe un problema più serio”.
Anche secondo lo scienziato nucleare presso il National Physical Laboratory della Gran Bretagna, Patrick H. Regan, la fuga di gas sarebbe causata da una crepa nella barra di combustibile. Il gas rilevato, dice, potrebbe essere l’isotopo radioattivo di xeno, un isotopo che tende a far surriscaldare i reattori più velocemente.
Arriviamo agli scenari possibili per la soluzione. La procedura prevede il momentaneo fermo del reattore per la sostituzione della barra combustibile danneggiata, lasciando poi che l’isotopo dello xeno vada incontro al suo naturale decadimento radioattivo. Ma la centrale è in funzione, quindi come è stato dissipato il gas in eccesso? Pratica comune è quella di rilasciare gas xeno nell’atmosfera a piccole dosi. Questo ci riporta alla nota dell’azienda Framatome e al suo lavoro di monitoraggio.
Per il momento non è possibile calcolare i rischi di tale problemi strutturali, né se questi esistano davvero. La stessa Framatone sembra far marcia indietro e il Presidente Biden è impegnato nel suo viaggio europeo.
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