Cinema e teatro: quanti posti a sedere nel DPCM di ottobre

Isabella Policarpio

14/10/2020

Quante persone possono contenere cinema e teatri dopo il DPCM del 13 ottobre, al chiuso e all’aperto.

Cinema e teatro: quanti posti a sedere nel DPCM di ottobre

L’ultimo DPCM di Giuseppe Conte lascia invariate le misure di prevenzione e i posti a sedere consenti nelle sale cinematografiche e nei teatri: 200 persone al chiuso e 1.000 all’aperto.

Resta in vigore il distanziamento sociale, per cui i posti a sedere sono preassegnati e ben distanziati tra loro, mentre i conviventi possono sedersi vicino come si faceva prima del coronavirus.

Il DPCM di ottobre, inoltre, ha introdotto l’obbligo di indossare la mascherina al chiuso e all’aperto (anche dove è rispettata la distanza di sicurezza) pertanto i presidi di protezione delle vie respiratoria dovrebbero essere indossati anche durante il film/spettacolo, e non solo al momento dell’ingresso e dell’uscita dalla sala.

Posti a sedere cinema e teatro e regole da rispettare

Cinema, teatri e sale concerto sono tornati in funzione da giugno scorso ma a capienza ridotta:

  • 200 persone per ciascuna sala, al chiuso;
  • 1.000 persone per spettacoli all’aperto.

L’ultimo DPCM in vigore fino al 14 novembre lascia invariate le regole precedenti:

“Le attività devono svolgersi nel rispetto dei contenuti di protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in ambiti analoghi, adottati dalle Regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali e comunque in coerenza con i criteri di cui all’ allegato 10.”

Gli eventi, di qualsiasi natura, che implicano assembramenti in spazi chiusi o all’aperto sono sospesi se non è in alcun modo possibile assicurare un’adeguata distanza interpersonale.

Mascherine e distanziamento sempre obbligatori

Nelle sale cinematografiche e nei teatri (anche all’aperto) i posti a sedere devono essere pre-assegnati con prenotazione assicurando la distanza di almeno 1 metro tra le poltrone, sia frontalmente che lateralmente, fatta eccezione per i nuclei familiari e i conventi che possono sedersi l’uno accanto all’altro.

Alcuni dubbi sull’utilizzo della mascherina: prima dell’ultimo decreto, questa non era obbligatoria durante il film ma soltanto per entrare e uscire dalla sala e andare in bagno; ora invece le regole si sono irrigidite e la mascherina è diventata obbligatoria praticamente ovunque, anche al lavoro e all’aperto.

Autonomia regionale su cinema e teatri

Quanto detto non toglie che le singole Regioni, se lo ritengono opportuno, possono inasprire le regole vigenti e quindi prevedere un numero di posti inferiore a quello stabilito per decreto (200 persone al chiuso e 1.000 all’aperto). Il DPCM recita che:

“Le Regioni e le province autonome, in relazione all’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori, possono stabilire, d’intesa con il Ministro della salute, un diverso numero massimo di spettatori in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi.”

Bonus lavoratori dello spettacolo

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