Codice raccomandata 618, cosa significa e cosa contiene

Veronica Caliandro

7 Gennaio 2025 - 18:24

Cosa significa la raccomandata con codice 618, cosa contiene e qual è il mittente? Andiamo nel dettaglio e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Codice raccomandata 618, cosa significa e cosa contiene

Nonostante la diffusione sempre più massiccia delle PEC, le raccomandate continuano ad essere uno degli strumenti più utilizzati e apprezzati per inviare una comunicazione con certezza di notifica. Per quanto la posta elettronica certificata sia molto utile e pratica, infatti, non si può non sottolineare il fatto che, affinché la notifica abbia valore legale, sia necessario che entrambi i corrispondenti ne possiedano una.

Una raccomandata con ricevuta di ritorno, invece, è accessibile a tutti e soprattutto è sempre efficacia dal punto di vista probatorio. Se il destinatario è assente, inoltre, il postino può rilasciare nella buca delle lettere uno scontrino con un codice a barre. Osservando le prime tre cifre di questo codice si può conoscere anticipatamente il contenuto e il mittente della raccomandata. A tal proposito oggi soffermeremo la nostra attenzione sulla raccomandata con codice 618 e il relativo significato. Entriamo nei dettagli per vedere come funziona, le scadenze da rispettare e come provvedere al ritiro.

Codice raccomandata 618, cosa significa?

Conoscere il significato del codice di una raccomandata può aiutare a capire a cosa si va incontro nel momento in cui ci si ritrova alle prese con un avviso di giacenza. L’avviso della raccomandata con codice 618, infatti, è una comunicazione da parte di Poste Italiane per avvisarci che un documento è stato depositato in ufficio, pronto per il ritiro.

Prima di lasciarsi prendere dal panico, quindi, si invita a controllare le prime due o tre cifre del codice a barre che si trova sull’avviso di giacenza lasciato dal postino. Generalmente una raccomandata con codice 618 riguarda una comunicazione proveniente da un privato, ma può anche provenire da soggetti come istituti di credito o una compagnia assicurativa. Vedremo comunque nei paragrafi seguenti quale può essere il contenuto e il mittente di una raccomandata con codice 618.

Chi è il mittente?

La raccomandata con codice 618 è in genere inviata da un privato, oppure da istituti bancari o creditizi, comprese le società finanziarie. Può anche essere inviata da un avvocato, dal datore di lavoro oppure da una compagnia assicurativa. Tra i mittenti di una raccomandata con codice 618 si annoverano anche le concessionarie.

Questo ad esempio per segnalare eventuali problematiche riguardanti il proprio mezzo. Stabilire a priori e con certezza chi abbia inviato una raccomandata con codice 618, quindi, non è possibile. Diverse, infatti, sono le tipologie di persone che possono inoltrare questo tipo di comunicazione.

Cosa contiene la raccomandata con codice 618

La raccomandata con codice 618 può far riferimento a diversi tipi di comunicazioni, tra cui le seguenti.

  • Comunicazioni inerenti il mancato pagamento del bollo auto oppure altre questioni riguardanti un veicolo, come ad esempio il richiamo da parte della concessionaria.
  • Comunicazioni provenienti dall’assicurazione, riguardanti ad esempio un sinistro stradale.
  • Comunicazione da parte della banca, ad esempio per il recapito di una nuova carta di credito.
  • Segnalazione di messa in mora per il mancato pagamento di una bolletta o di un’altra fattura.
  • Assegno di rimborso.
  • Recupero crediti.
  • Lettera di diffida da parte di un avvocato, per sollecitare un pagamento o una richiesta di risarcimento.
  • Raccomandata semplice inviata da parte di un privato.

È possibile pertanto dare per scontato che la raccomandata con codice 618 non contenga multe, atti giudiziari oppure cartelle esattoriali. Stabilire a priori chi sia il mittente, però, non è fattibile. È possibile solo fare delle ipotesi. Se, ad esempio, una persona ha acquistato una nuova auto che presenta anomalie e riceve una raccomandata con codice 618, è possibile ipotizzare che sia stata inviata dalla concessionaria per comunicare un richiamo volto ad effettuare una revisione straordinaria.

Il consiglio, pertanto, è di recarsi il prima possibile presso l’ufficio postale di competenza per provvedere al ritiro e conoscere in questo modo l’effettivo contenuto della raccomandata. In linea generale, in effetti, è opportuno recarsi il più presto possibile all’ufficio postale indicato nell’avviso di giacenza in modo tale da ritirare la lettera contenente la comunicazione. In questo modo, ove necessario, è possibile mettersi subito in regola ed evitare di incorrere in spiacevoli inconvenienti.

Come ritirare una raccomandata 618

Se nella buca delle lettere trovate un avviso di giacenza, quindi, vi consigliamo di recarvi il prima possibile presso l’ufficio postale per provvedere al relativo ritiro. Ovviamente non bisogna fiondarsi presso lo sportello dell’operatore il giorno stesso. La raccomandata con codice 618 non consegnata, infatti, rimane in giacenza presso l’ufficio postale per ben trenta giorni.

Dall’altro canto non si deve nemmeno tergiversare e perdere più tempo del dovuto. Una volta trascorsi trenta giorni, infatti, la raccomandata viene restituita al mittente, con tanto di timbro «al mittente per compiuta giacenza». Questo vuol dire che, secondo la legge, la notifica viene considerata perfezionata, anche se il destinatario non ha provveduto a ritirare la raccomandata. Ne consegue che sotto il profilo giuridico il destinatario è venuto a conoscenza della comunicazione, anche se nella realtà dei fatti non è così e il destinatario sia pertanto all’oscuro del contenuto.

Tentare di ignorare un avviso di giacenza e non ritirare la raccomandata con la speranza di non fare i conti con le relative conseguenze, quindi, non è mai la scelta giusta. Anzi, si rischia di peggiorare ulteriormente la situazione. Meglio invece leggere lo scontrino con l’avviso di giacenza e recarsi presso l’ufficio postale appositamente indicato. Sullo scontrino rilasciato dallo scontrino, infatti, sono indicate le informazioni utili per il ritiro, tra cui i dati dell’ufficio postale presso cui è depositata la raccomandata e il relativo codice identificativo.

Sempre sullo scontrino, inoltre, è indicata la data e l’ora della tentata consegna, oltre all’invito a recarsi in Posta per ritirare la raccomandata. Qui bisogna semplicemente presentare all’operatore l’avviso di giacenza e un proprio documento di riconoscimento in corso di validità. L’addetto ai lavori provvede a quel punto a consegnare la lettera, previa apposizione della firma.

Come fare la delega

Nel caso in cui non sia possibile recarsi personalmente presso l’ufficio postale è possibile delegare una terza persona, come ad esempio un amico o un parente. In tale circostanza bisogna compilare l’apposito spazio riservato alla delega presente sull’avviso di giacenza oppure redigere una delega scritta in carta semplice, avendo l’accortezza di indicare le generalità del delegato e del delegante.

In ogni caso il delegato deve presentare anche una fotocopia del documento d’identità del destinatario della raccomandata, oltre ad esibire un proprio documento di riconoscimento in caso di validità. In assenza di tali documenti l’operatore non può consegnare la raccomandata. Si invita pertanto a prestare la massima attenzione e a non dimenticare nulla.

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