Circola con insistenza un possibile piano degli Stati Uniti per far finire la guerra in Ucraina prima delle elezioni Usa 2024: per Zelensky però potrebbe trattarsi di una beffa.
Quando finirà la guerra in Ucraina? Una domanda questa che da oltre un anno tutti noi ci siamo posti almeno una volta ma che, allo stato delle cose, è ancora senza una risposta assomigliando sempre più a una autentica sciarada.
Con la situazione sul campo sempre in fase di stallo - i russi sono vicini alla presa di Bakhmut e gli ucraini avrebbero iniziato la loro controffensiva sul Dnipro, il tutto con ingenti perdite per entrambi gli eserciti - e la diplomazia da mesi ferma al palo, oltre al quando è difficile capire anche come potrebbe finire la guerra in Ucraina.
Del resto se la Russia dovesse avanzare ci sarebbe una terza guerra mondiale visto che la Nato non permetterebbe mai a Putin di prendere Kiev mentre, al contrario, se fosse l’Ucraina a sbaragliare l’esercito di Mosca a quel punto il Cremlino potrebbe dar vita a un conflitto nucleare pur di non perdere.
In questo scenario lose-lose per l’umanità intera, la cosa preoccupante è che non sembrerebbe esserci un barlume di luce alla fine del proverbiale tunnel; questa guerra però non può andare avanti all’infinito e Oltreoceano qualcosa sembrerebbe iniziare a muoversi, anche perché in caso contrario Joe Biden rischierebbe seriamente di perdere le elezioni presidenziali che negli Usa si terranno a novembre 2024.
Come finirà la guerra in Ucraina?
Quando si parla della guerra in Ucraina bisogna partire da un assioma: senza il supporto degli Stati Uniti - e quindi dell’Occidente - Kiev non resisterebbe più di un mese di fronte all’offensiva della Russia.
La maggior parte dei Paesi europei, eccezion fatta per Regno Unito, Polonia e Baltici, stanno mantenendo fede obtorto collo ai propri impegni atlantici, con il solo desiderio che è quello di arrivare il prima possibile a un cessate il fuoco, conditio sine qua non di una pace.
In questo autentico pantano ucraino, gli ultimi sondaggi in vista delle elezioni Usa 2024 danno Joe Biden in grande difficoltà sia opposto a Donald Trump sia a Ron DeSantis, il governatore della Florida probabile sfidante del tycoon alle primarie del Gop. Di conseguenza arrivare alle urne con la guerra ancora in corso potrebbe essere fatale al presidente.
Come venire fuori da questa situazione? Stando a un editoriale comparso sul Guardian, l’Ucraina nella sua controffensiva dovrebbe riuscire a riprendere il controllo solo di pochi territori; esaurita la spinta, gli Usa a quel punto potrebbero propendere per un cessate il fuoco sperando in una sponda da parte della Cina.
In sostanza si andrebbe a cristallizzare la situazione, con Vladimir Putin che resterebbe ben saldo al suo posto mantenendo il controllo dei territori conquistati, Crimea compresa. Una sorta di beffa per l’Ucraina, che si dovrebbe accontentare della promessa di una protezione internazionale.
“Se questo scenario, o qualcosa del genere, si verifica nel corso del prossimo anno, molti ucraini si sentiranno inevitabilmente traditi - si legge sul quotidiano britannico -. La promessa del presidente degli Stati Uniti Joe Biden di fare tutto il possibile per respingere la Russia rimarrà disattesa. Putin rimarrà al potere nonostante i numerosi crimini. Tuttavia, che ci piaccia o no, questo risultato sembra il più probabile”.
Un concetto questo che alcuni giorni prima è stato espresso su La Stampa anche da Lucio Caracciolo: “Molti negli apparati americani vorrebbero chiudere entro l’anno la guerra in stile coreano: una Corea del Nord – i territori ucraini in mano ai russi – concessa a Mosca e una Corea del Sud – il grosso del paese, sotto Kiev, garantita (si fa per dire) dalle maggiori potenze. Con gli europei a pagare il grosso della ricostruzione. Due utopie difficilmente fanno una realtà”.
Sarà questo l’epilogo della guerra in Ucraina? Allo stato delle cose questo sembrerebbe essere lo scenario più probabile, anche se un accordo del genere sarebbe molto difficile da digerire per Volodymyr Zelensky e per gli ucraini che, in maniera straordinariamente coriacea, da più di un anno stanno combattendo contro un esercito molto più forte come quello russo.
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