Come riconoscere una busta paga falsa?

Claudio Garau

18/07/2022

Alterare una busta paga per ottenere più facilmente un finanziamento o un affitto non è difficile, ma esistono dei rimedi e degli accorgimenti per scoprire quando il cedolino è stato falsificato.

Come riconoscere una busta paga falsa?

Se sei un lavoratore subordinato, devi sempre ricordare che il cedolino o busta paga è uno dei documenti per te più importanti nell’ambito del rapporto di lavoro con l’azienda che ti ha assunto. Dovresti sempre conservare con cura ogni copia nel corso del tempo e saperla leggere nelle varie voci che la compongono, ma soprattutto dovresti tener ben presenti quali sono gli elementi dai quali è possibile capire se si ha a che fare con una busta paga falsa.

Infatti non è affatto improbabile che la busta paga sia richiesta per concedere prestiti o mutui e può verificarsi il caso di chi, esibendola, l’abbia in precedenza manomessa per innalzare il suo livello di credibilità. Di seguito intendiamo considerare proprio questi aspetti di una busta paga: come è possibile riconoscere una busta paga falsa? E quali accorgimenti utilizzare per capire se il documento riporta dati corrispondenti alla realtà, oppure no? Vediamolo insieme nel corso di questo articolo.

Busta paga: l’utilità del documento e la sua rilevanza oltre il rapporto di lavoro

La busta paga è un documento cartaceo o in formato digitale nel quale il datore di lavoro rende noto al proprio dipendente l’ammontare della retribuzione versata in un certo mese di riferimento e le trattenute operate sul reddito del lavoratore. Queste ultime sono necessarie ad adempiere agli obblighi nei confronti del Fisco e degli enti previdenziali.

Nella busta paga compaiono anche dati su ferie e permessi e una serie di informazioni utili per comprendere le esatte caratteristiche del rapporto di lavoro. Si tratta infatti di voci che individuano i rapporti intercorrenti tra il datore di lavoro, il Fisco, l’Inps, l’Inail e il lavoratore stesso.

Ogni busta paga non ha soltanto una rilevanza interna tra azienda e datore di lavoro, ma assume importanza anche quando istituti di credito, finanziarie, proprietari di case in affitto chiedono la busta paga a chi è interessato ad un prestito o a una casa in affitto. Questo al fine di verificare che il soggetto richiedente abbia un lavoro e il relativo reddito.

Il problema sta nel distinguere una busta paga con dati effettivamente corrispondenti alla realtà da un documento alterato per i più disparati fini (ad es. per ottenere un contratto di mutuo che altrimenti non si avrebbe possibilità di firmare).

Cosa si rischia dal punto di vista legale in caso di alterazione del cedolino paga?

Su questo tema è importante ricordare che i casi di esibizione di una busta paga falsa integrano un reato. Perciò chi cerca di fare il furbo ingannando una banca per conseguire un prestito, o un padrone di casa per affittare un locale, corre il concreto pericolo di essere successivamente denunciato e di dover affrontare una causa in tribunale per truffa.

In sintesi, se hai subito un raggiro di questo tipo puoi, dal punto di vista civile, richiedere il pagamento di quanto spettante e il risarcimento, mentre dal punto di vista penale hai diritto di denunciare alle autorità (forze dell’ordine, Procura della Repubblica), in quanto la busta paga falsa è un reato.

Senza contare che, oltre alla tutela giudiziaria civile e penale, se è stata esibita una busta paga falsa è possibile domandare l’iscrizione del soggetto nelle liste dei cattivi pagatori. Ciò complicherà di molto la possibilità di ottenere prestiti futuri dalle banche.

Individuare una busta paga falsa con la richiesta dell’estratto conto del c/c

La busta paga oggi si trova usualmente in formato digitale, in particolare nelle grandi aziende. Ebbene, pur essendo un documento di estrema importanza per ragioni contabili, fiscali e per la tutela dei diritti del lavoratore, laddove consista in un semplice file pdf può essere manomesso e falsificato senza troppe difficoltà. Anzi in molti casi si tratta di documenti che a prima vista possono sembrare originali e veritieri, poiché sono realizzati ad arte attraverso un computer, ma così non è.

Pensiamo al tipico caso di chi, disoccupato, al fine di aumentare le chance di ottenere un prestito o finanziamento, altera i dati facendo credere di avere un lavoro regolare quando invece l’ha perso alcuni mesi prima. Altra ipotesi diffusa è quella di chi ritocca le cifre dello stipendio in busta paga, mentendo sulla propria situazione reddituale e lasciando credere che sia migliore di quella reale.

Per contrastare questi comportamenti, puoi sempre sfruttare alcuni accorgimenti. Vediamo il primo.

Anzitutto è possibile e utile la richiesta dell’estratto conto del conto corrente bancario del soggetto cui la busta paga si riferisce. Ciò allo scopo di controllare l’accredito dello stipendio mese per mese. Chiaramente in questo caso l’estratto è di grande utilità, essendo un documento ufficiale che sintetizza i movimenti del conto in un certo lasso di tempo, permette di monitorare la situazione finanziaria e capire se davvero si ha a che fare con una busta paga falsa.

L’estratto contributivo Inps per verificare la non alterazione della busta paga

In alternativa, è altresì possibile la richiesta dell’estratto contributivo Inps, insieme alla busta paga. Anche questa sorta di controllo incrociato può tornare molto utile per capire se i dati riportati in busta paga corrispondono alla realtà oppure no. Infatti, per questa via si può verificare se il soggetto è effettivamente un lavoratore subordinato dell’azienda o datore di lavoro di cui si trova traccia nel cedolino.

Inoltre, è possibile verificare agevolmente se detta persona ha i contributi in regola rispetto agli obblighi di legge, ovvero se c’è stata costanza negli accrediti. Ti ricordiamo che l’estratto conto contributivo consiste nel documento che elenca tutti i contributi effettuati all’Inps in favore di un lavoratore. Riepiloga i versamenti da lavoro, figurativi e da riscatto, suddivisi sulla scorta della gestione alla quale il lavoratore risulta iscritto.

Inoltre, chi è bravo a fare i calcoli o si può avvalere di un buon commercialista, potrebbe anche conteggiare contributi e imposte indicati nel cedolino paga, allo scopo di verificare che siano quelli effettivamente dovuti dal lavoratore.

Attenzione però: i privati cittadini non possono compiere gli stessi controlli di una banca, perciò non possono chiedere l’estratto contributivo all’Inps, o l’estratto conto bancario alla persona che ha esibito la busta paga per ottenere un appartamento in locazione. Anzi questi, a fronte di tale richiesta, sicuramente rinuncerebbe all’affitto. La sola opzione a disposizione del proprietario è quella di chiedere una fideiussione, con cui il fideiussore garantisce l’adempimento di un debito.

Busta paga falsa: perché controllare

Imbattersi in una busta paga falsa, quindi, non è di certo un evento improbabile. Vero è che vi sono molti casi pratici in cui un determinato soggetto vuole avere avere una prova tangibile della situazione lavorativa e reddituale di un altro.

Pensiamo appunto ai casi degli istituti di credito o delle finanziarie che, prima di concedere un prestito all’interessato, vogliono capire se davvero il richiedente possiede la solidità economica che serve a sostenere tutto il percorso del mutuo o del finanziamento (pagamento rata mensile).

Ebbene, abbiamo anche ricordato che alterare una busta paga - che è un comune file pdf - può essere molto facile e non serve di certo essere esperti in informatica per farlo. Ecco perché non è soltanto necessario richiedere l’esibizione delle ultime buste paga, ma anche è opportuno adottare gli accorgimenti sopra elencati. Ciò ti servirà per non rischiare di essere vittima di un inganno, da parte di chi si avvale di una busta paga falsa al fine di conseguire illecitamente il suo obiettivo.

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