Come può la Russia distruggere i tank? Semplice, con le armi tattiche nucleari

Alessandro Cipolla

25 Gennaio 2023 - 09:59

L’Ucraina avrà sia i tank americani sia quelli tedeschi: la Russia furiosa minaccia la loro distruzione, ma questo potrebbe significare l’inizio di una apocalittica guerra nucleare.

Come può la Russia distruggere i tank? Semplice, con le armi tattiche nucleari

Mai siamo stati così vicini a una guerra nucleare e, non a caso, secondo l’orologio dell’apocalisse che viene calcolato dagli scienziati della rivista Bulletin of the Atomic Scientists, mancherebbero appena 90 secondi.

Dopo aver resistito alle pressioni degli alleati della Nato durante il recente vertice di Ramstein, alla fine la Germania ha deciso di fornire all’Ucraina alcuni dei suoi tank Leopard 2 e di consentire anche ad altri Paesi di poter fare lo stesso.

Essendo i Leopard 2 di fabbricazione tedesca, uno Stato deve avere il disco verde da parte di Berlino prima di poterli “girare” a un Paese terzo; a sbloccare la situazione c’è stata la decisione degli Stati Uniti di inviare anche loro i carri armati Abrams M1: la Germania infatti finora si era giustificata del mancato invio con il fatto che anche Washington stesse titubando a riguardo.

Dettagli questi non di poco conto per chi teme una guerra nucleare - oppure un nuovo conflitto mondiale a voi la scelta - visto che la paura di fondo del cancelliere Olaf Scholz era proprio quella di una escalation in Ucraina capace di coinvolgere anche la Nato.

Quando l’esercito ucraino sarà dotato di questi moderni tank, oltre ai carri armati americani e tedeschi sono in arrivo anche quelli britannici mentre l’Italia si limiterà a fornire una batteria antimissilistica Samp-T, la Russia se in difficoltà potrebbe usare una delle migliaia armi tattiche nucleari già pronte all’uso per distruggere i mezzi nemici.

A quel punto lo spettro di una guerra nucleare nel cuore dell’Europa diventerebbe tragicamente reale.

Siamo vicini a una guerra nucleare?

Distruggeranno i carri armati M1 Abrams fabbricati negli Stati Uniti e altre attrezzature militari della Nato se verranno forniti all’Ucraina”. Questo è stato il commento rabbioso dell’ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov, che poi ha aggiunto come “Washington stia deliberatamente cercando di infliggerci una sconfitta strategica”.

Ma perché dopo la decisione di Usa e Germania di fornire all’Ucraina i tank tanto desiderati da Volodymyr Zelensky, adesso saremmo più vicini a una guerra nucleare? Il rischio sarebbe proprio quello temuto da Olaf Scholz: la fornitura di armamenti pesanti potrebbe segnare una sorta di punto di non ritorno per questa guerra.

Del resto anche il nostro ministro della Guido Crosetto di recente ha ammesso che Vladimir Putin, se la Russia dovesse ritrovarsi a essere vicina a una sconfitta in Ucraina, potrebbe scatenare una guerra nucleare.

Per capire il motivo di questo allarme per una possibile guerra nucleare, bisogna fare un piccolo approfondimento in merito all’arsenale atomico a disposizione della Russia.

Perché la Russia potrebbe usare le armi tattiche nucleari

Stando alla Federation of American Scientists, al momento la Russia avrebbe a sua disposizione complessivamente quasi 6.000 armi nucleari. Di queste, circa 1.500 sarebbero pronte all’uso mentre altrettante invece sarebbero inutilizzabili in quanto troppo datate.

Il grosso dell’arsenale atomico russo è composto dalle armi nucleari strategiche, ovvero quelle con un più alto impatto distruttivo che hanno solo una funzione deterrente a meno che non si voglia arrivare alla fine del genere umano.

La Russia però ha a disposizione anche un buon numero di armi nucleari tattiche, che invece sono state progettate per essere utilizzate in guerra visto che hanno un minor potere distruttivo rispetto alle strategiche.

Si tratta di ordigni di piccole dimensioni, che oltre tramite gli aerei possono essere utilizzati senza troppe difficoltà anche dalle truppe direttamente sul campo di battaglia; di recente l’esercito russo ha compiuto diverse esercitazioni riguardanti l’utilizzo di queste armi.

In totale la Russia avrebbe nei suoi arsenali circa 2.000 armi nucleari tattiche con una potenza che va dal minimo di 1 a un massimo di 10 chilotoni. Giusto per farsi una idea, la bomba H sganciata dagli americani su Hiroshima aveva una potenza di 13 chilotoni, mentre le armi nucleari strategiche possono essere anche dieci volte più distruttive.

Queste armi così potrebbero essere utilizzate per distruggere una colonna di tank (5 chilotoni) oppure per colpire la fanteria (1 chilotone) o specifici centri di comando. L’effetto più devastante però sarebbe quello psicologico, visto che il conflitto diventerebbe una guerra nucleare a tutti gli effetti.

Ecco perché l’invio dei tank occidentali potrebbe dare il via a una catastrofica escalation in Ucraina: per distruggere i carri armati nemici, il modo più semplice per la Russia se in difficoltà potrebbe essere il ricorso alle armi finora non utilizzate.

Per il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg sarebbe necessario fornire queste armi a Kiev per costringere la Russia a trattare, sempre a patto che Vladimir Putin non voglia oltrepassare la linea rossa del nucleare pur di non doversi piegare alle condizioni dell’Occidente.

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