Come sbattezzarsi? La guida per togliere il battesimo

Alessandro Cipolla

6 Dicembre 2024 - 15:53

Tutto quello che c’è da sapere per chi ha intenzione di sbattezzarsi: la procedura, a chi rivolgersi per togliere il battesimo, quanto costa e quali sono le conseguenze di questa decisione.

Come sbattezzarsi? La guida per togliere il battesimo

Come fare a sbattezzarsi? In Italia sono sempre più le persone che decidono di rinunciare al battesimo, il primo sacramento dell’iniziazione cristiana.

Il battesimo per la Chiesa simboleggia il lavaggio dei peccati, la rigenerazione spirituale e l’accoglienza come figli di Dio. È considerato il primo passo verso la salvezza e la vita cristiana, con il rito che solitamente viene effettuato entro il primo anno di vita del bambino o della bambina.

Essendo un sacramento che in Italia viene ricevuto quando una persona è ancora troppo piccola per decidere, in molti raggiunta l’età adulta decidono di sbattezzarsi.

Stando ai dati forniti dall’UAAR - Unione degli atei e degli agnostici razionalisti - negli ultimi anni sono stati oltre 50.000 gli italiani che hanno deciso di sbattezzarsi, anche se non è possibile fare una stima precisa.

Per chi sta prendendo in considerazione l’ipotesi di sbattezzarsi, vediamo nel dettaglio la procedura che si deve effettuare, a chi ci si deve rivolgere, quanto costa e quali sono le conseguenze per chi rinuncia al battesimo.

Si può annullare il battesimo?

Una domanda questa alla quale abbiamo già risposto nell’introduzione: sì, in Italia è possibile sbattezzarsi e in migliaia hanno preso questa decisione.

Sbattezzarsi consiste nel richiedere la cancellazione del proprio nominativo dal registro battesimale della parrocchia di appartenenza, interrompendo formalmente così facendo il riconoscimento come aderente alla confessione religiosa.

Come sbattezzarsi, requisiti e procedura

Lo sbattezzo è una pratica molto più semplice rispetto a quanto si possa immaginare che, in Italia, può essere adempiuta in totale autonomia.

Naturalmente il requisito base è che si deve aver ricevuto il battesimo per potersi sbattezzare.

Per chi è a conoscenza della parrocchia in cui ha ricevuto il battesimo, basta scrivere una lettera al parroco e chiedere che sia annotata la propria volontà di rinunciare al sacramento e distaccarsi dalla Chiesa cattolica, senza dover fornire alcuna motivazione.

La lettera di sbattezzo deve essere inviata tramite una raccomandata a/r allegando la copia di un documento d’identità in corso di validità.

A chi rivolgersi per togliere il battesimo

Chi invece non è a conoscenza della parrocchia ha due possibilità per sbattezzarsi:

  • fare una ricerca sul portale della Cei o rivolgersi al portale soslaicità@uaar.it (in modo da risalire all’indirizzo della parrocchia dove si è stati battezzati)
    -* inviare una richiesta alla parrocchia in cui si è ricevuto la prima comunione o la cresima e chiedere di annotare la richiesta sui documenti relativi ai sacramenti

Molte parrocchie inoltre sono informatizzate e lo sbattezzo può essere richiesto anche online inviando una email - non necessariamente certificata - o una comunicazione via fax. Per scoprire l’indirizzo o il numero a cui inviare la richiesta basta una semplice ricerca sul web, ma è necessario conoscere la parrocchia di riferimento.

Quanto tempo occorre

Le tempistiche sono piuttosto brevi: in genere per sbattezzarsi bastano 15 giorni, il tempo che impiega la parrocchia a prendere atto della richiesta e procedere alle annotazioni.

In caso di mancata risposta, l’interessato può fare ricorso al Garante della privacy e chiedere che vengano rispettate le proprie volontà.

Quanto costa

Per sbattezzarsi non ci sono costi da dover sostenere, se non quello dell’invio della raccomandata a/r nel caso in cui si scelga di comunicare la propria decisione tramite lettera.

Ogni costo aggiuntivo è da considerarsi nullo, con anche il possibile ricorso al Garante che può essere fatto in modalità totalmente gratuita.

Conseguenze

Per chi prima dello sbattezzo si fosse sposato in chiesa, avesse fatto da testimone di nozze o da padrino/madrina, non ci sono particolari conseguenze.

Questa decisione, però, produce effetti per il futuro dato che colui che ha chiesto lo sbattezzo non potrà più:

  • ricevere i sacramenti;
  • fare da padrino o madrina;
  • ricevere esequie ecclesiastiche (a meno che non si penta prima della morte);
  • sposarsi con rito religioso (per farlo occorre la licenza formale del vescovo).

In alcuni Paesi, ad esempio in Austria e Germania, chi si sbattezza ha alcuni vantaggi economici dato che sarà esonerato dal pagamento della tassa di appartenenza alla Chiesa cattolica, cosa non prevista in Italia.

Argomenti

# Chiesa

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