Come scoprire il diritto all’eredità con o senza testamento e come capire quanto si eredita secondo le regole di successione.
Quando una persona muore si apre inevitabilmente la successione ereditaria, che comprende sia crediti e debiti, e può riguardare un variabile numero di persone, per lo più parenti, i quali non sempre sanno come scoprire se hanno diritto all’eredità. Gli eredi, peraltro, anche se non vogliono accettare l’eredità sono tenuti a presentare la dichiarazione di successione all’Agenzia delle entrate entro 1 anno dalla morte del defunto.
Non si tratta di una procedura sempre facile, perché molto spesso gli eredi non conoscono con precisione tutti i beni in possesso del defunto, in particolar modo in mancanza di testamento. Il testamento, infatti, non è obbligatorio e peraltro se viene fatto in modo privato e segreto potrebbe non venire mai alla luce.
In particolare, il testamento olografo viene redatto in modo autonomo e conservato in base alla volontà del testatore, il quale potrebbe non rivelare la presenza del documento. In questo caso il testamento è pressoché impossibile da individuare e l’assegnazione dell’eredità procede secondo le norme legislative contenute nel codice Civile.
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A chi spetta l’eredità senza testamento
Il nostro ordinamento prevede un sistema di successione molto specifico, nel quale il coniuge e i figli (o in loro assenza i genitori ed eventuali fratelli) del defunto hanno un ruolo prioritario, sono i cosiddetti eredi legittimi. In assenza di testamento è dunque a loro che spetta l’eredità secondo le quote fissate dalla legge, che sono peraltro garantite in ogni caso.
Per capire a chi spetta l’eredità in assenza del testamento è quindi sufficiente verificare la presenza di parenti del defunto, regolati dalla legge con differenti priorità. Se sono presenti invita gli eredi legittimi, ad esempio, nessun altro ha diritto all’eredità e quest’ultima viene consegnata in base alla vicinanza del grado di parentela. L’eredità può quindi spettare a:
- Coniuge e/o figli.
- Coniuge e genitori.
- Genitori e fratelli.
- Discendenti del defunto o dei fratelli.
- Parenti fino al 6° grado.
Bisogna anche ricordare che quando un erede rinuncia all’eredità che gli spetta oppure è deceduto anch’esso, l’eredità segue il principio di rappresentazione. Questo significa che la quota rimanente non viene suddivisa fra gli altri eredi, ma spetta ai discendenti dell’erede morto o rinunciante.
La situazione è decisamente più semplice quando il defunto aveva provveduto in vita a consegnare il testamento a un notaio, che potrebbe aver testimoniato alla redazione del testamento oppure conservare la busta sigillata. In ogni caso è il notaio che una volta venuto a conoscenza del decesso provvede a informare gli eredi, così da comunicare loro le volontà del testatore.
Il testamento notarile, peraltro, è anche piuttosto semplice da rintracciare attraverso la ricerca negli appositi elenchi ufficiali:
- L’archivio notarile locale del luogo di residenza del defunto.
- Il Registro generale dei testamenti di Roma.
Cosa si può ereditare
Una volta compreso il meccanismo di suddivisione dell’eredità, l’aspetto fondamentale riguarda i beni del defunto e il suo patrimonio, così da capire nel concreto cosa spetta agli eredi e quando è preferibile accettare l’eredità o meno.
Il primo passo da compiere è la visura catastale nazionale, per individuare la proprietà di beni immobili e procedere poi alle visure ipotecarie. Queste ultime sono necessarie a individuare la presenza di decreti ingiuntivi, pignoramenti o ipoteche che gravano sull’immobile e lo seguono nell’eredità. Tramite le visure ipotecarie è anche possibile apprendere l’elenco delle formalità trascritte, come gli atti notarili e il contratto di mutuo, rilevanti per la dichiarazione di successione.
Oltre agli immobili, è piuttosto semplice anche il controllo sui veicoli. Per verificare quali veicoli fossero in possesso del defunto è infatti sufficiente sottoporre la ricerca al Pubblico registro automobilistico, attraverso la visura auto. Sarà poi necessario anche individuare le liquidità del defunto, effettuando il controllo della corrispondenza per cercare i rendiconti periodici e presentando la richiesta di informazioni agli istituti di credito.
Infine, un altro bene componente l’eredità sono le quote societarie, individuabili tramite la scheda socio-storica e la visura camerale. Per capire se sia conveniente accettare l’eredità è possibile poi richiedere anche il bilancio ottico, per controllare lo stato economico aziendale.
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