Ecco come scoprire se una persona ha debiti: i metodi legali per conoscere eventuali pignoramenti, ipoteche, protesti e fallimenti.
Perché si cercano informazioni sui debiti di un’altra persona? Il caso più comune riguarda senza dubbio l’eredità e il diritto dei chiamati di conoscere con esattezza come è composto il patrimonio del defunto per valutare se sia conveniente accettare, eventualmente con beneficio d’inventario, oppure rifiutare.
Non è però l’unica situazione in cui ci si trova interessati a scoprire gli eventuali debiti altrui. Per esempio, la ricerca può essere utile prima dell’apertura di un conto corrente cointestato, per l’acquisto di un bene in comproprietà ma anche per comprendere la sua affidabilità prima di concedere un prestito tra privati (o assicurarsi che abbia un’effettiva necessità dello stesso). Ci sono svariate eventualità e le possibilità di accedere alle informazioni dipendono dalla sussistenza di interessi giuridici meritevoli, in presenza dei quali è possibile agire legalmente per conoscere quanto desiderato.
Altrimenti, è possibile pretendere direttamente dal soggetto interessato la documentazione che attesti la sua posizione debitoria come condizione per una determinata azione o prestazione. In generale, però, esistono dei metodi che consentono di farsi un’idea sufficientemente chiara, nonostante i privati non possano accedere alle banche dati delle informazioni creditizie. Vediamo quali sono i metodi più funzionali.
Consultare il registro protesti
Il primo passo da compiere per scoprire se una persona ha debiti ed eventualmente di che entità è consultare il registro protesti. Si tratta per l’appunto di un registro che annota i soggetti che non hanno effettuato il pagamento di assegni, cambiali o vaglia cambiari per cui è stato emesso un atto per la riscossione, che prende infatti il nome di protesto.
Bisogna sapere che la consultazione del registro protesti è aperta a tutti i cittadini, proprio con lo scopo di offrire una tutela nei rapporti economici. Per consultarlo bisogna recarsi presso l’ufficio Protesti della Camera di Commercio oppure sul sito web dedicato e richiedere una visura sul nominativo desiderato, che può poi essere approfondita per conoscere più dettagli su ogni protesto. Il costo della visura dipende dai diritti di segreteria, pari a 2 euro, a cui si aggiungono 21 euro se si desidera il certificato (16 euro di marca da bollo e 5 euro per il certificato).
Visura ipotecaria e catastale
La visura catastale permette di conoscere i beni immobili di cui il soggetto è o è stato proprietario. Si può così scoprire la presenza di pignoramenti in corso o cause di contestazione della proprietà, ma anche l’assenza di beni può destare sospetto, soprattutto se il soggetto in questione ne dispone.
La visura ipotecaria permette invece di sapere se sui beni è iscritta un’ipoteca, segnale inequivocabile di un debito in corso, ma non si sa se il soggetto sta adempiendo regolarmente o meno. Si sa però che il bene potrebbe essere pignorabile in caso di inadempimento e che il debitore è tenuto a quell’obbligazione, non potendo disporre di una parte delle sue entrate economiche.
Per ottenere la visura ipotecaria e catastale bisogna rivolgersi alla Conservatoria dei registri immobiliari del territorio, cercando informazioni in base al soggetto. La visura ipotecaria per soggetto a livello nazionale ha un costo di 20 euro, mentre la visura catastale costa 1,35 euro per ogni 10 unità immobiliari. La procedura può essere svolta anche in via telematica dal sito web dell’Agenzia delle Entrate.
Scoprire i pignoramenti
Per conoscere la presenza di pignoramenti mobiliari, immobiliari o presso terzi (ad esempio presso il datore di lavoro o l’Inps) è possibile presentare un’apposita richiesta al tribunale di competenza tramite le cancellerie dell’esecuzione forzata, personalmente o tramite un avvocato. In questo caso è però necessario motivare la domanda con un interesse tutelato dalla legge, come un diritto di credito.
Consultare il registro fallimenti
Infine, è possibile consultare il registro fallimentare - sempre presso il tribunale - per scoprire eventuali sentenze dichiarative di fallimento. Ovviamente, questa ricerca è utile soltanto se il soggetto interessato è un imprenditore, una società o una ditta individuale che supera le “modeste dimensioni” ed è quindi fallibile. Il registro, inoltre, non è aggiornato in tempo reale ma soltanto al termine del procedimento.
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