Tutti i bandi in uscita dei concorsi per lavorare nella scuola: dagli insegnanti ai dirigenti scolastici, passando per il personale Ata. Ecco quali sono.
Sono molti i concorsi per lavorare nella scuola attesi per i prossimi mesi. I bandi in uscita, alcuni già annunciati dal ministero dell’Istruzione e del merito (Mim), non riguardano solo gli insegnanti, ma anche i dirigenti scolastici e il personale Ata.
Sono in fase di definizione le nuove regole per entrare nel mondo della scuola come insegnante in attuazione del Pnrr, tuttavia è prevista una fase transitoria fino al 31 dicembre 2024 e pertanto sono già attesi due bandi e uno di questi, destinato ai precari e ai laureati, dovrebbe arrivare verso la fine dell’estate come annunciato da tempo dal ministro Valditara.
Non solo, tra i concorsi scuola attesi vanno ricordati i bandi per insegnanti di educazione motoria nella primaria e per insegnanti di religione. Stando alle ultime indiscrezioni dovrebbe arrivare a breve anche un bando per diventare preside riservato agli insegnanti di ruolo con almeno 5 anni di servizio.
Vediamo allora nel dettaglio quali sono i concorsi per lavorare nella scuola riservati a insegnanti per posto comune e di sostegno, per dirigenti scolastici e personale Ata con le procedure ordinarie e straordinarie.
Concorsi per lavorare nella scuola
- Concorso straordinario ter per lavorare nella scuola: bando a settembre?
- Concorsi scuola Pnrr: cosa cambia dopo la fase transitoria
- Concorsi per lavorare nella scuola per insegnanti di educazione motoria
- Concorsi per insegnare religione
- Concorso per lavorare nella scuola come dirigente scolastico
- Lavorare nella scuola come personale Ata
Concorso straordinario ter per lavorare nella scuola: bando a settembre?
Dovrebbe arrivare a settembre il bando del concorso straordinario ter per lavorare nella scuola, una selezione che riguarda precari e laureati in possesso dei 24 Cfu (Crediti formativi universitari) in discipline antropo-psico-pedagogiche e in metodologie e tecnologie didattiche e che rientra nella fase transitoria prevista prima del completamento della riforma del reclutamento degli insegnanti nell’ambito del Pnrr.
I requisiti per partecipare al concorso straordinario ter erano stati già anticipati dal ministro Valditara, ma andiamo per gradi. I concorsi della fase transitoria che si dovrà concludere a dicembre 2024 sono due. Il primo concorso scuola della fase transitoria per la scuola secondaria è riservato a:
- docenti abilitati;
- insegnanti in possesso dei 24 Cfu (Crediti formativi universitari) in discipline antropo-psico-pedagogiche e in metodologie e tecnologie didattiche acquisiti entro il 31 ottobre 2022;
- precari con almeno 3 annualità di servizio;
- Itp in possesso del solo diploma.
Il secondo concorso scuola della fase transitoria dovrebbe essere riservato, oltre che agli insegnanti in possesso dei requisiti sopra indicati, anche ai docenti che avranno acquisito i 30 Cfu previsti dalla riforma dei percorsi abilitanti. Per i dettagli rimandiamo a un articolo di Money.it.
Concorsi scuola Pnrr: cosa cambia dopo la fase transitoria
Prima di vedere quali sono gli altri bandi attesi per lavorare nella scuola è bene ricordare che i concorsi scuola cambiano con il Pnrr ed entreranno in vigore nuove regole al termine della fase transitoria che abbiamo appena illustrato.
Il ministero dell’Istruzione e del merito ha presentato a luglio ai sindacati l’informativa sugli schemi di decreto relativi ai prossimi concorsi scuola per l’accesso all’insegnamento in tutti gli ordini e gradi di istruzione.
Si tratta di due decreti, uno per infanzia e primaria e uno per la secondaria di I e II grado per l’accesso nella scuola su posti comuni o di sostegno ed entrambi fanno riferimento ai precedenti, il n.36/2022 e il n.75/2023 (decreto Pa bis), quest’ultimo in fase di conversione.
Dopo la fase transitoria dal 2025 i concorsi scuola cambiano e saranno nazionali, ma su base regionale e si svolgeranno a cadenza annuale.
Cambieranno però i requisiti e pertanto potranno partecipare:
- i docenti in possesso dell’abilitazione all’insegnamento acquisita al termine del percorso di formazione universitario previsto dal nuovo sistema di reclutamento da 60 Cfu;
- i docenti in possesso di almeno 3 anni di servizio nei 5 precedenti.
Ai concorsi potranno partecipare anche i docenti in possesso della specializzazione per il sostegno conseguita al termine del Tfa.
Concorsi per lavorare nella scuola per insegnanti di educazione motoria
Tra i bandi dei concorsi per lavorare nella scuola attesi vi è quello riservato agli insegnanti di educazione motoria nella primaria. Recentemente, infatti, è stato pubblicato il Dpcm con il quale si autorizza il concorso per 1.740 posti di docente di educazione motoria per l’anno scolastico 2023/2024.
Oltre al possesso dei 24 Cfu gli insegnanti dovranno possedere i seguenti requisiti per partecipare alla selezione e nel dettaglio:
- laurea magistrale LM-67 in Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative;
- laurea magistrale LM-68 in Scienze e tecniche dello sport;
- laurea magistrale LM-47 in Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie;
- titoli di studio equiparati alle predette lauree magistrali (laurea 53/S-Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie, 75/S-Scienze e tecnica dello sport, 76/S-Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative).
Per maggiori dettagli e tempistiche occorrerà attendere il bando ufficiale.
leggi anche
Concorso insegnanti educazione motoria per 1.740 posti, bando in arrivo: chi può partecipare
Concorsi per insegnare religione
Presto dovrebbero arrivare anche i bandi dei concorsi per insegnare religione da tempo attesi perché più volte procrastinati. Si aspettano due concorsi, come da ultimo disciplinati dal decreto Pa bis, per insegnanti di religione cattolica, uno ordinario e uno straordinario, per un totale di 6.442 posti.
Nel 2020, non a caso, era stata rinnovata l’intesa Miur-Cei con l’allora ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, pertanto gli insegnanti di religione che vogliono partecipare al concorso devono anche avere titoli specifici come chiarito dalla stessa. Il decreto Pa bis stabilisce che il 70% dei posti vacanti e disponibili sia riservato a un concorso straordinario, modificando l’iniziale quota del 50%, ai docenti con almeno 3 annualità di servizio nell’insegnamento della religione cattolica.
Il restante 30% viene destinato, dall’iniziale 50, a tutti gli insegnanti che hanno i requisiti per insegnare religione nelle scuole statali.
Concorso per lavorare nella scuola come dirigente scolastico
È possibile, per molti insegnanti, continuare a lavorare nella scuola anche come dirigente scolastico. C’è grande attesa, infatti, per il concorso per diventare preside e al quale potrà partecipare chi ha i seguenti requisiti:
- avere un contratto a tempo indeterminato come personale docente delle istituzioni scolastiche statali o del personale educativo delle istituzioni educative statali;
- essere in possesso una laurea magistrale o anche: laurea specialistica o diploma di laurea secondo gli ordinamenti didattici precedenti al DM n. 509/1999, diploma accademico di II livello delle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, diploma accademico di vecchio ordinamento congiunto con diploma di istituto secondario superiore;
- aver svolto almeno 5 anni di servizio;
- essere in possesso dei requisiti generali per lavorare nelle pubbliche amministrazioni.
Accanto alla procedura ordinaria, dovrebbe essere bandito anche un concorso per dirigenti scolastici straordinario, una procedura riservata per il 40% dei posti. Tra la procedura ordinaria e straordinaria i posti in totale dovrebbero essere 1.140. Per poter partecipare al concorso straordinario per dirigenti scolastici occorre avere i seguenti requisiti:
- aver fatto ricorso entro i termini di legge per il precedente concorso 2017 e avere pendente un contenzioso giurisdizionale per mancato superamento della prova scritta o della prova orale;
- aver superato la prova scritta e la prova orale cui siano stati ammessi in forza di un provvedimento giurisdizionale cautelare;
- essere in possesso dei requisiti e dei titoli già dichiarati nella domanda presentata per il concorso 2017.
Lavorare nella scuola come personale Ata
Atteso per il 2024 il bando per lavorare nella scuola come personale Ata nel triennio 2024/2027. Si tratta dell’aggiornamento delle graduatorie di terza fascia per lavorare come tecnici, amministrativi o ausiliari nella scuola a partire dalle supplenze per poi arrivare, con 24 mesi di servizio rientrando così nelle graduatorie provinciali permanenti, all’assunzione.
Per lavorare come personale Ata nella scuola basta anche il solo possesso del diploma e non è richiesta esperienza pregressa. I profili ricercati sono i seguenti:
- collaboratore scolastico;
- assistente amministrativo e tecnico;
- cuoco;
- infermiere;
- guardarobiere.
Nel personale Ata figura anche il Direttore dei servizi generali e amministrativi (Dsga), il capo del personale amministrativo, che deve essere in possesso di una Laurea del vecchio ordinamento o anche magistrale in:
- Giurisprudenza;
- Scienze politiche sociali e amministrative;
- Economia e commercio o titoli equipollenti.
Sulla base delle necessità delle scuole entro il prossimo anno scolastico potrebbe anche essere bandito un nuovo concorso per Dsga. Per lavorare come direttore del personale amministrativo, infatti, occorre superare una procedura concorsuale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA